Ricordo il bazar
in cui mi nascondevo
per guardare la mia vita
srotolarsi come
tappeto antico pieno di
buchi e macchie
della coscienza.
La rivedo aggrapparsi
alle tende dondolando
sopra spezie e tabacco
odore che credo
se annusassi
saresti tu.
Confusa toccavo le sagome
di vite malamente
accatastate alle inferriate
che aspettavano l'alba
per uscire di fianco.
Respirando la polvere
luccicante del mattino
ho stretto una mano
come ala di un gabbiano
di velluto stropicciato
ma di legno animato.
Su di lui poi
la mia anima
ho posato.
in cui mi nascondevo
per guardare la mia vita
srotolarsi come
tappeto antico pieno di
buchi e macchie
della coscienza.
La rivedo aggrapparsi
alle tende dondolando
sopra spezie e tabacco
odore che credo
se annusassi
saresti tu.
Confusa toccavo le sagome
di vite malamente
accatastate alle inferriate
che aspettavano l'alba
per uscire di fianco.
Respirando la polvere
luccicante del mattino
ho stretto una mano
come ala di un gabbiano
di velluto stropicciato
ma di legno animato.
Su di lui poi
la mia anima
ho posato.

Da Anna Cenni
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Commenti
Mary, ti ringrazio veramente tanto!








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Sul gabbiano ho posato la mia anima, bellissima






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Grazie a te caro zio Frank!





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Dove il tuo universo poetico s'incontra in un bazar nel tempio dello spirito.
Grazie Annina.

Grazie Annina.




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Grazie infinite Laisa.





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Quelle ali....
Quella mano sulla quale hai posato la tua, uscendo da quel bazar di tutti e tutto eppure di nulla.
Bellissima
Quella mano sulla quale hai posato la tua, uscendo da quel bazar di tutti e tutto eppure di nulla.
Bellissima


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Grazie di cuore Mirko....stratosferico il commento.





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Leggendoti ho immaginato la scena finale di un film, sui pensieri del protagonista...
Non vorrei far altro che planare nel sospiro
di quelle tue nubi fatte di parole, solo lento
nell’immagine di quei gabbiani sul mare
che ti entrano dentro, fatti di vento.
sei di quelle persone che appena si allontanano
ti manca l’aria, che sono come il vento…
sembrano esistere soltanto per andarsene dentro
la carezza del mare calmo su un tramonto lento.
Non vorrei far altro che planare nel sospiro
di quelle tue nubi fatte di parole, solo lento
nell’immagine di quei gabbiani sul mare
che ti entrano dentro, fatti di vento.
sei di quelle persone che appena si allontanano
ti manca l’aria, che sono come il vento…
sembrano esistere soltanto per andarsene dentro
la carezza del mare calmo su un tramonto lento.


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