l’orizzonte non si rivela ancora, la testa è rivolta ai piedi,
rivoli di sudore solcano il viso.
i nervi si tendono, le vene pulsano,
non credi di farcela ma devi! devi sapere!, devi scrutare, lo senti.
oltre la salita si compirà un potente atto, qualcosa che ti terrà vivo, che ti farà emozionare prepotentemente ancora una volta dopo l’oblio.
tu lo sai ma fingi di non sapere, a lungo hai negato e escluso, a lungo
hai osservato giudizioso.
la salita è terminata e si rivela in fronte a te una giovane piazza, custode dei suoi ciottoli e dei suoi locali ma sei ancora cieco, guardi ma non vedi.
fino a che…
allora un piccolo vortice ti rapisce dal basso e roteando dolcemente tutto inizia ad apparire…
molteplici i calici tintinnanti, volteggiano le lucenti chiome adagiate sui preziosi drappi dei proprietari
emergono sorrisi evanescenti che vogliono essere scoperti per restare.
poi flebili ma importanti si sentono le musiche più ambite, quelle che accompagnano il tutto.
il vortice continua, particolari emergono, tutto è piacevole
ma lei è la, nelle braccia di altro consorte, felice e ignara mentre coi tuoi occhi
le hai scattato la più bella delle foto, desiderando di nuovo!
questo sarà il tuo risveglio.
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