Incarichiamo il nostro ego di giocare ma qualcosa sempre permane.
Piccoli uomini e piccole donne in fila per un pezzo di pane,
Si cerca l'amore disperatamente anche quando non si ha fame.
Guardiamo l'altra persona come fosse arredo o un trofeo da mostrare,
Misurare l'amore in base alla gelosia crea grane,
Ci nascondiamo al rumore come fanno le rane.
Carico il drink perché ho necessità di volare,
Davanti all'insicurezza vorrei parlare,
Cablare lingua e pensiero, per sgonfiare,
Calibrare la mia pelle, in modo che io mi faccia un po' toccare.
Desidero salare la mia acqua quando sono in ebollizione,
Farti assaggiare la mia pasta, per poi offrirti un altra porzione.
È così che aggiungono una nuova didascalia alla foto,
Una frase fatta perché non hanno fatto ancora nulla,
Persone standard che non mi dicono nulla,
Solo una canna davanti a loro mi annulla.
Certe volte mi sento un gladiatore,
Altre invece vorrei l'estrema unzione,
Cos'è che alimenta la tua vita,
Se non un disegno fatto a matita.
Ma sai che la grafite si consuma,
Ed un cuore morto non si riesuma.
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