Quant’eran belli gli anni iti 
dell’infanzia mia,
tersi, come cieli a primavera,
tra scie di vento
e sogni di avventure
m’incamminai lungo la via.
dell’infanzia mia,
tersi, come cieli a primavera,
tra scie di vento
e sogni di avventure
m’incamminai lungo la via.
Nessun pensiero, 
oltre i trastulli,
avean regno nella mente mia, 
dentro le pozzanghere 
scorgevo il mare,
sopra le nuvole 
un campo di papaveri.
Presto  
mi trovai con lunga chioma,
d’un soffio il vento 
me la scompigliò,
rimasi a lungo spettinato  
poi, un profumato unguento 
la riconciliò.
Quant’eran belli gli anni iti 
dell’infanzia mia,
senza nequizia e senza macchia,
di mio Padre  serbo ancora 
il segno del rispetto
di mia Madre, l’odore della pelle.
Poesia scritta il 10/01/2025 - 13:35Letta n.282 volte.
                        			
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Commenti
Molto bella, di sapor di altri tempi!! 

Anna Cenni  
 10/01/2025 - 21:16 --------------------------------------
FRANCESCO....Un bel sentire il tuo, ancora oggi sento i suoni e i profumi di un tempo lontano, in particolare l'odore della pioggia mi fa tornare bambina.Ciao buona serata.  
  
  
  
  
  
  
  
  
mirella narducci  
 10/01/2025 - 18:30 --------------------------------------
Di sentore un poco antico, splendida lirica.  

Maria Luisa Bandiera  
 10/01/2025 - 15:12 --------------------------------------
  
            
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