RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Dalla finestra Ti osservo scrivere, versare lettere su quel tacquino, ne stringi dolcemente i bordi con la mano destra, mentre travasi quelle parole dall'anima al cuore, dal cervello alla sfera di quella penna nera e dorata, per poi riversarle come un fiume in piena sul bianco di quella pagina ancora da inventare.
La biro è blu, toccando il foglio però inizia a scrivere in nero, non per magia, ma perché quelle parole arrivano dal tuo sangue che si mischia all'inchiostro mutandone la struttura. Ti alzi dalla tua scrivania, quando l'emozione di ciò che scrivi si fa più densa e la penna inizia a tremare, per dare uno sguardo alle stelle mentre mordi la penna. Un salto in cucina per prendere un calice e versarvi del Bonarda, il tuo vino preferito, perché bisogna fluidificare quelle parole, le emozioni sono troppe e le parole iniziano ad accumularsi in un vortice di frasi che vanno rimesse in ordine. Ed io rimango li in silenzio, ad ammirare ciò che scrivi, guardando le parole che scrivi mat... (continua) ![]() ![]() ![]()
Dammelo un solo bacio… Un breve racconto Dammelo un solo bacio…
Lo spasimante: ![]() ![]() ![]()
Dammi una penna Il fumo non può essere definito come un semplice vizio:è più che altro un’ossessione mascherata da abitudine e bisogno che inizia come un gioco senza che tu te ne renda conto.Christian aveva sedici anni quando aveva preso per la prima volta una sigaretta tra le dita.Lo faceva sentire così grande, così figo!Ora di anni ne aveva ventotto e sapeva benissimo che il fumo non era un gioco,non era un’arma per sedurre una donna o per farsi rispettare.Era solo una delle tante cose che facevano male.E pure tanto!Ma comunque non era mai riuscito a smettere.Anzi:fumava ancora di più quando era sotto pressione,quando,come in quel momento,la sua ex-moglie gli dava addosso come un toro infuriato. “Sei un fallito,Christian:un fal-li-to!”scandiva Giulia,la sua ex-compagna,senza tralasciare neanche una sillaba. ... (continua)
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Danza Dei Sensi I miei occhi sorvolano, emozionati, la forma del tuo corpo coperto da un velo bianco, trasparente e leggero come una dolce nebbia nelle ore più scure della giornata.
Danzano i sensi come danzano le mie emozioni, vola il tuo profumo, come farfalle in estate. Esplodono i sapori della tua anima tra le mie labbra, gustando ogni tua felicità ed ogni tua tristezza.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Dedicata a te Benvenuta patatina, benvenuta acciughina, come una sorpresa tanto attesa finalmente sei arrivata, quanto t'abbiamo aspettata.
Sotto questo cielo che l'abbraccia col suo manto meraviglioso è nata una rosa dai petali vellutati e spine che non san ferire. Come in una favola inizi l'emozionante viaggio in un incantato mondo da scoprire sino in fondo, un mondo fatto a colori, dei profumi dei fiori,del calore del sole, della gelida neve racchiusa in una mano e la voglia di scaldarsi al calore di un camino. Nel silenzio di questa stanza in una notte buia beata dormi nella tua culla, tra realtà e fantasia con gli occhi di bambina dormi e sogni. Stelle danzanti a illuminarti la via, la luna come portafortuna e al risveglio un'assonnato sole del mattino a salutarti con un inchino. Benvenuta frutto di bosco, frutto dell'amore nata senza far rumore, con ali di farfalla sei arrivata tra mille e più sorrisi direttamente dal paradiso, con quelle ali volerai leggera più in alto di un gabbiano... (continua) ![]() ![]() ![]()
Dedicato a Roby gatto d'amore Avevi uno sguardo tenero, a volte implorante, qualche volta curioso.
Eri avvolto in un pelo rosso morbido, avevi unghie affilate non graffianti. Ti illuminava una macchia bianca sul viso, eri un pulcinella meravigliato e sorpreso. La mattina mi svegliavi strofinando il musetto sotto il mio mento. Era segno d’intesa, mi alzavo, mi seguivi, andavamo alla tua ciotola. Ti accarezzavo mentre facevi la tua prima colazione che terminava con strusciata alle mie gambe per ringraziamento. La mia scrivania era il tuo prato verde, ti accoccolavi nei paraggi dei miei libri per una carezza tra una lettura e una pausa a te dedicata. Quando tornavo a casa mi annusavi scarpe e pantaloni e mi guardavi come dicendo: so che sei tu e tu sai chi sono io. La sera attraversavi calmo e quieto tutto il salotto nella sua lunghezza, giunto al confine ti giravi e tornavi indietro. Tranquillo e deciso venivi verso di me. Un salto ed eri sulle mie gambe distese che, e tu lo sapevi, ti attendevano, ti chiamav... (continua) ![]() ![]() ![]()
Dedicato da te a me Marco si chiude la porta alle spalle, come a chiudere fuori tutto il mondo, accende la lampada alla scrivania, dalla tasta estrae un foglio di carta ed inizia a leggere.
" l'errore che si commette sempre, è quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo, ma il destino ha molta più fantasia e proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, tutto si stravolge, da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita, e tutto diventa emozione. le tue dita che sfiorano i miei capelli, il tuo respiro sulle mie labbra, i tuoi occhi nei miei, le tue parole sussurrate in un abbraccio, le mie dita che ti provocano un brivido, vederti ridere e ridere con te, guardarsi e dirsi tutto senza dire niente,lasciarci amare così, naturalmente. io non posso darti soluzioni a tutti i problemi della vita,... (continua) ![]() ![]() ![]()
Deep kisses I cuori rimboccati e i cuori traboccanti.
Ogni profondo bacio che ci diamo equivale a un sublime colpo di piccone, mirato ad abbattere le barriere innalzate in passato per preservare il cuore da altre possibili spezzature.... (continua) ![]() ![]() ![]()
DELFINA DELFINA
Delfina era un nome strano, voluto dal padre Giovanni che, come è possibile immaginare, amava il mare ed era proprietario di un peschereccio con il quale si recava ogni giorno a pesca, aiutato da un gruppo di marinai. Con la scritta “Marietta” in vernice gialla sulla prua, l’imbarcazione lasciava le acque sporche del porto e si avviava a solcare quelle limpide del Mediterraneo. Quello spicchio di mare che separava la Sicilia dall’Africa, ricco di ogni varietà di pesce e flora marina, era il suo regno e quando andava al largo con i suoi uomini, tornava con le ceste colme di pesce che a sua volta riusciva quasi sempre a vendere al mercato ittico. Giovanni era un uomo semplice e ardito, ma estremamente legato alla famiglia e alla sua Marietta. ![]() ![]() ![]()
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