Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Trincee Trincee
Nota dell’autore. Le commemorazioni del 4 novembre si prestano a diverse interpretazioni: grande vittoria, vittoria mutilata, inutile carneficina… questione di punti di vista. Quello che si evince dal racconto, pretende di essere solamente il mio. Buona lettura. Posando il piede sulla tavola di legno che copriva il gradone di terra ricavato nel parapetto della trincea, issandosi con decisione guadagnò subitamente una quarantina di centimetri in altezza; più che sufficienti a far si che l’imponente busto del generale Alberton (alto di suo ben centonovanta centimetri), incurante dei cecchini appostati a poche centinaia di metri, emergesse dalla trincea. vecchio scarpone 04/11/2018 - 13:45 commenti 0 - Numero letture:886
TUTTA LA MALAVITA DI NERO VESTITA ROSETTA
“Il tredici di agosto, in una notte scura, commisero un delitto gli agenti di questura…” Recita così una famosa canzone popolare. Elvira Rosa Ottorina Andressi non aveva ancora 18 anni. Nata da una famiglia poverissima che abitava in via Arena 33, presso piazza Vetra, nel quartiere di Porta Ticinese, allora il più povero di Milano, era stata una bambina da tutti benvoluta, per la sua bellezza e dolcezza. Però, quando suo padre Eugenio, che faceva il facchino, si ammalò e in seguito morì, sua madre Genoveffa, una donna col vizio del bere e avida di denaro, decise di sfruttare la bellezza della figlia avviandola alla prostituzione, forse addirittura sin dall'età di 13 anni. Aquila Della Notte 27/09/2022 - 18:42 commenti 4 - Numero letture:735
Ultima danza Siamo ancora noi, io e te.
Sono ancora io che accarezzo ogni Tua debolezza, neutralizzandola. Sei ancora tu che che mi guardi negli occhi. Siamo ancora noi su quella panchina A parlare di tutto e niente. Sono ancora io che ti opprimo sui miei principi, sei ancora tu che implodi nell'ansia e nell'incertezza totale, Siamo ancora noi che mescolandoci nella notte ne usciamo piu forti. Guardami, siamo sempre noi, fermati é tutto surreale, e questo, il nostro finale? Sono sempre io a svegliarti da lontano, e sei sempre tu persa nella tua età. Saremo sempre io e te, con un amore cosi immenso e un futuro cosi spaventoso, siamo sempre noi, io e te con l'amore piu forte che la terra abbia visto, solo non in questo attimo, non in questa vita, siamo sempre noi, in un altra dimensione!... (continua) IL CONTE M. 24/10/2020 - 23:23 commenti 0 - Numero letture:691
Un anno dopo al solito posto All’uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto.
Ma lui non lo sapeva, d'altronde in quel luogo ci era arrivato per caso, seguendo una via che nessuno gli aveva indicato. Era una località sconosciuta, come tante altre che aveva visto, non conosciuto: del resto non aveva tempo di scoprire la città, nè di familiarizzare con gli abitanti. Stava scappando da una frase: "Non sei assolutamente capace di fare il padre e il marito. Non lo sei mai stato. Il tuo apice è stato mettermi incinta, ma per il resto..." Lei invece era davvero molto brava! Quella frase gliela sputava in faccia mentre al cellulare rispondeva con un messaggino al nuovo amante, che piano piano, stava scalzando il vecchio. Lui stava evadendo anche dalle tante umiliazioni subite per amore del figlio. Col passare del tempo Giulia, sua moglie, era diventata necessaria come un'unghia incarnita, ma il figlio, Luigi, otto anni,... (continua) Ivano Migliorucci 02/01/2016 - 16:10 commenti 4 - Numero letture:1083
UN AUTUNNO LUNGO UN GIORNO Ogni giorno percorrevo quella strada, dopo aver attraversato circa cinque chilometri di campagna, tra strade dissestate e strette, tra rigogliosi cespugli e rovi trascurati tra i fossi, facendo attenzione agli animaletti selvatici che, indisturbati la attraversavano sentendola di proprio dominio, ed ogni giorno, inconsapevolmente giungevo in quel punto dove la mia strada si incrocio' un giorno col destino, il mio e quello di altre persone precedentemente sconosciute, in quel punto il tempo si arrestava violentemente, ogni volta, come se un buco nero fosse in grado di inghiottire tutto, senza riuscire mai a colmarsi.
Sabato sera. Il primo di quel lunghissimo autunno, ancora abbastanza caldo per godersi una bella passeggiata tra le vetrine del centro dopo una cena con gli amici, ancora abbastanza tranquillo per decidere una strada alternativa tornando a casa; decidiamo di passare dalla campagna per guidare più' piano del solito e con i finestrini abbassati sentire i suoni e i profumi di... (continua) Silvia Simona Biolcati Rinaldi 18/02/2016 - 19:12 commenti 2 - Numero letture:1252
Un dolore troppo grande Apre gli occhi nella stanza buia, non ha voglia di alzarsi, dalle fessure delle persiane, vede una luce che a lei appare quasi odiosa, non ha più voglia di fare niente, si sente svuotata, incapace di provare una qualsiasi emozione, la sua vita, è come se avesse perso colore, brio. Si sente come una marionetta nelle mani degli altri, che gli muovono i fili facendole fare quello che vogliono. Il suo malessere è facile da diagnosticare: è il male oscuro, la depressione.
Un male subdolo, cattivo, che ha intaccato tutte le sue fibre, lasciandola priva di energia e della volontà di reagire. Non ha più voglia di vivere, di credere, di sperare, vive una vita che non sente sua, anzi, vegeta. Sente il telefono che squilla, ma non ha intenzione di rispondere, non vuole parlare con nessuno, non ha la forza di alzare nemmeno un dito. Tutto intorno a lei, è scuro, anche il cielo le appare diverso, non ha più l’ azzurro sfavillante ma è diventato opaco, nebuloso. La sua esistenza sembra spezzata i... (continua) Anna Rossi 15/09/2021 - 08:23 commenti 6 - Numero letture:506
Un giorno Calda era l'aria sul far della sera
di vita rigonfia esplode la campagna attonita osserva il vicino mare bramando quell' acqua che tanto li manca. Quello strano cigolio proveniente dal trattore non lasciava presagire nulla di buono, potevo solo sperare di raggiungere la strada asfaltata, decisi quindi di sganciare il carrello carico di meloni per alleggerire lo sforzo, "tornerò domani a prenderlo" pensai, "adesso voglio soltanto andare a casa farmi una doccia fredda e godermi una serata con la mia famiglia" . Scesi dal trattore con un balzo ma misi male un piede , il dolore acuto mi fece accasciare a terra, provai a rialzarmi, il dolore era forte ma non insopportabile, quindi zoppicante andai a staccare il carrello lasciandolo in mezzo agli olivi per nasconderlo alla vista di qualcuno che sarebbe passato da lì. "È proprio bella la campagna, soprattutto quando la sera ne esalta i colori", il contrasto tra la terra rossa e il verde degli olivi si fonde... (continua) Cristiano Pili 08/10/2019 - 06:10 commenti 0 - Numero letture:855
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
UN PUGNO DI SABBIA Le navi nel porto non partono più.
Il tramonto incombe e racconta di un altro giorno in agonia. Atterrisce l’anima con colori imputriditi che squarciano il cielo in macchie di disperazione. Urla il vento nomade, urla e frusta il mare scuro, minaccioso, dove già si fa strada un timido spicchio di luna. Il suo muggito mi stordisce mentre vago sulla spiaggia grigia, preda del vento e delle maree, dove solo pochi temerari osano avventurarsi prima che le velature del tramonto assorbano tutta la luce. Vedo un paio di runner, un vecchietto con il cane ed una coppietta che sfida il gelo abbracciandosi sotto un’enorme sciarpa di lana. Cammino lentamente chinando la testa contro il petto per cercare maggiore riparo dal vento gelido che rapisce i miei pensieri come una sirena e, sfrontato, sciorina davanti a me il suo racconto. Il mare d'inverno racconta tante storie, racconta tutto ciò che ha osservato durante la bella stagione, racconta storie di dolcezza, di gioia e anche di tanto dolore... (continua) Paolo Guastone 08/11/2023 - 12:07 commenti 8 - Numero letture:1486
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