RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
La marcia santa - parte I LA MARCIA SANTA
Sono sempre stato considerato strano. Me ne sono anche sempre preoccupato poco, fino a quando non mi sono trasferito qui. Da quel momento, le cose sono cambiate. Dal primo giorno in cui ho messo piede a XXXX capii che mi sarei dovuto abituare a quell’etichetta che gli sguardi della gente mi incollava addosso. Non era così comune che qualcuno si trasferisse a XXXX, mi dissero. Non osai mai chiedere perché: nell’aria gravava un’atmosfera talmente disturbante da risultare sufficiente come spiegazione. Ma secondo quest’idea l’Inghilterra intera dovrebbe essere disabitata e l’Islanda sarebbe null’altro che terra da conquistare. No, quella spiegazione non mi sarebbe dovuta bastare. Solo più tardi ho capito, qualche settimana dopo il mio arrivo. Iniziavo da poco ad aggirarmi per la città con un’ansia meno palpabile, nonostante gli abitanti continuassero ad additarmi, senza nemmeno impegnarsi molto per nascondere l’interesse che tutti nutrivano nei miei confronti. Non direi ... (continua) ![]() ![]() ![]()
La mia bizzarra stanzetta noiosa Il corpo sa tutto.
Se sta maturando nelle sofferenze. Una mela che cresce piena di consapevolezza. Se invece una sofferenza è vana, non migliora il tuo essere. Talune sofferenze sono un pantano, non drenano emozioni, Non drenano considerazioni, Non drenano cascate di colori. Non drena un bel niente, Tranne il tuo corpo che sguscia liquido da ogni situazione, Il corpo, Lo sa e lo sussurra, prima della mente T’avverte, Conosce la soluzione alle scelte da fare prima che si perdano nel labirinto dei pensieri. E’ un passo avanti alla mente, segue l’energia dentro ogni. Il corpo sa tutto, ma spesso non lo ascoltiamo, Corpo e mente sono alchimia raffinata, Per unirle ci vuole il miglior alchimista e nessuno nasce migliore, Però possediamo le dita per sturare le orecchie da cumuli di ogni. Allora quel pomeriggio decisi di perdermi nella mia stanza noiosa, E soprattutto di pulire bene il mio orecchio sinistro, che è il più capriccioso dei due. La mia cameretta, Il soffitto ... (continua) ![]() ![]() ![]()
La morte svelata Funziona solo con gli esseri umani ma sono sicuro che per i cani o per le allodole basta cambiare qualcosa, qualche piccolo particolare.
La matematica è sempre stata la mia passione, i numeri sono per me come i colori per gli altri, un universo affollato fatto di teorie, lemmi, dimostrazioni, scoperte. I miei padri spirituali sono sempre stati Euclide, Newton, Pitagora, Lobacevskij; quest'ultimo sviluppò nel suo paese di origine una geometria innovativa ch... (continua) ![]() ![]() ![]()
La pozzanghera Da bambino cascai in una pozzanghera che si tramutò in un vortice scintillante. Nel rialzarmi, mi ritrovai sempre nella mia città, ma con la sola differenza che tutto appariva inverosimile. Difatti, mentre mi avviavo in una via di Barcellona Pozzo di Gotto, per prima cosa notai che le insegne dei negozi erano scritte capovolte, tra cui quella della frutteria 'Alosi' che divenne 'isolA.'
Persone, automobili, scooter, e animali si muovevano come in un nastro riavvolto, inoltre, ascoltando le conversazioni della gente constai che formulavano le frasi in mirror speakers. Provai un'angoscia indescrivibile, al punto che gli occhi mi si riempirono di lacrime. «olocciP, èhcrep ignaip?» mi domandò un attempato signore ben vestito che stava percorrendo il marciapiede. «Non la capisco, mi dispiace» gli risposi singhiozzando. «azroF e oiggaroc ehe opod elirpa eneiv oiggam!» disse l'uomo accarezzandomi il mento per poi allontanarsi in retro walking. Assai rabbuiato, imboccai una stradetta se... (continua) ![]() ![]() ![]()
La prostituta LA PROSTITUTA
Erano le nove e trenta quando Molly si affacciò alla finestra. Un sole primaverile illuminava gli edifici che fiancheggiavano la via principale. ![]() ![]() ![]()
La salamandra L'estrinsecazione polisaccarosica destroconvessa è compartecipe dello sfasamento mitocondriale semicattedratico della salamandra digitopalmata
dell'altopiano del Machu Pichu. Quindi l'ovulazione barometrica postfemminista si incunea inesorabilmente nell'atmosfera salsobromoiodica fitotermale del brodo primordiale precretaceo contrastando cosi' una pseudoperequazione formaldeica del percorso sinusoidale caleidoscopico del lombrico pentadattilo che vive stabilmente nei meandri catacombali del ventre di Napoli. Aumma, aumma ue'... guaglio' !... (continua) ![]() ![]() ![]()
La sequenza Questa mattina, scorrendo velocemente i titoli delle opere,
sulla destra in bacheca, ho notato una curiosa sequenza da, IL LIBRO DEI RICORDI a VIVO IN TE. Ho provato a legare i titoli ed è uscito questo; VADO A ZONZO Ringrazio tutti gli autori che involontariamente hanno partecipato alla stesura di questo mio... non so come chiamarlo.... (continua) ![]() ![]() ![]()
La Sirenetta Nei cartoni animati facciamo sempre il tifo per gli sconfitti anche perché sappiamo che lo saranno sempre.
Chi non ha fatto il tifo per Willy il coyote contro l'odiato struzzo Beep Beep che riesce sempre a farla franca, cambiando a volte le leggi della fisica, o Silvestro che non riesce mai a mangiarsi il canarino? Sembra quasi che gli dei non vogliano, e che facciano sempre vincere chi deve: Achille doveva vincere ed Ettore soccombere. I nemici peggiori, poi, sono quelli dentro di noi. Ne sa qualcosa il draghetto Grisou, che vuole fare il pompiere e, quando tutto sembra essere sotto controllo, la sua natura di drago ha il sopravvento e finisce per incenerire sempre tutto. Non si può fuggire alla propria natura e al proprio destino! In quel caso ci vogliono poteri sovrannaturali del re Tritone per sfuggire al suo destino di siren... (continua) ![]() ![]() ![]()
La solitudine delle farfalle bagnate dal mediterraneo. (versione Breve)
Questa è la storia di una gola che credette di poter ingoiare un essere umano. L’essere umano in questione è Omar, un uomo magro, un po’ calvo, pieno di malinconia ed un costume blu. Si presentava così quando l’ho incontrato sulla spiaggia per la prima volta. Due estati fa per la precisione; era steso sul lettino a contemplare il nulla. Pareva un uomo a cui spettava una vita tranquilla e pochi cazzi. Fanculo la filosofia, lo yoga e le religioni; fanculo l’ostinata ossessione per la ricerca di sé stessi. La ricerca della felicità è questione faticosa. Ad Omar piaceva guardare le nuvole con i suoi occhi spenti, ascoltare il mare con disinteresse e leggere le copertine delle riviste estive. Di emozioni forti manco a parlarne. Una sequenza lineare, per un uomo lineare. Una storia già scritta. Ma capita che la macchina da scrivere s’inceppi e lo scrittore debba cambiare registro. Tuttavia, quel giorno d’estate, mentre i bambini costruivano castelli per difendere la sp... (continua) ![]() ![]() ![]()
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