RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Elya


Mi chiamo Elya e vengo da lontano. Forse non sono neanche italiano. E se esistesse un'Italia, almeno in parte, non mi apparterrebbe.
Quando sono entrato ero il più giovane. Un "pargolo" qualcuno direbbe. Dopo quattordici anni di carriera rimango uno tra i più giovani.
Adesso ti cercano... ti vogliono!
E' una "brigata" d'elite e non lo sappiamo!
Li vedrò andare tutti in pensione i miei colleghi.
Nessuno escluso. Tranne per chi lascia la pelle in servizio. Speriamo di no ovviamente.
Per qualcuno la pensione è un traguardo, una nuova vita... un nuovo inizio. Per altri invece no! Poi li rivedi fuori. Qualcuno è rinato... qualcuno è depresso.. qualcuno è letteralmente crollato. Il fisico e la mente se non vengono nutriti.....
Per me l'appuntamento della pensione è lontano. Lontano quanto una missione spaziale su Marte. Nel vero significato della parola. Per allora, forse, sarò già morto e le mie ceneri sparse chissà dove. Neanche il tempo per bussare alla port... (continua)

Elya Baskin 02/06/2016 - 09:35
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EMMA


Gli animali sono un pezzo di vita, ci danno vita.
Questa dedica voglio farla a te Emma, dolce cagnolina di un mio amico, che è venuta a mancare giorni fa.

Sono un carlino piccolo ma curioso,  mi piace stare in casa,  russare sul divano del papà con la mia copertina preferita, poi se mi scappa un grattino sulla schiena, divento ancora più tenera.
I miei occhi stanno attenti ad ogni movimento.
La mattina quando è pronta la colazione, mi metto sotto la sedia e guardo il mio padrone mangiare il pane con la marmellata.
Ah non dimentichiamo le mie crocchette saporite, mi piace mangiare, ho una bella pancetta.
Non sporco mai in casa, sono brava e pulita,  mi lamento poco e so stare vicino nei momenti di difficoltà, capisco tutto.
Riconosco la tristezza nei volti, quella gamba rotta nel gesso che deve stare ferma, quell' arrabbiatura sulle labbra e mi siedo vicino e ti guardo per dirti: passerà anche questa brutta giornata!
Perché alla fine dopo la tempesta, torna sempre il sereno... (continua)


Mary L 06/06/2022 - 12:11
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Emozioni in uno sguardo


Pensieri dopo una visita ad un gattile.

Ci sono tante emozioni che si possono capire da un solo sguardo e da un tenero miagolio..
La parola inizia con a: Amore, verso questi piccoli scriccioli con le zampette corte e orecchie a prova radar..
Tanti sono adulti, corrono vivaci tra i loro giochi, facendo tenere fusa e qualcuno è un cucciolo di pochi mesi.
Sono speciali, tutti raccontano una storia diversa.
Figli di gatte abbandonate, perché incinte e scomode.
Gatti anziani, che non sono più sani come una volta, sono dei teneri nonnini.
Prendo in mano un piccolo gattino di due mesi tremante perché chiuso in una gabbietta perché non scappi sulla strada, è ancora piccolo per uscire.
Le volontarie sono ancora più attente a lui, come è giusto che sia.
Si nasconde dietro al fratellino, ma poi con delicatezza si fa prendere e mi fa un ringhio da leoncino.
Con i suoi occhietti spaesati ma allo stesso tempo pieni di vita, mi riempie il cuore.
Mi chiedo come si possa abbandonare un ... (continua)


Mary L 22/11/2024 - 00:48
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Enrichetto


Enrichetto, esile come una spiga di grano, somigliava vagamente a Stan Laurel. Bianco in volto, come fosse allergico al sole, non usciva quasi mai dalla piccola casa che divideva coi fratelli, dedito alla sua gestione millimetrata come la carta dei disegni delle medie, rosso su campo bianco. Ti chiamava con la sua voce asmaticamente flebile quando si affacciava, di tanto in tanto, per tirare di sotto dalla finestra del piccolo bagno i resti della verdura incartati in buste di carta, da dare alle galline. Lo si poteva vedere solo così, a mezzo busto, incorniciato in una piccola televisione.
Il suo regno era la casa che manteneva pulita ed in ordine. Ogni angolo, ogni superficie era oggetto di una cura scrupolosa, come se l’incedere del tempo potesse essere fermato con una scopa, un panno, o con l’ordine assoluto degli oggetti. Enrichetto si svegliava presto ogni mattina, quando ancora il cielo era di un grigio pallido e le ombre delle case si allungavano sui vicoli stretti. Sedeva al t... (continua)

Glauco Ballantini 14/04/2025 - 11:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Equipe


Buon giorno cari amici miei,
Eccomi qui un l'altra volta io, questa volta sono piena di sogni ed il senso di giustizia ma non nascondo che mi sono sentita sconfitta dalla brutta malizia.
All'inizio del mio percorso assistenziale avrei voluto contagiare tutti con il mio entusiasmo e magari tra un letto ed altro riporre le lacrime dei pazienti nelle provette sostituendomi da un sano umorismo. Sentivo chiamarmi da parte degli assistiti "il nostro angelo bianco," ma la loro beatitudine turbava i lupi del branco.
Quei lupi maledetti hanno contemplato un patto complesso e definito e con molta astuzia me l’hanno servito su una reniforme argento. Lentamente con una tecnica subdola, mi hanno fatto fuori dalla corsia chiamandomi “ehi tu, sovrumana,” ma qualche istante dopo crollò la loro solida tana come fosse per magia. Potrei riderci su fino ad oggi.
E la mia sovrumanità? La mia bellissima magia? Non era niente d'altro che il loro timore deformato con una squallida bugia. La m... (continua)

Michaela Patricie Zaludova 30/10/2018 - 12:28
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Er Bijettaro


Er bijettaro

‘Na vorta, quann’ero regazzino, c’era un personaggio che a seconna de la situazzione, te poteva sembrà simpatico oppure antipatico. Attento però, penza che sull’autobusse era guasi più importante dell’autista, perché all’autista era severamente vietato a parlacce e c’era puro n’etichetta che lo specificava, appiccicata vicino ar posto de guida, mentre cor bijettaro ce potevi parla’, questiona’e puro litiga’, sempre che nun leggeva er giornale e che jannava.
‘Sto tizio, stava su ‘no strapuntino vicino ando’ se saliva, ciaveva davanti na spèce de cassetto de bachilite co’ tutti scomparti ‘ndo’ metteva li sòrdi spicci de chi pagava er bijetto. A quer tempo li bijetti se faceveno, perché quanno che te guardava, sembrava che te mettesse in soggezzione e pure si quarcuno faceva finta de gnente, lui cominciava a di’co’ l’ironia: - Signore, er bijetto. Chi deve fa’ er bijetto? Giovanotto, lei ce l’ha er bijetto o cia’ la tessera?- Dopo un richiamo simile, fatto da quello, che... (continua)


Daniele Buratti 22/10/2017 - 10:43
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ermellina P.


Scappata dalla lucchesia cattolica e conservatrice arrivò nella Livorno atea e comunista dei primi anni settanta ad insegnare italiano nelle modernissime scuole medie Mazzini da poco costruite, con i deflettori al posto delle tende, la palestra seminterrata e l’ampio cortile avvolgente dove fare ginnastica nei primaverili giorni soleggiati.
Nelle terze classi, grazie al preside, introdusse la lettura del quotidiano un giorno alla settimana ed iniziò a parlare di argomenti sociali negli anni che annunciavano quelli “di piombo”.
Una scuola nuova nelle strutture doveva esserlo anche nei suoi contenuti.
L’italiano era solo un pretesto per farci ragionare con la nostra testa.
“…perché Pascoli ha scritto anche brutte poesie!”
Grazie Professoressa!... (continua)

Glauco Ballantini 22/09/2021 - 09:24
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Errabonda istigazione


Il “J’accuse” era semplice e cristallino: furto di una gallina.

Si era difeso, Paolone, dall’accusa, ma le prove erano schiaccianti, le zampe del pennuto e i resti delle piume lo inchiodavano alle sue responsabilità. Si aggiunga che il vicino, a lui da sempre ostile, voleva dargli una lezione e aveva ingaggiato un avvocato costatogli più dello sfortunato pollo.
Al poveretto, invece, avevano dato d’ufficio il Farolfi, un avvocato sempre disposto a conciliare l’accusa appellandosi sempre “alla clemenza della corte” in finale di arringa nelle udienze.

Stavolta però l’avvocaticchio volle stupire la corte e concluse così: “Se la gallina errabonda non girovagava, il mio cliente non l’avrebbe presa”.

Paolone fu assolto!... (continua)


Glauco Ballantini 12/09/2023 - 15:32
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