RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Esame di maturità Che ricordo avete dell’esame di maturità? Nel mio caso trovare un aggettivo adatto mi risulta impossibile.
Frequentavo l’ I.P.S.I.A. (Istituto professionale per l'industria e artigianato) ed ero stato presentato con dei voti abbastanza buoni, tranne nelle cosiddette materie di punta: Matematica e Elettronica. In entrambi i casi, nel corso dei cinque anni delle superiori, nonostante cercai con umiltà di impegnarmi i professori non furono propensi ad aiutarmi, specie Marco Aquilino che insegnava la seconda materia citata. A tal proposito i due o i tre mi venivano assestati senza pietà e il peggio di me lo davo nelle interrogazioni orali. Ma non ero il solo, gran parte della classe aveva la stessa e identica rogna. All'epoca, sulle note di ‘Azzurro’ di Adriano Celentano, al professore poco prima che entrasse in classe, noi studenti gli cantavamo una parodia e di cui ne riporto uno stralcio: «Aquilino che quando vieni il cielo è sempre grigio… per me, mi accorgo di non avere più risor... (continua) ![]() ![]() ![]()
ESPERIENZA INCREDIBILE Carissimi amici, voglio raccontarvi una cosa successa qualche settimana fa.
Allora, iniziamo con il dire che ogni due settimane, ci passa un camion con dei surgelati, dove acquistiamo volta per volta. Una sera, chi suona alla porta? Ma naturalmente un altro camion con surgelati! Non funziona bene il citofono e mia mamma urla che non ha bisogno di nulla e che comunque siamo già clienti di altri. Sto impertinente, si mette mezz'ora fuori dalla porta, stile scimmia imperatrice che cerca banane, così le tocca uscire. Sono quasi le 20 di sera. È insistente e arrogante, chiede di entrare ma lei non vuole aprire agli sconosciuti, così esce lei dal portoncino. Sto tipo, M, si siede per terra sull' asfalto e indovinate, inizia a fare lui il menu'. Tipo filastrocca. Pizza, pollo, crocchette. Anche alle reginette! Manca poi il cameriere. E un bicchiere di brioschi per digerire il tutto! Le lascia un foglietto con 40 euro da pagare fra 2 settimane. Mia madre torna dentro sconcerta... (continua) ![]() ![]() ![]()
ESPERIENZA LAVORATIVA E LUPIN Da un paio di mesi, sto lavorando come addetta alle pulizie, per un privato.
Una tuttofare tra swiffer angoli senza polvere, basta faticare, meglio swifferare, feat Luciana! Vetri con vetril, mocio vileda super turbo con ballo dance e canto al microfono improvvisato, stereo sulla maglietta. Stiro con ferro a vapore, non è una piastra meglio non provare, non si sa mai venga un incendio. Ho le chiavi stile Scherlok holmes in attesa di un indizio, ma sono io un indizio! Tranquillamente faccio le mie faccende quotidiane, accompagnata da della buona musica e all' improvviso suona il campanello. Mi dirigo alla porta-finestra, pensando sia un corriere, ma non vedo nessuno a parte il cane del proprietario, che mi guarda curiosa come un certosa. Più in là, un vecchietto con un maglioncino a righe a prova detergente acchiappa colore, mi fissa e mi dice: tutto bene? Le finestre sono aperte, mi ero preoccupato, siccome ci sono stati i ladri qui dietro. Ou, mica sono una Lupina!... (continua) ![]() ![]() ![]()
esperienze di una volontaria Opera non ancora approvata!
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ESTATE Due bici corrono sulla strada, in questa calda estate.
I capelli accarezzati dal vento, si muovono come un' onda, che ti avvolge sempre più. La salita faticosa, porta ad una piccola chiesa, con accanto una collina con un panorama mozzafiato. Li, gli uliveti insieme alle montagne fanno da cornice al cielo. Accanto al sentiero, una piccola sedia di legno, racconta la sua storia. Quante persone si sono sedute, hanno guardato gli uccellini attraversare il cielo, hanno indicato con un dito l' infinito e così hanno chiuso gli occhi, volando in un istante. E poi gli attimi, sono diventate emozioni sulla pelle, con un bacio, una carezza, un sorriso. L' amore si è sentito sulla pelle, si è visto negli occhi, è stato scritto nei nostri passi..... (continua) ![]() ![]() ![]()
ESTOTE PARATI - SIATE PREPARATI Ho passato metà di questi miei anni fra gli amici scout.
Sono entrata nel gruppo che avevo appena sette anni ed ho lasciato a trentuno, ci sono quindi praticamente cresciuta tra canti a squarciagola, preghiere rivolte al Cielo, salite polverose, risate e lacrime sincere. Era il 1974 ed io insieme ad altre ragazzine formammo il cosiddetto Cerchio delle coccinelle e la prima uscita fu in quella campagna appena fuori del paese, tra gli ulivi argentati ed i papaveri rossi, dove ora ci sono l'ufficio postale, le scuole medie e tantissime abitazioni. Ricordo con quale entusiasmo tutte noi abbiamo vissuto ogni istante di quelle giornate dense di attività, di paure e di nostalgia di casa. Allora non esistevano ancora le camicie azzurre della divisa e d'inverno usavamo quegli odiosi lupetti blu che al lavaggio si accorciavano nelle maniche e che non riuscivano ad occultare quelle piccole dunette, i nostri piccoli seni che con puntualità spuntavano e di cui tutte ci vergognavamo... (continua) ![]() ![]() ![]()
ETR/F47 ISTINTO Ciao notte ed anche a voi amici miei che mi leggete, il mio saluto in questa notte calda illuminata dalle stelle, brillanti fluorescenti sparsi alti nel cielo azzurro neroscuro.
Amica mia nera affascinante e silenziosa, compagna divisa ed inseparabile del giorno, tu tesoriera dei sogni degli uomini, eccomi ancora qui al tuo cospetto e Ho voglia di parlarti con rispetto e con affetto. Tu notte, amica mia che tutto sai e tutto t'immagini e che sai vedere attraverso il buio nero delle tenebre.... dimmi, fosse pure in sogno, cosa c'è nel mio destino e cosa vedi dentro al mio futuro. Sto andando a testa a muro contro tutto e contro tutti e pure con me stesso. Ho preso il treno più veloce al mondo un ETR/F47 ISTINTO e sfreccio come il vento in un binario a senso unico e porta il nome di me stesso la mia meta. Un luogo assai lontano da raggiungere e anche se scivolo lungo i binari è senza tetto il mio vagone e senza le pareti, soltanto un asse dove star seduti oppur distesi e sotto ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Fa male Poco più di tre anni fa, dopo un malore che avevi avuto nel giorno della festa della donna, iniziammo a girare a trottola da vari specialisti, l'uno ci rimbalzava all'altro, fin quando non entrammo nello studio di quella che poi sarebbe diventata la tua Dottoressa.
Lei disse Alzheimer e così fu. Nei controlli che facevamo, la tua malattia, nonostante la cura , progrediva e la dottoressa mi spiegava che saresti regredita ad uno stato più o meno infantile, avresti perso sempre più informazioni e le azioni più semplici per te sarebbero diventate sconosciute. Non avevi un segno sul viso, un colorito particolare che rendesse evidente il tuo male, così per alcuni era difficile comprendere che tu eri malata. E' strano, quando mangiavi ci guardavi e con un sorriso ci mostravi il cucchiaio dicendo “ insegnatemi che cosa devo fare perchè io non lo so più”, sì è molto strano tu, malata, suggerivi a noi sani, come dovevamo comportarci. Alcuni pensavano tu fossi matta, a volte aggressiva, ma ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Farò la maestra Il paese dove mi fece cadere la cicogna sopra al tetto di una vecchia casa, dentro un nido già stretto, è situato in mezzo alle montagne. E' un posto molto bello dove ancor oggi si può respirare un'atmosfera di tranquillità. Al tempo in cui io venni al mondo, nei primi anni 50, esso era abitato solo da gente semplice, contadina e si viveva partecipando ai ritmi delle stagioni, con tempi giornalieri ben scanditi dal suono delle campane: l' Ave Maria all'alba, insieme al canto dei galli, l'Angelus e l'odore della polenta ormai pronta per il desinare che si spargeva nell'aria a mezzo giorno, e il vespro che invitava i contadini a lasciare i campi al tramonto.
Un giorno bussò alla porta di casa Ernesto il postino, aveva un pacco; ricevere posta allora era cosa rara, tutti in paese lo sapevano ed era quasi una festa, se poi si trattavo di un pacco, figuriamoci! - "C'è un pacco per voi, dall'America "- gridò il postino. Di tanto in tanto a distanza di mesi, arrivava d... (continua) ![]() ![]() ![]()
Fazzoletti Premessa: La pubblicazione si avvale anche della versione in italiano dal momento che molti lettori non conoscitori del dialetto siciliano potrebbero avere difficoltà a comprendere interamente il racconto.
Per ovvi motivi, diverse parole risultano prettamente sicule e quindi impossibilitato a tramutarle adeguatamente, nella “conversione” si è rilevato necessario rimaneggiare un po’ sul contenuto ma senza stravolgimenti. “Fazzoletti” in siciliano Fici bonu stamatina che mi ni staiu annannu a travagghiari a pedi inveci che ca machina. 'Nta sta minchia di città, già a matinata, c’è u buddellu, poi finia che pi truvari un puttusu mi l'avia a vidiri cu Diu. Menu mali chi u postu ri travagghiu è a deci minuti da me casa. ![]() ![]() ![]()
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