RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La storia del Principe Azzurro raccontato da Dreamer


Salve, mi presento: sono il Principe Azzurro, dagli amici chiamato confidenzialmente P. A.
Forse mi avrete già visto su qualche libro di favole o di fiabe.
Ne ho fatte di tutti colori in questi anni.
Combattuto contro draghi dalle fauci infuocate, sfuggito ad agguati di streghe maligne, liberato fanciulle segregate in torri inespugnabili.
È un po’ che non si sente parlare di me, vero?
Vi tranquillizzo, non sono né morto, né andato in pensione.
Come si dice oggigiorno?
... E' si ho avuto bisogno di una pausa di riflessione.
Ultimamente ero un tantino stressato.
No, non dovete stupirvi, anche per i Principi sono tempi difficili.
Sinceramente, ero veramente stanco!
Le ultime due volte che sono apparso sono state quelle con Biancaneve e Cenerentola, che palle ragazzi.
A volte avrei preferito nascere un tantino più brutto, così da evitare di essere chiamato ogni volta che una fanciulla era da liberare.
Invece mi hanno fatto nascere, biondo, un fisico niente male, gli oc... (continua)

Semplicemente Dreamer 16/10/2013 - 00:19
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La TARI e Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
ho una bella notizia per te: quest’anno non dovrai portarmi regali. Né per me, né per mia moglie, né per i miei figli. Neanche per quei due diavoletti di nipotini che, ogni anno, qualcosina, dal loro adorato zio Peppe, sanno che arriva.
Beh, più che altro, non “potrai” portare regali. Sappiamo benissimo entrambi che sei un personaggio immaginario, che i regali che di solito fai tu li compro io… e anche che devo essere leggermente fuori di testa a scrivere ad una persona che non esiste, ma questa è la tradizione.
Niente regali, dicevo. Tutto risolto. Niente più giri per negozi, niente più ore perse nel traffico natalizio (anche se, suppongo, quest’anno mancherà pure questo), niente più scervellamenti su cosa comprare, su cosa può piacere… e su quanto deve costare.
Quest’anno c’è la TARI.
Diavolo, no, non c’è solo quella. C’è anche la TASI, e l’IMU per quella catapecchia in paese che nessuno vuole comprare e di cui non so che fare, e ci sarebbe stata anche la TARE... (continua)

Giuseppe Bauleo 23/11/2014 - 15:46
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La taverna dei letterati


È appena entrato ed è già tutto un programma.
Si guarda attorno, intanto si sbottona il cappotto; si sfila un guanto. È una botte piena di superbia. Lo sguardo altero, il viso magro. La lisciata al baffo.
– … come se ci fosse una regola per tutti! – mi fa intanto il vecchio con la sua voce aspra. – Ma dico, io, che ognuno vada per il sentiero che vuole. Alla fine, conta la sostanza. Se arte è, lo sarà per tutti. Sennò è spazzatura. Che ne pensa lei, giovanotto?
– Che ne penso…
Prendo tempo. Ho perso il ragionamento che mi stava facendo il vecchio.
Riccardo sta già avanzando verso di noi. Si piazza al tavolo quasi stretto al nostro. Fa finta di cercare l’oste con gli occhi, agita un dito in aria, ma di fatto mira su di noi. Lo so. Vuole capire di cosa stiamo parlando, per poi piombare nel discorso a modo suo. Come un falco sulla preda. Come fa sempre.
– Penso che l’arte sia sempre stata vittima delle mode del momento – sparo a casaccio. – Anche se lontanamente, un’opera d’a... (continua)

Carlo Ragonese 05/12/2014 - 10:21
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La Vampilupa esilarante


Diventare un demonio è stata la cosa più bella che le sia mai capitata, per demonio intendeva un essere immortale, maligno e perverso, un misto tra vampiro e licantropo, il vampilupo, come amava definirsi. La parola “vampiro” sinceramente non le andava molto a genio, perché secondo lei rievocava l’immagine di quei odiosissimi topi alati, mentre vampilupo le si addice molto di più, per il lupo che rappresenta quel senso di coraggio e libertà.
Quando era ancora una mortale, viveva decisamente in maniera anonima e si sentiva una nullità: sempre disponibile con tutti, sempre gentile, sempre obbediente; sempre stupida insomma. Purtroppo se ne è accorta nel modo peggiore: la sua migliore amica (o sedicente tale) usciva con il suo ragazzo. Ovviamente non si limitavano solamente ad uscire insieme e il lato buffo della storia è che tutti lo sapevano, gli stessi amici che aiutava sempre a scuola, a cui prestava i soldi quando ne avevano bisogno, che rincuorava quando erano giù di morale.
Dove... (continua)

Savino Spina 01/09/2016 - 22:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Le pentole quando bollono si devono scoperchiare


Brano ironico in italiano e in dialetto siciliano

C’era una volta un tizio,
diciamo… un tipo assai normale,
che poteva assomigliare a me, a te,
proprio… tale e quale!

Mise a bollire una pentola ad un certo momento,
sopra la cucina a gas, a fuoco lento lento…

La volle coprire per tutta sicurezza,
poi s’allontanò pensando di fare una sua solita prodezza.

Uscì fuori casa sua e si mise a sproloquiare,
e tutti quelli che vedeva, comincia a criticare.

Non solo espletava questo mestiere
per suo conto, incessantemente,
ma calpestava altrui i sentimenti
senza badare che lo faceva apertamente.

Quei poveri maltrattati che lo conoscevano abbastanza,
sopportavano, facevano sempre e solo tanta pazienza

Per l’amore della pace della tranquillità,
tolleravano quell’essere infido a sazietà

Eppure quello continuava imperterrito e più non so!
Non pensando che la prudenza
prima o poi si ferma dove può

E come quella pentola che continuava
su quel fuoco a sbollenta... (continua)


Vincenzo Scuderi 14/11/2017 - 22:02
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Libertà


Quando ero molto giovane, sentivo crescere un grande bisogno di libertà, che aumentava mentre ampliavo la mia percezione del mondo.
Una libertà che sembrava irraggiungibile, talmente distante, al di fuori delle mie colline.
Raccoglievo le pietre, separandole dalla terra, per migliorare il raccolto del grano.
Quella che si definirebbe una bonifica.
E mi sentivo prigioniero della troppa fatica… per la mia età.
Poi ho esplorato le valli e le città. Ho sperimentato le strade illuminate sempre a giorno, ma ho sempre avuto la sensazione la libertà si trovasse altrove.
Non so se si tratta di saggezza, o di consapevolezza, o chissà cos’altro.
L’istinto mi dice di rimanere su questa collina, dove sono giunto a fatica… e quasi per caso.
Mi sto ancora organizzando, ma penso che ritornerò a raccogliere le pietre, grandi e piccole, per costruire il mio orto… della libertà e della serenità.... (continua)

Francesco Gentile 15/09/2017 - 09:03
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