Quando ero molto giovane, sentivo crescere un grande bisogno di libertà, che aumentava mentre ampliavo la mia percezione del mondo.
Una libertà che sembrava irraggiungibile, talmente distante, al di fuori delle mie colline.
Raccoglievo le pietre, separandole dalla terra, per migliorare il raccolto del grano.
Quella che si definirebbe una bonifica.
E mi sentivo prigioniero della troppa fatica… per la mia età.
Poi ho esplorato le valli e le città. Ho sperimentato le strade illuminate sempre a giorno, ma ho sempre avuto la sensazione la libertà si trovasse altrove.
Non so se si tratta di saggezza, o di consapevolezza, o chissà cos’altro.
L’istinto mi dice di rimanere su questa collina, dove sono giunto a fatica… e quasi per caso.
Mi sto ancora organizzando, ma penso che ritornerò a raccogliere le pietre, grandi e piccole, per costruire il mio orto… della libertà e della serenità.
Una libertà che sembrava irraggiungibile, talmente distante, al di fuori delle mie colline.
Raccoglievo le pietre, separandole dalla terra, per migliorare il raccolto del grano.
Quella che si definirebbe una bonifica.
E mi sentivo prigioniero della troppa fatica… per la mia età.
Poi ho esplorato le valli e le città. Ho sperimentato le strade illuminate sempre a giorno, ma ho sempre avuto la sensazione la libertà si trovasse altrove.
Non so se si tratta di saggezza, o di consapevolezza, o chissà cos’altro.
L’istinto mi dice di rimanere su questa collina, dove sono giunto a fatica… e quasi per caso.
Mi sto ancora organizzando, ma penso che ritornerò a raccogliere le pietre, grandi e piccole, per costruire il mio orto… della libertà e della serenità.
Racconto scritto il 15/09/2017 - 09:03
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
E grazie ancora..
Francesco Gentile 22/09/2017 - 14:07
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Interessante la tua riflessione,
facciamo un lungo giro per tornare da dove siamo partiti,la nostra pace sta in quello che eravamo all'inizio, ricordarci ciò che da bambini amavamo ci restituisce a noi stessi.
facciamo un lungo giro per tornare da dove siamo partiti,la nostra pace sta in quello che eravamo all'inizio, ricordarci ciò che da bambini amavamo ci restituisce a noi stessi.
Grazia Giuliani 16/09/2017 - 18:11
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Il tuo orto Francesco mi fa pensare ad un mandala... dove si specchiano i veri sentieri e sentimenti, la radice rimane nella profondità della terra per scoprire che con la consapevolezza si può volare in piena libertà...le pietre trasmettono saggezza ed energia, tanta energia. Buon sabato sera e un abbraccio
margherita pisano 16/09/2017 - 18:03
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Ho trovato il tuo racconto bello e delicato. Condivido la scelta finale e la consapevolezza che la la vera libertà dobbiamo coltivarla nel nostro piccolo orto
Ciao
Ciao
Patrizia Lo Bue 16/09/2017 - 16:08
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Dolcissimo racconto che parla di te, del tuo piccolo e meraviglioso mondo il solo capace di farti sentire amato e libero!
Ciao
Ciao
Ilaria Romiti 15/09/2017 - 23:37
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Saggia riflessione che condivido.... ti auguro di riassaporare quel sapore di libertà e serenità!
ANNA BAGLIONI 15/09/2017 - 14:55
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Molto bello, ben scritto e con metafore calzanti. Tratteggiato col pennello il tuo percorso di vita...interessante, anche questa tua visione della felicità, e condivisibile. Bravo francesco... 5* anche come prosatore. Ciaociao
Spartaco Messina 15/09/2017 - 12:58
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Un racconto breve eppure efficace nel suo messaggio direi bucolico. Tornare alla collina è come un viaggio a ritroso nel tempo e nel ricordo. Giulio Soro
Giulio Soro 15/09/2017 - 12:47
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La libertà sta nel poter godere delle piccole, semplici cose in assoluta serenità.
Un breve racconto ricco di saggezza.
Un breve racconto ricco di saggezza.
Mimmi Due 15/09/2017 - 11:09
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È un buon pensiero... È vero che si Anela a vivere diversamente ed è giusto esperimentare nuovi modi di vita,Ma ilvecchio, il vissuto, rimangono nel cuore . Col tempo si capisce che la libertà è proprio ciò che ci pareva una prigionia. Condivisa.
Teresa Peluso 15/09/2017 - 10:23
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