RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

A TE MILKY


Quando due occhi ti guardano e ti penetrano l' anima,  allora è amore!
Dieci anni fa, dopo la scomparsa del mio gatto grigio, un pomeriggio mi dissero, che se cercavo un gatto da crescere, una mamma gatta  aveva appena fatto i suoi piccolini.
Tu eri lì nella cesta con i tuoi fratelli, bianco e rossiccio, le zampette e la pancina bianca, tenera come cotone.
Ti posai sulla mano, tremavi e mi guardavi con i tuoi occhioni dolci.
Eri il più piccolo e magro di tutti, appena ti vidi, scelsi te.
Dopo un mese ti portarono a casa mia, il collarino nel tuo magro collo era troppo grande e non mangiavi molto.
Chiesi consiglio alla veterinaria, che mi disse di darti anche il plasmon, oltre le crocchette.
Ogni giorno, scaldavo con amore il pentolino e toccavo con il dito che non scottasse troppo.
Ti tenevo tra le mie braccia sempre e mi ricordo ancora quando per la prima volta ti ho portato in giardino.
Ti arrampicavi come un piccolo pipistrello tra gli alberi, mentre le orecchie divent... (continua)

Mary L 26/09/2022 - 12:17
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A TE PICCOLINA


Vicino dove lavoro, in un giardino, una recinzione cattura il mio interesse.
Piccoli lamenti e una strana sensazione, toccano il mio cuore.
Percepisco qualcosa, voglio capire di più.
Mi avvicino e vedo una cagnolina da caccia,  bianca con macchie marroncine, piangere, guardarmi con i suoi occhioni.
Le tapparelle della casa del suo padrone, sono tirate giù ed è triste.
Sono venuta a conoscenza che da mesi, la sua dolce metà umana, è ricoverata in ospedale e lei è lì che mi guarda, cerca un contatto.
Inizio a parlare, dicendole un semplice ciao.
Si alza all' improvviso, appena mi vede.
Con la bocca e la schiena, si strofina nel recinto e sono commossa.
Lei  è  curiosa, spaventata, smarrita, ma piano piano si lascia accarezzare e si fida di me.
I miei occhi, diventano i suoi occhi, le mie carezze, una macchia nel suo pelo, per rimanerle accanto.
Così i suoi occhi risplendono e donano meraviglioso amore!
I miei, si sono riempiti appena ti ho vista piccolina!... (continua)

Mary L 18/09/2022 - 12:36
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A briglia sciolta


Allentai le redini per farlo galoppare a briglia sciolta.
Era docile e adorabile, lo assecondavo sollevandomi sulla sella senza fatica, da sempre ottima amazzone, fin da piccola avevo preso lezioni d'equitazione.
Adoravo i cavalli, ne ho avuto diversi, compreso uno splendido puledro nato nella mia vallata, nel prato antistante la stalla proprio la notte di Natale.
Mi lasciai condurre dal mio purosangue anglo arabo, col vento sui capelli, il viso arrossato per l'ebrezza e il nitrito festoso per la libertà concessa.
Si era creato un rapporto di fiducia reciproca, sapeva dove condurmi, al rientro avrebbe avuto in premio la sua razione d'avena e fresco foraggio, dopo una bella strigliata e un po' di riposo.
Non ho mai usato la frusta, con fermezza e dolcezza si ottiene ciò che si vuole senza costrizioni, come un gioco e quando ti vedi riflesso nei suoi occhi, la felicità è unica.
Altri giocano e cavalcano con la fantasia, ho avuto il privilegio di cavalcare per pura passione e anco... (continua)

genoveffa genè frau 11/11/2021 - 09:16
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A CACCIA DI BELLEZZA


Mio padre era un vero cacciatore, ma lo era anche mio nonno… e non è una battuta.
D’altra parte loro affondavano le radici in uno stile di vita sempre uguale, secolarizzato, eppure pieno di fascino, che oggi definirei “eticamente nobile”.
E mi piace parlarne da una prospettiva diversa, se così si può dire.
Quello che siamo… viene da lontano, ed è bene riflettere sulla strada che ci ha condotto qui.
Per cominciare: Loro si auto-costruivano le cartucce e, per questo, non sia mai andassero sprecati dei colpi, magari per sparacchiare a destra e a manca… come fanno spesso alcuni cacciatori di oggi.
Mio nonno possedeva una carabina Winchester di fine ottocento che, non si sa come, era stata portata direttamente dall’America da un suo parente. Questa ragione, da sola, faceva sì che il suo fucile – nella sostanza un ferrovecchio consumato – fosse un oggetto preziosissimo, custodito con estrema gelosia.
Riteneva fosse inutile sparare ai piccoli uccelli, e al più tirava qualche fuc... (continua)

Francesco Gentile 10/02/2017 - 19:17
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A nord di Granada, a sud di Siviglia.


Chi sono io?
Una roccia conficcata maldestramente nel terreno.
S’incastra male; sofferente respira polline di allegria tutt'intorno.
Sono i fiori della primavera, danzano spensierati sotto i miei occhi.
Chi sono io?
Una roccia disturbata da radici piene di denti che reclamano sempre più spazio,
a discapito dei miei vuoti.
Mordicchiano la mia schiena.
Lo schermo nero congela immagini così lontane dalla mia idea di felicità.
Come una roccia che mal rappresenta un paesaggio rurale sono io,
Seduto sul divano,
la televisione è uno schermo nero pieno di demoni e buon vino,
all'apparenza.
Appare, d’un tratto, una fila ordinata di raggi solari che illumina la mia mano pallida,
Vorrei del sale, un po’ di sapore, prendere a calci questa televisione.
Sono una roccia con la vestaglia, un amore malato,
l’amore annacquato.
Una strada di paglia, se la calpesti, non hai più una destinazione.
Questa società ama la paglia perché ha il colore dell'oro, ma soprattutto poco sapore.
Resta... (continua)

Bruno Gais 23/04/2019 - 14:19
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A scuola, nel 1968


O meglio dire il primo di ottobre del 1968.
No, non era la contestazione studentesca, era il primo giorno di scuola.
Nella scuola elementare Fattori in via Tiberio Scali andava in scena l’esordio della mia carriera scolastica.
La cartella rossa con il libro, l’astuccio e i due quaderni sembrava una cattedrale per il deserto; molto, ma molto eccessiva per quello che doveva contenere!
Il grembiule classico con fiocco azzurro nella versione da fare a mano quando già ne esistevano di fatti che si attaccavano al grembiule con un bottone a pressione.
Comunque il primo ottobre era arrivato e la campanella delle 8.30 già suonava.

A differenza di ora non c’era la fase dell’accoglienza, o meglio questa consisteva nel fatto che te ne dovevi andare in giro per il grande atrio a cercare la tua aula.
Ovviamente non mi aspettavo di essere assegnato alla prima classe dove avevo chiesto se ci fosse stato il mio nome, ma dopo la terza cominciavo a essere preoccupato.
Il gruppo dei “non trov... (continua)


Glauco Ballantini 18/09/2018 - 15:31
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A' Pandazza e la Lancia Musa


C'è chi vende la propria macchina a malincuore e chi invece... la vende con tutto il cuore.
Cinque anni fa, mi liberai di una spartana Fiat Panda 1986 bianco cadavere a favore di una graziosissima e spaziosa Lancia Musa grigio metallizzata del 2008. 
A' Pandazza, da me soprannominata in senso dispregiativo, la scelsi per fare pratica dal momento che prima degli enta non guidavo ancora, malgrado avessi conseguito la patente a ventitré anni.
Appena comunicai a Riccardo, il mio collega di lavoro di allora, che finalmente volevo diventare automunito, mi propose di vendermi la sua utilitaria. 
«Peppe, te la posso cedere per trecentocinquanta euro» mi disse. «Guarda che è un buon affare, sui siti di compravendita non esiste un prezzo del genere.» 
Gli credetti e quindi accettai, sebbene era evidente che il furbacchione non vedeva l’ora di disfarsi di quel veicolo obsoleto. 
Inizialmente, nonostante mio padre mi impartii delle lezioni di guida con tanto di raccomandazioni o dritte, conf... (continua)

Giuseppe Scilipoti 11/10/2019 - 08:29
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addio


Era lì davanti a me, con l’aria di chi volesse interrogarmi. Mi fissava senza parlare.
Il mio malessere morale era talmente forte da tramutarsi, a tratti, in un intenso dolore fisico.
Tutti i miei tentativi di iniziare a parlare erano vani, la bocca non emetteva alcun suono.
Stavo a due passi da lui, immobile, le mani in tasca quasi a volerle nascondere.
L’aria era tiepida e leggera….sarei voluta fuggire, avrei preferito essere catapultata dieci anni avanti nel futuro.
Cercavo di concentrare il mio sguardo su un punto indefinito, i ricordi stavano invadendo la mia mente ignorando il mio disperato tentativo di respingerli.
Avrei voluto sradicarli da me per sempre.
La sua presenza costante nella mia vita mi aveva ormai resa la sua controfigura, pensavo, agivo, vivevo solo come avrebbe voluto lui.
Il sole continuava a splendere alto nel cielo, quasi a voler dimostrare il suo trionfo, lo stesso che per un attimo ero riuscita a cogliere nei suoi occhi.
…lo fissavo intensamente, for... (continua)

monica portatadino 10/01/2016 - 17:22
commenti 0 - Numero letture:942

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ADRIANO


Tanto tempo fa.. entrai per caso su questo sito e provai con timidezza a scrivere le mie emozioni.
Da subito mi circondai d' affetto, di persone che come me esprimevano tanta dolcezza attraverso la scrittura.
Poi ho conosciuto te Adriano, il titolare di questo sito, ma non solo.
Una persona pura e buona d' animo, gentile come poche.
Mi ricordo che ti sei offerto d'aiutarmi con gli errori e per me sei stato un esempio da seguire, un maestro, un amico.
Il tuo salotto, mi ha fatto sorridere ed emozionarmi come ben pochi.
È stato come viaggiare per tanti km e vedere sempre il sole.
Come dici tu, la tua casa, non solo fa esprimere le sensazioni che uno porta dentro, il tuo salotto profuma di magico pane appena sfornato.
Ti metti poi a mangiarlo vicino al caminetto e ti accorgi della presenza di altre persone che anche se non sono presenti fisicamente, sono li a sorridere con te.
A te, un enorme grazie per aver costruito un posto speciale come questo, che è sempre nel mio cuore.
M... (continua)

Mary L 22/11/2020 - 12:48
commenti 11 - Numero letture:819

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Agosto


Agosto

A volte non si può che dire, che agosto è un bel mese.
Lo aspettavo tutto l'anno perché era il mese in cui stavo in ferie ed andavo a mare con tutta la mia famiglia. Tutto passava in secondo piano: il sudore, che appiccicava i vestiti addosso, il vento di scirocco che non faceva dormire la notte, le lotte con le zanzare....Tanto ,potevamo andare a fare un bel bagno nelle acque limpide del nostro mare... E poi c'era la musica a farci compagnia...c'erano i balli scalzi, sulla strada ricoperta di sabbia , c'erano le risate allegre dei bambini e c'era la felicità.
Per molti anni ho associato il caldo torrido con la felicità.
Poi ho scoperto che agosto è un mese crudele, che agosto è un mese feroce , perché ho subito la più grande violenza della mia vita : ho perso la persona che mi ha fatto conoscere il senso della vita, che mi ha fatto vivere come una principessa in un castello incantato, che mi ha donato il suo cuore
Già...era arrivato Agosto e tu mi lasciasti sola..
Il ... (continua)


Teresa Peluso 01/08/2022 - 01:31
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