RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA BICICLETTA


PROLOGO

Ho gia scritto nei mesi precedenti come mio nonno l’intrepido Orazio Bergamini, fosse un uomo di coraggio e di valore morale altissimo, fino al disprezzo della propria vita in nome dei diritti e della giustizia.
L’episodio qui raccontato risale al maggio del 1943 quando tutto l’oltrepo pavese era occupato da truppe naziste con il comando principale della Sicherheits(SI PRONUNCIA SICHERAI TRATTASI DI POLIZIA POLITICA) sito nel palazzo che oggi ospita la sede del Comune di Broni.

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Nella primavera del 1943, le truppe tedesche stabilirono il loro quartier generale nella cittadina di Broni
Importante località dell’Oltrepò Pavese ai piedi delle omonime colline.La forza militare era formata da militi tedeschi e fascisti sotto la guida del colonnelo Fiorentini, passato poi tristemente alla storia come la Belva dell’Oltrepò Pavese, per essersi macchiato di crimini brutali, fra i quali l’omicidio di Don Felice Cipparelli parroco di C... (continua)


MAURO MONTALTO 27/10/2015 - 22:30
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La Brigata del Duca


Si apprestava a uscire, il Duca. La sua epoca volgeva all’occaso, la storia gli girava le spalle.
Il suo tempo ormai era concluso.

Aveva iniziato la giornata con la quotidiana vestizione, anche se immaginava che all’uscita non ci sarebbe stato nessuno ad attenderlo; sperava solo di non assistere ai lanci di frutta e al “codardo oltraggio” lungo la via dell’esilio, che temeva facesse seguito al “servo encomio” che molti gli avevano tributato da quando era asceso al trono, e che molti tributavano ai regnanti spazzati dall’onda di “mar commosso” che li colpiva.
E più l’encomio era stato servo, maggiore era, poi, l’oltraggio.

Un’insolita calma “regnava”, si può ben dire, nel Palazzo Ducale; nessuno si faceva vedere, e questo gli metteva una certa apprensione, unita al fatto che sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe percorso i corridoi e le stanze che lo costituivano.

Sapeva di essersi comportato bene, specie in quell’ultimo atto, aveva voluto che nessuno si facesse male. La ... (continua)


Glauco Ballantini 11/04/2015 - 08:50
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LA CATASTROFE DI TOBA


Invisibili e nascosti nel sottosuolo o sotto i mari, oppure svettanti su alte montagne, stanno degli insidiosi nemici che potrebbero essere in grado di annientare l'umanità.

Circa 74.000 anni fa una simile tragedia fu sfiorata: un vulcano, che poi è sprofondato lasciando una voragine lunga cento e larga sessanta chilometri, che successivamente si è riempita di acqua formando il lago di Toba nell'isola di Sumatra, compì un'eruzione così catastrofica che i duemilaottocento miliardi di metri cubi di polveri scagliati nell'atmosfera, oscurarono quasi completamente il sole. La temperatura precipitò di circa 15-16 gradi, e ci mise 1.800 anni per tornare ai valori precedenti. Purtroppo, il mondo a quell'epoca si trovava già in uno dei periodi più gelidi della glaciazione di Würm; le terre si trasformarono in gelidi e aridi deserti in cui sopravvivevano solo radi arbusti e alberi che resistevano stentatamente al gelo e alla quasi mancanza di fotosintesi, e in cui vagavano i pochi animali e ... (continua)


Aquila Della Notte 12/12/2022 - 13:08
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la guerra ed io


Quando fui chiamato per andare a combattere, mi sentivo orgoglioso, non vedevo l’ora di andare in guerra per la difesa della mia patria; ero al settimo cielo, ma dopo solo pochi giorni passati al fronte, capii improvvisamente cosa mi aspettava… Scrivevo a casa lunghe lettere straripanti di nostalgia, all’incirca una volta ogni dieci giorni e alla mia fidanzata scrivevo anche più spesso. Ogni tanto mi capitava di aiutare alcuni miei compagni a scrivere, perché erano analfabeti, ma spesso venivamo interrotti da qualche improvviso attacco. Avevamo paura ininterrottamente, eravamo terrorizzati all’idea di essere raggiunti dai nemici e infatti una mattina… io e altri due soldati siamo andati in perlustrazione e pensavamo di aver scoperto l’accampamento avversario ma fummo inaspettatamente sorpresi: uno di noi fu colpito da un proiettile assassino e io fui fatto prigioniero insieme all’altro mio compagno. Passammo tutto il giorno in una stanzetta buia e fredda, sorvegliati. Un terrore indesc... (continua)

claudia montenegro 13/08/2013 - 14:45
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La Historia Oficial- 1di 3


Finalmente tirai un sospiro di sollievo, alla fine di quella che, nata come una ricerca storica, si era trasformata in una indagine informale su un episodio affondato negli anni quaranta.

La storia narrata a Castagnana l'avevo sentita molti anni prima. Era una classica storia del dopoguerra nella quale si rievocava al storia di Foscardo Foschi che aveva preso a fucilate un sidecar tedesco e fu ucciso nello scontro che ne seguì.
A lui era intitolata la scuola elementare del paese, costruita nell'epoca del boom demografico degli anni sessanta che era arrivato anche da queste parti ed adesso, in suo omaggio, volevano aggiungere al nome del paese il suo dando luogo al paese di Castagnana Foschi, frazione di Regneta.
Negli anni la storia che narravano era sempre la stessa, l'avevo sentita raccontare molte volte ed era rimasta intatta, quasi congelata e breve, molto breve.
Su incarico del comune, retto ormai da persone che avevano anche loro sentito la storia solo di seconda mano, mi... (continua)


Glauco Ballantini 01/09/2020 - 09:41
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La Historia Oficial- 2 di 3


Le reticenze

Le domande delle motivazioni del Foschi diventarono subito pressanti e dovevano essere risolte. I fili pendenti dovevano annodarsi per cucire una storia che avesse un senso.
Come aveva fatto il Foschi a maturare quell'insano gesto che gli avrebbe tolto la vita lui che si era premurato soprattutto di non farsi coinvolgere negli eventi, di scansare da sé i pericoli, protetto dalla famiglia? Perchè questo repentino dietrofront non confortato da fatti credibili se non fare ricorso ad una folgorazione sulla via di Damasco?
Un altro particolare uscito fuori erano le ferite alla testa che sembra ci fossero sul Foschi e che erano state attribuite ad uno spregio fatto dai tedeschi post mortem e niente più, ma non è che si fosse stati ad indagare più di tanto, di morti ce ne erano stati abbastanza da sorvolare su uno in più o in meno e poi la versione subito dopo la guerra andava bene a tutti, non c'era alcuna voglia di scavare oltre così anche dopo, nonostante la frazione cont... (continua)


Glauco Ballantini 07/09/2020 - 07:33
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La Historia Oficial- 3 di 3


Le coup the teatre

Con sorpresa i due anziani mi accolsero quasi simpaticamente e furono subito disponibili a rispondere alle mie richieste di informazioni, anzi mi dissero che si aspettavano che qualcuno mi avrebbe indirizzato da loro e che forse era stato meglio così. Erano ormai anni che aspettavano l'occasione di parlare. E lo fecero.
Venne così fuori una storia di angherie fatte dal Foscardo nei confronti del loro figlio suo coetaneo.
Le prese in giro erano continue nonostante intorno la situazione fosse drammatica per niente resipiscente continuava il tormento.
Mi dissero che loro figlio si era innamorato di una ragazza del paese, non ricambiato, e che questo era arrivato all'orecchio del Foscardo che lo tormentava.

Una mattina incontrò Foscardo col suo fucile che gli disse che per lui non c'erano possibilità perchè la sua innamorata non poteva considerare uno scemo di paese e che ci avrebbe provato lui con ben altre possibilità.
Quando si girò Luigi, questo il nome ... (continua)


Glauco Ballantini 14/09/2020 - 07:39
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LA MADONNA PELLEGRINA MUTILATA


La Madonna Pellegrina Mutilata

Sedriano, 30 luglio di un lontano 1948: un gruppo di donne sono in preghiera nella chiesa di San Remigio. Una donna anziana, di cognome Cassani, si alza, tocca la guancia della Madonna Pellegrina che, partita da Monza, passando da una parrocchia all'altra, sta facendo il giro della diocesi di Milano:"La piangia, gha da suced quaicos" (Piange, deve succedere qualcosa).
Altre donne si alzano e toccano il volto di gesso della Vergine.

Concludono che non c'è niente, forse era solo un’ impressione, o una goccia di umidità.
La sera, migliaia di persone in processione accompagnano il camioncino con la statua fino alla chiesa della Madonna della Neve a Bareggio, dove è attesa da altre migliaia di persone.
Sarebbe rimasta fra i fedeli di questo paese il giorno successivo, per poi ripartire la sera per raggiungere San Pietro All'Olmo. "A San Pedar la Madona la vegnarà no" (A San Pietro la Madonna non verrà).
La frase, pronunciata ... (continua)


Aquila Della Notte 18/02/2023 - 11:57
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La profezia


In questa vecchia Europa, quasi ogni pietra sovrapposta a un altra, ciascun crocevia, ogni arco, è testimonianza di eventi remoti, esempi di eroismo, di bellezza, spesso di ferocia e crudeltà.
Tutto ciò si può trovare, ad esempio, a Francoforte sul Meno, oggi cuore gelido della Finanza tedesca, ieri luogo dove le legioni di Diocleziano costruirono i loro accampamenti.
Lasciati i grattacieli del quartiere degli affari, tracce e atmosfere dei duemila anni di storia della città se ne possono trovare molte, ma non cercate l’antica Börnerplatz con la sua imponente Sinagoga.
Quella piazza, cuore di uno dei più antichi ghetti d’Europa, subì il destino di milioni di altri cuori, fermati per sempre dall’avvento al potere del nazismo e dalla successiva, folle macelleria chiamata “seconda guerra mondiale”.
La Sinagoga fu data alle fiamme e poi rasa al suolo nel 1938; l’area che occupava fu destinata a “migliorare la viabilità cittadina”, così recitava l’ordinanza dell’amministrazione local... (continua)

mario malgieri 17/03/2016 - 06:15
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