RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Testimone


Vorrei accarezzarti ma, sono nel dubbio che facendolo possa svegliarti da quel torpore che ti tiene ancorata al cuscino, non farlo, invece, mi fa temere che tu possa pensare che sei sola.
Scelgo di sfiorarti con un dito, lo passo sul dorso della mano. Fa molto caldo, al di là del vetro il torrente è un rigagnolo, un cane si muove sicuro sui sassi, all'asciutto, e ogni tanto corre nella poca acqua, forse abbaia giocando. La finestra chiusa mi impedisce di sentire.
Nell'angolo opposto al tuo, la signora aspetta seduta sul letto, è orario di visita. Si passa le mani tra i capelli, e raddrizza la camicia, sgualcita dallo stare a letto. Abbiamo parlato, so che ha pochi anni meno di te.
Non ho sentito i suoi passi prima di entrare dalla porta, appare così all'improvviso. È alto, magro, pantaloni e camicia leggera, si sofferma di fronte al letto, avvicina la sedia, prima di sedersi si abbassa e l'abbraccia, capisco che è il marito. Ora, sono uno di fronte all'altra, si tengono le mani, ... (continua)

Grazia Giuliani 22/11/2018 - 11:24
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TESTIMONIANZA DI FEDE


IL MIO CAMMINO SPIRITUALE
L’INCONTRO CON LA MADONNA:
TESTIMONIANZA DI FEDE


E’ bellissimo per me poter parlare della Madre celeste, scrivere con sincerità di pensiero quello che Lei rappresenta per me, il modo attraverso il quale trasmette gioia, dona pace, regala serenità; è sicuramente una testimonianza importante che può servire agli altri, anche a chi, per sola curiosità, si sta soffermando in questo momento nella lettura. Il mio cammino spirituale è stato molto tormentato e assai complesso, quasi impossibile da raccontare in poche righe perchè frutto di emozioni intime, uniche ed indimenticabili, invase dal male prima e consolate dal bene dopo, ma, nonostante tutto, vorrei provare ugualmente ad essere il più possibile conciso e sintetico, concentrando in poco spazio ciò che meriterebbe un libro intero per la grandezza dei sentimenti da narrare. Premetto che mi trovavo distante mille anni luce da Dio e dalla sua volontà, ignoravo l’importanza della sua Parola con i suoi in... (continua)


Claudio Cisco 24/05/2020 - 11:43
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The first memory


Il mio primo ricordo è di quando avevo suppergiù tre anni. L’immagine iniziale che si materializzò davanti ai miei occhi fu un orologio quadrato con cornice in legno appeso alla parete. 
Tic tac, tic tac, tic tac…
Imbambolato e con sguardo alzato, fissai quello che definii un giocattolo, ed ebbi il desiderio di prenderlo al fine di divertirmi a scassare le povere lancette. Ecco, se fosse stato un orologio a cucù, sicuramente mi sarei focalizzato sull'uccellino.
Appoggiandomi al muro, salticchiai con le mani alzate per cercare di afferrare quel Casio marrone. Ma piccino com'ero non ci riuscii. 
Mi resi comunque conto di essere padrone del mio corpo e di poter interagire con l’ambiente circostante, ponendomi inoltre una riflessione esistenziale. Mi chiesi, infatti come ero giunto in quella cucina irradiata da una meravigliosa luce solare che proveniva da una porta finestra spalancata. Tale apertura conduceva al balcone dove un triciclo di colore rosso mi invitava a giocare.
Quell'at... (continua)

Giuseppe Scilipoti 16/10/2019 - 10:42
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The Legionary


Verso la fine di marzo del 2021, dopo sei mesi in lista di attesa, mi contattarono dall'ospedale Papardo di Messina per operarmi di settoturbinoplastica, un'operazione finalizzata al riallineamento del setto nasale e l’asporto dei polipi, un trattamento chirurgico necessario per una corretta respirazione. L'intervento venne gestito da un chirurgo dall'indubbia professionalità e da un'equipe preparata; tuttavia, l’anestesia totale praticamente mi sfibrò.
Dormii moltissimo, malgrado qualche difficoltà, poiché le cavità nasali risultavano ostruite dalle medicazioni, per non parlare dei frequenti mal di testa. In compenso, gli infermieri e gli O.S.S. si presero cura di me, mostrando cortesia ed empatia, peraltro mi si offrii l'occasione per comprendere cosa si prova ad essere un assistito, visto che da anni a livello professionale esercito in qualità di Operatore Socio Sanitario.
In quella settimana di degenza, a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, l'accesso ai visi... (continua)

Giuseppe Scilipoti 10/05/2021 - 10:19
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Thought, Through, Although


Il terrore delle superiori, l'ostico inglese che non ne ha mai voluto di entrarmi in mente e lei che ne faceva uno spettacolo.
Pensato, attraverso e sebbene da scrivere correttamente alla lavagna.
Il solito Parliament, la regina e le amenità dei libri che mi avevano tormentato per tre anni delle medie e che stavano per concludersi dopo cinque anni di superiori, così almeno credevo, prima di scoprire che c'era anche un esame universitario di lingua.

Unico raggio di sole della faticosa esperienza le parole che la Neda volle elargirmi l'ultima lezione dell'anno 1981, poco prima dell'esame di maturità:
“Non ti preoccupare che si vive bene anche senza saperlo, l'inglese.”... (continua)


Glauco Ballantini 09/06/2020 - 07:43
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ti conosco


Non era niente se mi perdevo l'ultimo capitolo di quel libro,
nei fili d'erba che sfioravano
il mio viso.
Labbra bruciate dal sole per cercare di vedere oltre quel passo che non assomigliava a nessuno.
Si mischiava la brina al mattino
tra la rugiada bagnata e quel vago senso di un pallido grigio che sfiorava l'alba.
Non sono che un puntino all'orizzonte e se sto ferma
mi nascondo da quel filo d'erba,
per sembrare solo un fermo immagine, di un colore che si rinnova al sole, se non si cela l'orizzonte.
Parole confuse tra la mente
che non cerca neppure di trovare
un senso tra i capelli, che sfioravano la mia spalla e nuda veniva investita dal tepore di un alito di vento che correva su quel prato a dicembre; forse è stato.
Ricordi lontani di pagine sfiorate
con le dita scarne o affusolate
si piegavano gentilmente
per scorrere senza fretta il capitolo di una vita.
Incerta era la notte quando nuda ti vestiva di sogni e di stelle per farti scorgere un passo silenzioso ... (continua)

Margherita Pisano 13/02/2020 - 14:14
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Tigre di carta


Il colonnello Antonio, presidente del consiglio di Leva, a differenza di quasi tutti gli ufficiali che conobbi durante l’anno del militare, era una persona molto consapevole di non essere colonnello che sulla carta, anzi un giorno me lo disse:
“Vede, noi che siamo qui, siamo militari, ma di fatto civili perché non contiamo niente, siamo delle tigri di carta.”
Un paio di cose utili in quei dieci mesi me le insegnò il colonnello. Per esempio, una volta mi fece un ragionamento sul comportamento formale e sul saluto, riferito al fatto che aveva ripreso due sottotenenti medici che non lo avevano salutato.
“Vede, io non pretendo che mi si saluti militarmente, per onorare il mio grado, ma che mi si saluti sì. Lo pretendo perché lavoriamo nello stesso ufficio, e poi, all’esterno di qui deve esserci anche la considerazione che si deve.”Una certa formalità, ci vuole.”

Infatti, tutte le mattine, quando arrivava, si affacciava lui per primo a salutare tutti.
“Buongiorno, Ballantini.”Buongio... (continua)


Glauco Ballantini 01/07/2016 - 13:24
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TINO E LE RAGAZZE DEL BORGO


In una calda serata d’estate, mentre la luna illuminava la campagna e l’aria emanava dei soavi profumi, si udiva un mormorio di ragazze, che respirando l’odorosa e pura aria estiva, discorrevano dei loro amori e delle loro speranze, con un tono di spensieratezza e d’allegria.
Ad un tratto, da una casa rischiarata tenuamente, uscì un giovane di nome Tino.
Buona sera Tino, gridarono in coro le fanciulle vedendolo avvicinarsi.
Il giovane rispose salutando a sua volta tutto il gruppo, con una voce armoniosa avvicinandosi a Pia, mentre le altre ragazze guardavano con occhi rapiti e ammirati. Vogliamo farci una passeggiata lungo il viale ? domandò Tino.
Volentieri, è una bella serata e la luna piena ci farà compagnia e illuminerà il nostro percorso, risposero le ragazze.
Così tutti si incamminarono per il sentiero semibuio con un tremore mal represso nel cuore.
Le gaie fanciulle pensavano certamente ai loro amori, ai loro fidanzati e immaginavano di averli a fianco e di stringerli, b... (continua)

Sabatino Santucci 16/03/2015 - 07:54
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