RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Una Bambina


Entrai al centro d’accoglienza per i profughi ucraini con due sacchi pieni di peluche che erano appartenuti ai miei figli, conoscevo già la strada. Fuori c’era il sole, era una bellissima giornata di aprile e cominciava finalmente a fare caldo.
Tu stavi passando per il corridoio con un’amichetta più grandicella, entrambe reggendo un piccolo vassoio con pochi giochi con cui stavate andando a giocare in cortile. Nel notarmi ti fermasti, mi osservasti e, sorridendo con le tue piccole labbra rosa, mi dicesti: “Grazie, signora!” Avevi forse sette anni o giù di lì, mossi capelli biondo cenere ti coprivano le spalle e due dolci occhi chiari palesavano un’infanzia già turbata. Indossavo la mascherina, ma risposi attraverso gli occhi con tutto il cuore a quel tuo sorriso grato. Così piccola, così matura. Mi sentii di colpo fuori posto, mio malgrado avvezza a un mondo viziato, che pur respingo in toto.
Avrei voluto accarezzarti, tanto avevi preso possesso del mio cuore, avrei voluto prenderti... (continua)

Marina Assanti 20/04/2022 - 16:26
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Una briciola della mia vita ( seconda parte )


Per la prima volta non fu mia madre a svegliarmi, con le sue dolci carezze, ma il vice direttore che continuave a gridare: sveglia, sveglia, sveglia! Scesi dalla branda e andai alla finestra.
Anche il sole stava alzandosi dietro al monte mentre a valle la nebbia pian piano si dissolveva ed appariva il fiume Trigno, che continuava la sua corsa verso il mare.
Mi unii agli altri che si precipitavano verso i bagni dove c’erano cinque rubinetti a disposizione per potersi lavare mentre noi eravamo circa mille.

Dovetti fare la coda e quando ve ne fu uno libero mi lavai ben bene con l’acqua che era quasi ghiacciata. Ritornai in camerata, mi vestii e seguendo gli altri mi trovai nella cappella per le preghiere mattutine. Ad un certo punto della Santa Messa Don Gianico fece una predica.
Il suo modo di esprimersi mi sbalordì. Era un grande nel predicare e facendo paragoni ci dava molti consigli utili per la vita futura.
Poi tutti in refettorio per la colazione, finita la quale, fuori, i... (continua)


Mario Bruno Ciancia 09/05/2014 - 22:27
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Una briciola della mia vita ( Prima Parte)


Avevo quattordici anni quando mio padre mi accompagnò a Trivento ( CB)
per frquentarvi la scuola media statale.
Giunti al convitto, con una piccola valigia, nella quale c'era tutto il mio corredo,
chiedemmo del direttore.
Un istitutore ci pregò di attendere mentre ci avrebbe annunciati.

Dopo qualche minuto riapparve con il Monsignor Gianico, uomo di grande fede, che ci accolse
con gentilezza e grande ospitalità e ci invitò ad entrare nel suo ufficio, la direzione.
Era un uomo di statura normale ma di una grande personalità che metteva ad agio e disagio allo stesso tempo.
Portava gli occhiali calati un po' sul naso ed aveva il viso roseo e la pelle molto delicata.
Con molta religiosità e sicurezza pronunciava le parole spontaneamente
e ben amalgamate.

Ad un tratto, standomi di fronte, mi poggiò una mano sulla spalla mentre con l'altra mi sollevò il mento affinché lo guardassi in faccia e disse:
figliolo, se ti impegnerai nello studio, se sarai corretto con i tuoi compa... (continua)


Mario Bruno Ciancia 08/05/2014 - 16:34
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Una favola biografica


Da sempre viaggio con la mente a pieni giri e, dopo svariate fantasie con il turbo spirituale, finanche follie per la turba bipolare e, perfino, poesie per sfogo sentimentale, sono giunto alla conclusione che la mia trama biografica ha dell'incredibile, è un romanzo da favola, una vera favola biografica per le sue strabilianti note e qui riporto le principali.
Sono il primogenito, infatti, di un commerciante di nome Angelo, chiamato Raffaele, che si firmava Angelo Raffaele ed io, per le sue virtù morali, l'ho connotato come l'angelo Raffaele disceso in terra sotto mentite spoglie, dal momento che vendeva pure maglie di gran qualità con il marchio Domenico Servodio e il suo negozio era ubicato di fronte a Serpone (il negozio di arredi sacri per eccellenza!) in via Duomo (adiacenze piazza Amore!) a Napoli, terra di madonne e santi.
Questo Angelo, uomo di gran cultura morale dall'alto della sua fede (nonostante la 5a elementare), ebbe 2 figli medici esperti di coscienze, con la differe... (continua)

Francesco Andrea Maiello 09/01/2021 - 10:17
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Una foto


Can i take you a photo?
Era una primavera che sapeva d' estate. Seduti sulle spallette di un fiume millenario parlavamo. Ora è inverno, freddo, orribile, inverno. Quanto siamo cresciuti da quel giorno. Sembri un' altra, spesso fatico a riconoscerti. Cammino per le vie della città. Pisa è come un labirinto, ma non ti puoi perdere. Borchardt dice che se c'è un posto al mondo dove dal nome si può leggere la storia, questo è Pisa. Non so come mai, ma mi ritrovo sempre davanti alla tua casa, e ripenso a noi. Dicono che l' amore è qualcosa di strano,o sei felice o sei triste. Nella vita si può scegliere una via di mezzo, ma è sbagliato, Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte. Intanto cammino però. La prima volta che ti vidi avevi un buffo giacchetto bianco. Eri bella, ma i miei occhi non avevano imparato a guardare. Loro, si fermavano all' apparenza, non li chiedevo di andare avanti. Forse avevo paura di scoprire la verità. I greci chiamano "doxai" il mondo dell' apparenza... (continua)

francesco suppressa 28/12/2011 - 19:38
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UNA GIORNATA AR S. GIOVANNI DE ROMA (reparto ortopedia) febbraio 1989


Dovevo da passa’ li cinquant’anni
pe’ dove’ rimeddiacce ‘na gran botta
e ave’ ‘na spalla co’ ‘na cianca rotta
e sta’ ricoverato ar San Giovanni.
Penzi che basta quer che m’è successo?
Senti come funziona indé ‘sto cesso.

Doppo ‘na lunga notte de dolore
è ancora scuro che te pare sera
opreno tutto pe’ lava’ per tera
e ogni matina rischi er rifreddore
e a controlla’ ‘sta bella pulizzia
sarebbe da chiama’ la polizzia.

Dopp vie’ quer cornuto de Santino
co’ la cariola de le colazzioni
e pure lui ce roppe li cojoni
portanno latte e tè ma gnente vino.
A vorte guarda, scappa e nun ritorna
come pe’ dimostra’ che cià le corna.

Doppo un oretta ecchete er primario
che vie’ a vede’ le lastre der pazziente.
Passeggia tra li letti indiferente
illuminato come un lampadario
cor seguito de sette o otto “pippe”
che guasi sempre vie’ chiamata “equippe”.

E questo è certo un òmo de rispetto:
porta a bòn fine ogni operazione. (meno la mia)
Sarvete celo quanno va in p... (continua)


enio2 orsuni 28/09/2017 - 16:26
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Una libellula a Benevento


Il vento, ferendo, si scontra con il mio volto. Gli occhi socchiusi scrutano l’intensa tonalità di verde che possiede questo luogo. C'è un buon odore. Benevento ha l'aria saporita.

Siamo io e mio padre di ritorno dopo un sopralluogo di lavoro.

C’è uno spiazzale che costeggia la statale con una piccola panetteria e qualche altra costruzione. Decidiamo di fermarci lì a mangiare un trancio di pizza.

Ferendomi la lingua masticando, osservo il paesaggio che mi circonda. C’è la panetteria, vero, ma anche piante ed alberi e dietro l’edificio la campagna. Le costruzioni sono basse, permettono libero accesso all’orizzonte dai colori soffici. Con queste premesse, crolla il grattacielo di tensioni che avevo accumulato poco prima. Personaggi importanti, parole formali e finti sorrisi. Odio tutto questo.

Ferendomi gli occhi con queste belle immagini, sono distratto da un’auto che giunge a velocità moderata. Lenta arriva e lentamente il motore si spegne. Una donna aiuta l’anziano padre ... (continua)


Bruno Gais 05/04/2021 - 12:21
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Una manata di sale


La calda mattinata ai “Bagni Fiume” procedeva con i soliti tuffi dal trampolino nord, con gli amici della stradina.

La dolce estate era già cominciata da qualche settimana. Come ogni mattina andavamo molto presto e, quando arrivavamo, eravamo i primi a "incignare" l'acqua nella grande vasca naturale protetta dai grossi massi anche quando il libeccio era "oragioso".
Non era il caso di quella mattinata di "patana", lo specchio d'acqua somigliava più a una piscina deserta.
C'era sempre un gusto particolare nell'essere i primi a fare il bagno e a provocare la prima increspatura dell'acqua.

Quel giorno di mare calmo, però, una volta fatti i soliti tuffi con gli altri ragazzi, decidemmo di provare le immersioni nella parte più esterna della vasca. Era tanto per fare, non eravamo Maiorca che avevamo visto e sentito, l'anno prima, bestemmiare dopo essersi scontrato con un operatore subacqueo durante un tentativo di record.
Volevamo vedere chi riusciva a ... (continua)


Glauco Ballantini 07/07/2015 - 08:56
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Una normale storia d'amore


Era una sera di metà aprile, la classica serata primaverile, nell'aria un dolce odore di fiori e di erba appena tagliata dai prati.

Lui era un ragazzo segnato da un passato complicato e abbastanza doloroso, fresco di un forte trauma del quale sentiva ancora il peso e portava una pesante corazza di autodifesa.

Aveva occhi verdi di ghiaccio e sguardo duro, ma nascondeva un segreto. Nascondeva un indomabile voglia di amare ed essere amato.

Lei era una ragazza all'apparenza solare, alla quale piaceva stare in compagnia, che amava ridere, e che credeva nel valore dell'amicizia, una ragazza che sapeva stare da sola, ma anche lei come lui e dopo anni di solitudine nascondeva il medesimo desiderio.
Amare ed essere amata.

Quella sera c'era una leggera brezza nell'aria, e, per una curiosa serie di circostanze, i nostri due protagonisti si incrociarono sullo stesso cammino.
I loro occhi rimasero a vicenda rapiti, erano uno per l'altro la cosa più bella che avessero mai visto.
In ... (continua)


Daniel Bertuolo 20/08/2015 - 22:38
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