RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sangue agli occhi


Premessa: questo racconto che fa parte del libro che ha Vinto il Premio Piero Chiara, era stato postato su questo sito circa 10 anni fa come mio primo racconto ( con altro nick) ed aveva vinto il racconto del mese. Dobbiamo chiederci: quindi i racconti premiati qui hanno un certo valore, o no?
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Era la prima volta che mettevo piede in ospedale; se ne sarebbe accorto anche un estraneo, figuriamoci se il mio comportamento poteva passare inosservato agli occhi di quella matura infermiera, arcigna e traccagnotta ma tutto sommato buona, almeno così mi pareva.
« La sua prima volta, vero? » disse con garbo, anche se il viso poteva essere quello di un guerrigliero Tupamaros. Sì, ho detto guerrigliero, maschio, uruguayano, basso e tarchiato, occhi come carbone bagnato, capelli neri e lisci quasi fossero unti: quello era l'aspetto della donna.
E poi la sicurezza con la quale si muoveva, prendeva cartelle, dava ordini; sicuramente era un'esperta del Pronto So... (continua)


Mino Colosio 26/10/2023 - 12:33
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Sara


Se ne stava sulla soglia della finestra, Sara, leggera come una piuma e forte come uno scoglio. Come questo che, al continuo sbattere delle onde e il loro retrocedere, fermo e impassibile difende la sua stabilità senza vacillare né cadere, così Sara restava salda di fronte alle difficoltà di ogni giorno.
Sul far della sera, al tramonto, amava stare sulla soglia della finestra che dava al piccolo parchetto sotto casa e osservava i bambini giocare felici, spensierati, senza nessuna preoccupazione. ‘’Dovremmo vivere la vita come fossimo bambini – pensava- entusiasmarci per le piccole cose ed affezionarci alle persone senza alcun tipo di pregiudizio, proprio come fanno loro.’’
Prese il suo blocchetto bianco a righe azzurre e, di fronte a quello scenario che sembrava così scontato, ma che per lei non lo era, iniziò a scrivere poesie. Sara coglieva il senso profondo di ogni piccola cosa, rivelandosi una persone sensibile e attenta ai particolari. Non... (continua)

Marianna S 26/05/2018 - 10:23
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Sara e Michele


“ Sara, Sara dove sei?”

“ Sono su in soffitta, Michele, vieni a vedere!”

Michele, stancamente, salì quei pochi gradini , non aveva voglia di star lì, tra vecchie scartoffie e scatoloni strabordanti di tutto …
Dal vecchio phon da riparare, al piccolo meccano …. c’era ancora, persino, la vecchia cucina a legna di mamma Renata.
Non aveva proprio voglia di star lì ....volentieri, avrebbe di gran lunga, preferito dirigere i suoi passi verso la cucina a prendere una birra gelata,da bere oziosamente in poltrona … magari pensando ai fatti suoi e mandando qualcuno in malora, specie mister furbetto … che ultimamente, con una scusa o con un'altra, era riuscito a rifilargli due o tre rogne in ufficio , di quelle, che se non ci stai attento ci perdi il posto di lavoro … già mister furbetto, con quell’aria da coniglio campestre, volentieri gli avrebbe assestato, in più di un occasione, un bel dritto in pieno viso.Almeno, si sarebbe tolto quel sorriso gongolante di chi sa di averti fatto fe... (continua)


Carla Davì 14/01/2013 - 19:22
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SCARPETTE ROSSE


Lucia continuava a guardarsi le scarpette rosse di vernice lucida. Seduta nel corridoio vicino all’uscita di casa, l’unica via verso la libertà dove il sole brillava e la gente passeggiava felice senza grida, solo il rumore intenso della vita. 
Ogni tanto alzava il capo, sperando di non udire gli urli acuti che provenivano dalla cucina il cuore le batteva forte forte. Rassegnata e impaurita tornava ai suoi giochi alle sue fantasie, con loro si estraniava andava in un mondo lontano pieno di fate, di dolci melodie sognava….I suoi genitori non capivano la sua tristezza superficiali ed egoisti pensavano solo ai loro interessi di persone adulte, giustificando la ragazzina con una scusa banale “capricci di bimba.” Con il loro egoismo l’avevano cancellata dalla famiglia non era nessuno non contava niente troppo piccola per capire troppo grande per giocare con i sogni. Quel giorno la tv era a volume altissimo ma non riusciva a coprire le grida, le parole sgraziate dell’ennesimo litig... (continua)

mirella narducci 26/10/2019 - 19:44
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Schiavo


Quando nasci schiavo, vivi nella tua gabbia dorata, senza accorgerti che la porta è aperta. Quando nasci schiavo non ti rendi conto di esserti incatenato da solo. Quando nasci schiavo, muori ogni ora, ogni giorno e in ogni momento. Quando nasci schiavo vivi una vita che non ti appartiene. Quando nasci schiavo: umilmente, flebilmente, pacatamente, ti spegni. Quando muori da schiavo, una piccola fiammella illumina vagamente un piccolo ricordo di te. Frettolosamente sfuma, sbiadisce e mestamente sottomettendosi tace: quando nasci schiavo muori due volte...... (continua)

Giovanna Balsamo 17/01/2017 - 16:16
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Scusa.


Avere nostalgia di qualcosa che non si possiede più, ti fa sentire fondamentalmente un fallito.
Magari non lo sei, o lo sei davvero.
Ti sforzi di concepirti come un'altra persona, ti distruggi e poi ti ricostruisci.
Desideri che quei ricordi svaniscano e che la tua mente torni libera di poter pensare che tutto vada bene.
Un po' come quando si è bambini, che di delusioni ne abbiamo vissute poche e di sberle ne abbiamo ricevute tante. Nessuno, adesso, si permetterebbe di farlo. Gli schiaffi sono più utili da adulti.
Vorrei poter dare uno schiaffo a quello che si sente solo e dice di stare bene così, a coloro che hanno tanti amici e non si accontentano, a quella ragazza che, almeno una volta durante il giorno, pensa al suicidio. Vorrei davvero prendere a pugni il muro immaginandone la faccia di quel tipo che l'ha abbandonata, a quella biondina che le ha tirato i capelli e anche a quella professoressa che non ha creduto in lei.
Vorrei poterle dire " Visto? L'ho fatto io per... (continua)

FraAaron 759 04/12/2015 - 12:44
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Se fossi un libro


Se fossi un libro di fiabe, sarei letto da tanti bambini, ma anche da tanti adulti che raccontano fiabe ai piccini. Se fossi un libro di cucina, sarei sfogliato da mille mani, profumerei di zucchero, di cannella, sarei felicemente impiastricciato di farina ed avrei il dolce sapore delle cose buone e belle. Se fossi un libro con figure in rilievo, sarei un cartonato stropicciato e sgualcito da piccolissime e dolcissime mani. Se fossi un libro, le mie parole rimarrebbero scolpite nel tempo per anni...forse per secoli. Se fossi un libro, entrerei in tante case e sarei il migliore amico di chi cerca compagnia. Se fossi un libro non avrei il tempo di annoiarmi; perché parlerei di poesia, di storia, di geografia, girerei il mondo e probabilmente non morirei mai: ad ogni parola fine, inizierei a respirare nuova vita in altri capitoli di un nuovo libro. Non sono un libro, ma nelle pieghe del mio volto c'è tanta storia: dalle occhiaie tatuate sul mio viso, si leggono le notti passate in bianco... (continua)

Giovanna Balsamo 21/12/2022 - 07:36
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