RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Corsie inverse

Quando ti svegli alle quattro del mattino in un paese al quale non è rimasto che le vene del suo popolo ed esci di casa con un borsone quasi vuoto,l'incrocio disegnato dalle conseguenti possibilità diventa un bivio: o ti dirigi verso l'avventura o ti dirigi verso la morte.

Il porto è pieno di gente e le loro teste sono un fiume i cui argini si sarebbero lacerati da qui a poco tempo lasciando scorrere un'angoscia che quasi si respira nell'aria, insieme all'odore di pesce e salsedine. Mio marito partirà domani,con lui anche i miei due figli e i miei genitori.

Il primo barcone sta arrivando e per quel fiume di gente quasi sembra un grande mare dove sfociare, per far si che i propri argini non straripino. L'iniziale entusiasmo è vivo tra la persone, coscienti che il viaggio li porterà alla salvezza. Provo ad alleggerirmi l'animo e ad immedesimarmi nel bambino che mi siede a fianco, il quale domanda alla madre a quale gioco stessimo giocando. Qualche minuto più tardi uno stormo di uc... (continua)


Giorgia Rosa 18/11/2014 - 15:09
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Entropia

Italia, Bologna.Anno 2000.
- “Grazie per essere venuti! L’Assemblea di oggi si conclude qui. Ci vediamo giovedì prossimo alla stessa ora”
I pochi studenti che oggi sono presenti all’assemblea scoppiano in uno sbrigativo applauso prima di uscire dall’aula. Io rimango seduto aspettando che lei sistemi i libri nella borsa. Prima quello di Marx, poi qualche saggio di Hegel e infine il suo preferito: “L’anticristo” di Nietzsche. E’ incredibile la semplicità con cui riesce a tenere un’assemblea studentesca parlando di filosofia , poi di arte, poi di poesia, poi di politica e poi d’amore. Eppure lei ci riesce, d’altronde è riuscita proprio così a farmi innamorare di lei. Certo che anche i suoi occhi verdi e i capelli nero corvino hanno aiutato. Forse ha aiutato anche quella leggera difficoltà nel pronunciare la “r”, oppure quel suo passo lento e attento che non accelera neanche se fosse in ritardo all’appuntamento più importante della vita. Oppure la pallida carnagione che ai miei occhi l... (continua)

Giorgia Rosa 06/09/2014 - 03:47
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PENSIERI COLORATI (storie di ordinario autismo)

Le urla dei mercanti e i tendoni bianchi del mercato il mercoledì mattina erano una festa, per lui che di feste nella sua vita ne aveva avute ben poche. Il martedì sera si abbandonava al sonno con la leggerezza di un bambino che sa di non dover andare a scuola il giorno dopo o dal dentista o a pranzo dalla nonna. Marco sapeva che l’indomani sarebbe arrivato, senza troppi ostacoli. Se si fossero presentati, lui li avrebbe comunque sconfitti nei sogni.
Il mercoledì mattina, nella sua camera celeste costellata da giocattoli a forma di navicelle spaziali, stelle e meteore, la sveglia non suonava. Alle otto in punto il rumore dei carri che arrivavano in città si trasformava nel canto più soave che Marco potesse sentire. Avete presente la storia del canto delle sirene, che prontamente ogni maestra rifila ai bambini delle elementari?
La leggenda narra di un’isola, posta lunga la costa dell’Italia Meridionale, dove tre sirene davano sfoggio dei loro canti armoniosi, attirando la malizia de... (continua)

Giorgia Rosa 08/09/2014 - 02:35
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Amori stagionali

Ieri ho intrattenuto una conversazione molto intima e commovente con il mio appendiabiti
Mi ha confessato di quando,la primavera scorsa,si innamorò di un cappotto,quello nero e lungo.Insieme avevano trascorso i rigidi mesi invernali.Erano felici ed innamorati e durante la notte l'appendiabiti stringeva forte tra le sue braccia il cappotto. Poi,d'un tratto arrivò l'estate. Il cappotto scomparve senza neanche una telefonata al suo amato appendiabiti.
L'appendiabiti soffrì molto e quando sembrava che anche l'ultima cicatrice del suo cuore si fosse rimarginata,tornò l'inverno e con esso il bellissimo cappotto.L'appendiabiti lo vide e capì che quelli a seguire sarebbero stati i cinque mesi più belli della sua vita.... (continua)

Giorgia Rosa 14/09/2014 - 11:23
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