Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
L'intervista "Ad essere sincero ciò che sto per dirti è la verità a cui credo di più su quel che mi è successo."
Gambe incrociate, adese, che tradivano una leggera femminilità non celata ma anzi orgogliosa di fare capolino su quel corpo e quel portamento da uomo elegante. Il suo braccio sinistro, chiuso, aderiva al ventre con la mano che andava a nascondersi sotto la piega della camicia celeste sul fianco destro. La schiena curva in avanti e la mano destra, che a tratti sosteneva la testa, fumava tra le dita uno spinello. Amava rollarlo con poca erba e poco tabacco. Sottile, un po' come il vento in cui spesso si immedesimava quando voleva placare le ansie. "Mi sono rotto" Gli occhi divennero vacui tanto che un osservatore attento avrebbe potuto vedere dentro quell'enorme vuoto tutto il suo passato e capirlo senza ascoltare una parola. Traspariva dall'umore vitreo il pensiero che si raddensava lentamente fino a diventare realtà ancora prima delle parole. "Sono andato in... (continua) Michele Facchini 30/05/2024 - 18:55 commenti 1 - Numero letture:302
Il pensatore Da qualche parte nel mondo vaga un'anima senza corpo.
Scappò quel giorno in cui per la prima volta tradii me stesso. Tornò ma la vendetti per una manciata di illusioni che non erano le mie. Ora che sono così tanto ricco di pensieri sulle tempie da non riuscire quasi ad aprire gli occhi, la ricomprerei cedendoli tutti. Ma non valgono niente. Dormirei abbracciato a te, se solo tu non fossi sogno ed io sapessi ancora come si fa a sognare. Mf... (continua) Michele Facchini 15/05/2024 - 23:44 commenti 2 - Numero letture:254
Delicato Ho avuto accesso a portali che non ho saputo varcare.
Questo è il destino di chi, nella pelle, ha occhi per vedere oltre il materiale. Come puoi pensare di essere degno di così tanta bellezza? Come puoi pensare di poterla solamente osservare senza inquinare? E come toccarla, sapendo che poi non sarà più come prima? A volte invidio la cieca ignoranza che almeno, ignara, senza conoscerne il valore, per caso vi approda e ne assorbe l'odore. Chi accarezza piano ha intangibili ferite nella propria mano. Mf... (continua) Michele Facchini 15/06/2024 - 08:10 commenti 1 - Numero letture:234
Cammino Ogni sentiero si è ormai mascherato da strada e ogni comunità mascherata da città. Falsi lineamenti investono l'intimo e lo condizionano a tal punto da fondersi alla realtà, soffocando l'origine delle cose.
Inizia così la storia dell'uomo moderno: con falsi volti di cartapesta che prendono il sopravvento e radicano la convinzione che avere un nome basti per essere degno di far parte del creato. Reietti capaci di costruire un mondo in maschera per sopprimere la colpa di non aver volontà di amare ciò di cui siamo fatti. Nasce con il bisogno di dare un nome alle cose la fine di ogni magia che regola la Natura. Strati così densi da soffocare i sensi che si sovrappongono uno sull'altro, vagano come esseri non vivi per città anch'esse ormai abbandonate, dopo aver dato spazio ad una rete di altre innumerevoli illusioni. Il cammino è un atto di archeologia interiore. Serve fatica per ritrovare quel germe senza nome, dormiente ormai da secoli sotto innumerevoli strati di frastuono che ... (continua) Michele Facchini 06/10/2024 - 15:37 commenti 2 - Numero letture:199
Amore lezione 5 : la felicità degli angeli. Accadde tutto in silenzio. Il suo silenzio o perlomeno per lui era silenzio.
La scena era chiassosa e sembrava felice, un quadro di ordinaria festosa quotidianità: c'era buon vino e cibo in quantità e c'era l'apparente amore di molte persone. Un amore scontato che si prende e si dà come se fosse normale. Un amore frastornato che è solo la dura scorza, il guscio scivoloso su cui normalmente si muovono le cose d'amore dei ciechi. C'erano maschere di frasi non dette e risate, c'era la superficie e null'altro. Poi tutto tracollò come era normale che prima o poi accadesse. Il chiasso si trasformò in rottura. La rottura divenne sensazione di verità. Si era formato un varco nella scorza. Un osservatore attento è sempre coinvolto anche se non vorrebbe, anche se non è la sua strada, la sua vita o il suo varco. La sua cecità l'aveva persa oltre dieci anni prima. Sotto la scorza dell'amore dovuto c'era la rabbia. Sotto la rabbia l'angoscia, sotto l'angoscia c'era la delusione e s... (continua) Michele Facchini 27/11/2024 - 10:54 commenti 1 - Numero letture:77
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