Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
L\\\\\\\'insostenibile conoscenza dell\\\\\\\'ignoto È sera.
Sto camminando verso chissà dove, da solo con i miei pensieri. La strada è scarsamente illuminata e povera di passanti. Un sordo e costante ronzio sembra combattere contro il prepotente egoismo del silenzio notturno. È tutto così calmo. Tutto sembra essere collocato al posto giusto. Tutto tranne me. All'improvviso una mano dalle dita tozze e robuste mi raggiunge da dietro e mi sottrae il dono della vista. Un istante dopo un braccio mi si stringe intorno al collo con presa decisa. Percepisco di starmi muovendo. Vengo gettato a terra e lasciato solo. È buio. Non vedo nulla, nemmeno le mie mani o le mie gambe. Un tremore mi pervade e ottunde qualsiasi scintilla di lucidità. Lentamente, poco alla volta, gli occhi si abituano alle tenebre. Vedo un muro: mi trovo in fondo a un vicolo cieco. Cerco di uscire da dove presumo essere entrato ma mi blocco, impietrito, proprio dietro l'angolo che fa capolino sulla strada, alla vista di due sagome nere e possenti. Penso di correre... (continua) M A. 11/01/2016 - 13:26 commenti 4 - Numero letture:1114
Avventura Certe volte gli esami universitari finiscono prima del previsto e la voglia di tornare a casa non c'è.
In compenso c'è il desiderio di un po' di solitudine e di una tranquilla avventura. Così, sulla strada del ritorno, si prende la decisione di svoltare a sinistra, a destra, poi ancora a sinistra, e di salire sulle colline, sempre più in alto, percorrendo stradine sempre più strette e sconnesse. Le montagne sono una meta troppo ambiziosa per un'improvvisazione. I paesini e gli edifici che incontri, a mano a mano che aumenta l'altitudine, custodiscono, senza gelosia, echi e risonanze medievali, quasi esoteriche. E quando ormai anche questi si sono stancati di inseguirti nella tua ingenua salita, sopraggiunge la vegetazione: mistica, pacifica, atavica. Qualche nuova sensazione ti sconvolge: un silenzio più piacevole della musica, un panorama inerte nel tempo e nello spazio, i monti dai contorni frastagliati, occulti e affascinanti. Un'elegante e comprensiva aquerugiola bagna il p... (continua) M A. 02/07/2016 - 00:20 commenti 3 - Numero letture:1204
Tutti in gabbia Stasera sono triste.
Mi succede spesso quando rifletto molto, e in questi momenti mi chiedo se sia stata una buona idea disfarmi del mio Velo di Maya, ma forse era inevitabile. Oggi, tra un'ansia e l'altra, ho capito che siamo tutti in gabbia, ciascuno nella propria. Chissà chi ci ha messo qui dentro. Dio? O forse noi stessi? Le gabbie non sono isolate dall'esterno, in quanto sprovviste di pareti. Sono semplici gabbie che ci rinchiudono tra sbarre più o meno arrugginite. Possiamo scorgere l'uno lo sguardo dell'altro e possiamo anche toccarci, se vogliamo. Ma ogni gabbia è gelosa di ciò che custodisce. Siamo tutti in gabbia. M A. 07/02/2017 - 20:32 commenti 2 - Numero letture:1529
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