RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Choc 3 Sono scivolato insieme ad uno sciatore un po' sciammannato, che sciava senza sciolina ed era caduto sopra uno scialle in shantung molto chic di Chanel che era stato perso da una sciampista di Champoluc un poco sciroccata molto amante degli short color rosa shocking e dei cagnolini Shitsu di Shangai. Che scemo! Era meglio uno sciroppo al cherry in compagnia di uno sherpa un po' sciocco col suo Snauzer di nome Charlot che una cena da un grande chef a base di sushi, sashimi e champagne pagata con uno cheque da choc... scialla!... (continua)
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Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino
sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che si presentò col suo barboncino birmano di nome Bubù. Baldanzoso come il borgomastro di Berlino ricevuto al Bundestag, mi abbuffai come un bisonte e ciò mi provocò un fastidio al basso ventre e un brutto brufolo sulla bocca. Mi curai prontamente con una pastiglia di Buscopan e un bicchierone di bicarbonato che mi scatenò un boato micidiale che provocò la partenza anticipata di una giostra per bambini nelle immediate vicinanze e l'incanutimento improvviso di un gruppo di turisti di Busto Arsizio. Che figura barbina! Abbandonato dalla badante e abbacchiato come un bradipo sopra un tapis roulant, salii sulla mia Fiat Bravo color birra barricata e me ne andai in un bed & breakfast di Bibione, g... (continua) ![]() ![]() ![]()
Pistacchi Pistacchi
Ho piluccato una pastella di pistacchi del Peloponneso che mi aveva portato un pasticciere padovano per ringraziarmi di un piacere che avevo fatto ad una sua prozia prossima alla pensione e che aveva una particolare propensione per le pantofole in pelo di procione con il logo di Padre Pio di Pietrelcina e per le pere passacrassana passate in una pirofila di pirex. Purtroppo quella purea mi aveva provocato la perforazione del piloro ed una protuberanza, tipo piccola proboscide, nella parte posteriore del polpaccio. Mi proposero, allora, una particolare terapia con polvere pirica e peperoni passati nel permanganato di potassio che mi prostrarono per un paio d'ore ma che poi mi riportarono in piedi più pimpante di prima, pronto per altre più possibili performances. Così, per passare il tempo, mi iscrissi ad un corso acceierato di poker ma, alla prima partita mi spennarono come un pollo e dovetti vendere un piccolo podere coltivato a pomodori, un pezzo di parmigiano, una cass... (continua) ![]() ![]() ![]()
Così parlò Zarathustra! Così parlò Zarathustra!
Ho seminato zizzania tra un gruppo di zingari di Zagabria che rubavano zucche nei pressi di uno zuccherificio per farne delle Zigulì taroccate per la dieta a zona dei seguaci di Zoroastro.Dopodichè ho azzerato il mio cronografo Zenit in puro zirconio,sono salito sulla mia Alfa Zagato color zenzero e,più gasato di Zorro,sono andato al concerto di Renato Zero a Zafferana Etnea in compagnia di mia zia Zoe e del suo cagnolino Zizì che zampettava come una zecca impazzita.Poi siamo andati al ristorante Zanzibar a gustarci una bella zuppa con fiori di zagare, una zarzuela alle zucchine e delle zeppole con zucchero di canna innaffiate da uno speciale zibibbo. ![]() ![]() ![]()
Ottimamente Essendo un tipo ottimista, mi sono riempito di orgoglio per aver ottenuto da un otorino ottuagenario un po' ottuso, un ottavino in ottone appartenuto ad un ottico di Ottawa che lo aveva custodito ottimamente sopra una ottomana dell'ottocento, regalo di un oste di nome Otello che aveva un ostello ad Ostenda ed era molto amante delle ostriche di Odessa e degli orti ottogonali di Ortona. Tutto ciò però mi ha un po' ottenebrato non foss'altro per una sorta di ottundimento ottuso dovuto ad una specie di oscurantismo ottobrino pregno delle onomatopeiche opere di un certo Orlov di Oslo, ossessionato oltremodo da ondivaghi e obsoleti ossimori obliteranti ma fiducioso, però, di un olezzante approccio di tipo olistico oligodinamico... hic manebimus optime!... (continua)
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