Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Autore |
L'aeroplano rosso Manca una settimana a Natale, tra pacchi, pacchetti e pacchettini, la gente ha preso d'assalto il centro commerciale. Io, mia moglie Francesca e nostro figlio Calogero di sei anni non siamo da meno in quanto carichi di regali ci dirigiamo verso i parcheggi. Una volta saliti in macchina, accendo il motore, ingrano la marcia e rapidamente lasciamo alle spalle l'Alpheo Center per ritornare a casa. Nel frattempo, dall'autoradio si diffondono le note di Happy Christmas dei Pooh, un brano delizioso e avvolgente.
*** Ci troviamo vicino all'aeroporto di Fiumicino la cui autostrada che stiamo percorrendo è talmente intasata da procedere a passo di lumaca. Pazienza, dato il periodo natalizio sarebbe strano il contrario. «Mamma, papà, che cos'è quello?» osserva Calogerino improvvisamente, per di più additando con enfasi. «Dove?» gli chiedo. «Nel cielo, lì, guardate! È Babbo Natale! È Babbo Natale!» Io e Francesca alziamo lo sguardo, ma nel contempo rimango concentrato alla guida. Sì, rius... (continua) Giuseppe Scilipoti 24/04/2019 - 15:51 commenti 9 - Numero letture:952
Piove sul bagnato (riedizione) Premessa: 'Piove sul bagnato,' fa parte di una trilogia intitolata 'Separazione' che comprende anche 'L'addio' e 'Sopravvivere' i cui testi sono collegati tra loro.
--- Rievoco una sera di fine novembre di sette anni fa in cui pioveva dolcemente, sembrava che la musica scivolasse dal cielo. Io e lei, nella nostra camera da letto, immersi in quell'atmosfera poetica, ci abbracciavamo, innamorati. Giuseppe Scilipoti 18/01/2022 - 23:07 commenti 13 - Numero letture:582
Il Paese senza Libri Mi trovai in una anonima città, grigia e austera, in cui le persone camminavano con una andatura ed una postura simile a quella degli automi.
Ad un certo punto, mentre stavo percorrendo uno spazioso marciapiede, un tedioso brusio attirò la mia attenzione causata da una moltitudine di persone addensata vicino alle strisce pedonali. Mi feci largo tra la folla e notai un tizio ammanettato dalla lunghissima barba, col sangue che gli colava dal naso e due agenti che lo trascinavano con forza nella volante della polizia. «Ben gli sta! L'hanno beccato con la roba!» mi informò uno dei presenti nonostante non lo avessi interpellato. Probabilmente l'arrestato risultava uno spacciatore. Uno dei poliziotti, dopo essersi infilato un paio di guanti in lattice, da terra raccolse con estrema cautela un grosso libro, riuscendo in qualche modo a far scorgere che si trattava de I miserabili di Victor Hugo per poi inserirlo in un sacchetto trasparente, proprio uno di quelli utilizzati dalla scientific... (continua) Giuseppe Scilipoti 04/05/2019 - 07:47 commenti 8 - Numero letture:915
I maglioni Quando avevo nove anni, ricordo che il giorno di Natale, a pranzo dagli zii nella casa di campagna, mia nonna materna, anziché comprarmi un paio di scarpe come solitamente faceva ogni anno, mi regalò quattro maglioni sintetici che detestai fin da subito. Esternai la delusione in maniera evidente, ripiegando quindi con ruffianeria sui miei nonni paterni, anch'essi invitati, dal momento che mi riempirono di giocattoli e di dolci.
Sia mia nonna materna che mia madre rimasero costernate, ma mi chiesero comunque di indossare a uno a uno quei capi, forse pure con l'intenzione di darmi l'occasione di rivalutarli. Fondamentalmente quei maglioni erano tutti uguali, cambiava soltanto il colore, per di più, nonostante le misure risultassero giuste, non sembravano tenere al caldo. Proposi allora con insolenza di darli in dono a uno dei miei cuginetti lì presenti. «Guarda che ti stanno bene!» esclamò mia madre infastidita. «Sti maglioni sono 'na merda! Che palle!» dissi con un atteggiamento spu... (continua) Giuseppe Scilipoti 09/05/2019 - 08:52 commenti 17 - Numero letture:992
Messaggio in bottiglietta Ho appena finito di scrivere su un foglietto di carta. Non l'ho piegato accuratamente, ma vabbè, infilo lo stesso il messaggio dentro questa bottiglietta bassa e tozza che mi appresto a sigillare con un tappo di sughero.
Mi trovo in riva e alla deriva, nell'eventualità in cui l'SOS dovesse essere raccolto da un'anima pia, magari potrebbe trarmi in salvo. Un gabbiano volteggia libero e spensierato, sembra prendermi per il culo per via del suo continuo garrire. Volgo lo sguardo verso il mare e, ringhiando rabbiosamente, scaglio la bottiglietta quadrata il più lontano possibile. Merda! Ho fatto fiasco col fiaschetto in quanto si è schiantato contro uno scoglio. Faccio spallucce e, barcollando un po', mi avvio verso casa, giungendo inoltre alla seguente conclusione: se il lancio fosse andato a buon fine, chi avrebbe “pescato” quella bottiglietta di whisky, probabilmente non sarebbe stato in grado di comprendere la nota, infatti, ubriaco come sono, chissà cosa minchia avevo scribacchia... (continua) Giuseppe Scilipoti 19/05/2019 - 12:35 commenti 10 - Numero letture:1086
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ]
|
|||||||||||||||||