Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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La mascherina [Nessuna mascherina, nessun ingresso, nessuna uscita]
Così recitava l'insegna al neon sopra l'hotel. A rendere la situazione maggiormente tediosa, un agile drone volante di nome Nikita dalla robotica voce ammonitrice che ripeteva agli ospiti le stesse identiche parole nell'eventualità in cui fossero stati privi del dispositivo di protezione. A volte, per prevenzione, quell'apparecchiaccio attivava un congegno di sicurezza che isolava i trasgressori in specifici ambienti, fino a quando non avessero indossato le stramaledette mascherine. In caso di assenza delle suddette, bisognava attendere qualcuno del personale per poterne riceverne almeno una. Una sera, in seguito ad una rilassante sauna, mi trovavo sdraiato in posizione prona su una panca, con un asciugamano avvolto intorno alla vita. All'improvviso, un tizio grassoccio, arrivando di soppiatto, mi sgraffignò sia la mascherina - che tenevo momentaneamente abbassata sotto al mento - sia il marsupio appeso sullo schienale di una sed... (continua) Giuseppe Scilipoti 25/08/2020 - 09:00 commenti 13 - Numero letture:1001
Il libro aperto capovolto «Non farlo!» esclama sussurrando il bibliotecario.
«Non...?» domando stupito senza finire la frase e rimettendo il cellulare in tasca. «Non tenere il libro aperto capovolto. È meglio usare un segnalibro.» «Perché?» «Perché possono cascare tante di quelle cose...» «Tipo, cosa?» «Nel peggiore dei casi, uno o più personaggi.» E pensare che il signor Solmi lo conosco da vent'anni, non l'avrei mai ritenuto capace di simili bislaccherie. Mi alzo dal tavolo di studio e sforzandomi di non apparire a disagio, davanti al tizio compilo un modulo sul quale richiedo di prendere in prestito l'opera letteraria. Una volta rincasato, mi siedo su una poltroncina del salotto, pronto a divorare in santa pace uno dei capisaldi della letteratura russa: 'Il dottor Živago.' Riprendo da dove avevo interrotto, ovvero dalla ventunesima pagina del primo capitolo. Ma che diavolo è? La narrazione è diventata sfasata e dalle righe... fuori dalle righe. Secondo me il traduttore si è cimentato a tradurre al... (continua) Giuseppe Scilipoti 30/08/2020 - 09:25 commenti 12 - Numero letture:1139
Trincee Il lungo combattimento volgeva al termine. La quiete dopo la tempesta di urla e di spari. Il campo di battaglia era disseminato di corpi, molti dei quali appesi al filo spinato ove il sangue tingeva il terreno di rosso. Si udì un ultimo sparo, causato da una pistola di un agonizzante ufficiale. Tale detonazione fece sussultare le trincee, poi ripiombò il silenzio.
I soldati dalle sudicie uniformi, con estrema lentezza, si cimentarono a rimuovere i compagni uccisi per accatastarli uno sull'altro e a ripristinare le fortificazioni in vista dei successivi e inevitabili scontri. Le loro facce incavate, già da sole, raccontavano gli orrori di un inferno chiamato guerra.... (continua) Giuseppe Scilipoti 09/09/2020 - 11:37 commenti 8 - Numero letture:807
Spot Lemondrink Premessa: ciò che state per leggere è da considerarsi un testo sperimentale. Essendo un appassionato di tutti i generi cinematografici e televisivi, mi è venuta in mente un’idea balzana e di tramutarla in scrittura. Sognatore come sono, ho deciso di improvvisarmi regista e di caricare un immaginario spot sulla ben nota piattaforma YouTube con tanto di commenti ad opera di internauti fittizi e realmente esistenti, citando di fatto una ventina di amici lettori/autori di Oggi Scrivo.
Non avendo mai studiato regia, non ho implementato terminologie tecniche. Buona “visione” e buona lettura!
Giuseppe Scilipoti 14/09/2020 - 11:39 commenti 8 - Numero letture:984
Sequenze da sogno e fantastici scenari Sto volando appeso a un palloncino arancione. Il cielo, d'un meraviglioso azzurro turchino, mi appare particolarmente invitante ed è divertente osservare da quassù la gente che sta laggiù. Volo, volo sempre più in alto, le nuvole mutano costantemente di forma e si spostano al mio passaggio. Improvvisamente vengo inghiottito da un nuvolone grigio, il rimbombo che sento aumenta di ritmo e potenza, facendomi scuotere.
Bum! Il palloncino esplode rilasciando una miriade di coriandoli verdi, bianchi e rossi. Sto cadendo, per di più a una velocità pazzesca, tra breve mi sfracellerò al suolo. Contro ogni previsione, atterro su un morbido prato. Mi alzo di scatto e nel guardarmi intorno rimango a bocca aperta dallo stupore. Mi ritrovo in un mondo in cui si respira una magica atmosfera dove vivono fiabesche creature, tra fatine argentate, gnomi dai buffi cappelli e draghetti che svolazzano felicemente. Senza pensarci due volte cavalco un unicorno viola chiaro, fino al bordo di una scogliera... (continua) Giuseppe Scilipoti 19/09/2020 - 13:49 commenti 9 - Numero letture:930
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