RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Pietra Rosa - Storia vera di una piccola emigrante (terza parte) Finalmente capivo
Mio padre non parlava mai del tempo vissuto durante la guerra. Un giorno venne a farmi visita a Viedma dove abito ancora oggi. ![]() ![]() ![]()
Pietra Rosa - Storia vera di una piccola emigrante (prima parte) Cinque sassi nella memoria
Tamburellare con le dita sul tavolo a ritmo di tango, con la mano destra e con la sinistra sgranocchiare (si può dire sgranocchiare?) nespole un po’ rattrappite dal sole mi aiuta a sopportare questo caldo malaticcio. La pigrizia ha ormai conquistato ogni mia cellula. I noccioli delle nespole sono grandi e hanno un bel colore non particolarmente definito. Non so dove metterli. Li poggio sul tavolo, ne faccio un bel mucchietto. Li guardo, ho mangiato troppe nespole. Un brano del vangelo degli Esseni dice di fare attenzione a quanto mangiamo, che bisogna mangiare sempre meno di un terzo solo così saremo graditi agli occhi di Dio. Diavolo tentatore. Smetto di mangiare mentre continuo a tamburellare guardando quei noccioli lisci, levigati, quasi tutti uguali. Quasi inconsciamente ma con maestria atavica inizio a giocare con cinque di essi facendoli girare e rigirare ora sul dorso ora sul palmo della mano. Questo gioco mi riporta inconsapevolmente indietro negli a... (continua) ![]() ![]() ![]()
Pietra Rosa - Storia vera di una piccola emigrante (seconda parte) Ti dico che non è venuta qui. Non preoccuparti starà sicuramente giocando con le amiche in qualche vicoletto.
Sarà così. Vado a cercarla. Domenico, non c’è, incomincio a preoccuparmi. Vieni anche tu, aiutami. Ai miei si accodarono man mano sempre più persone. Cominciarono a cercarmi per tutto il paese senza esito. Si recarono nei posti più impervi con il timore che fossi caduta in qualche burrone. Il vociare confuso man mano che il tempo passava assumeva un tono scorato e stridente quasi un pianto gridato la cui eco rimbombava nella sottostante vallata. Ignara di tutto io ero arrivata, intanto, a casa della nonna. Indossavo un bel vestitino che mi aveva cucito mia madre e sopra avevo un grembiule con le tasche dove mettevo il fazzoletto…. Saggezza contadina! Appena la nonna mi vide: - Aurora cosa fai qui da sola? - Nonna sono venuta perché sono molti giorni che non ti vedo e desideravo abbracciarti e visto che sono qui mi dai un po’ di pesche dal tuo giardino perché a casa non c... (continua) ![]() ![]() ![]()
Pietra Rosa - Storia vera di una piccola emigrante (ultima parte) Il ritorno
La forza, la caparbietà e la speranza di cui sono stata sempre detentrice oggi mi premiavano ancora una volta. Sento il dovere di elogiare me stessa perché ho imparato a crescere e a credere ogni giorno di più. So alimentarmi di tutto nella giusta misura con saggezza e modestia e mi sento una persona libera, forte e amorevole verso gli altri. Insomma mi considero un buon architetto della mia esistenza e non sento più la necessità di fuoriuscire dal mio corpo e rifugiarmi in un mondo di fantasia dove tutto è possibile. Ho raggiunto tutte le mie mete e realizzati i miei sogni. Ora vivo della realtà, la mia realtà e mi piace. ![]() ![]() ![]()
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