RACCONTI |
|
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Autore |
|
Conversazioni Adesso so. Quest’unica, singola volta proverò a dissuadervi dall’origliare il mormorio sommesso
del mio conversare solo, a fiume sul Poe. E non negherò la nera ombra del mio interlocutore. Non udirete uno straziato gracchiare, non un graduale miagolio. Né un soffio. Ma lo sguardo di quella presenza. Un suono roco e stridente mi condusse dalla camera da letto fino al terrazzo tra il granturco. Le brattee che ondeggiavano al vento sul fianco della collina parevano terrificanti braccia di orangotango furiosi. Si percepiva l’odore della polvere della trebbiatura. Restai lì, inspiegabilmente succube ai capricci della scrittura. Il pensiero si fermò sulla grammatura del caffè nella tazza, e a quella che volessi dare al nuovo racconto… e lo sguardo solo qualche attimo sul verme che voleva guadagnare terreno sul foglio a discapito della matita. L’unico a rimanere impassibile era il tavolino in vetro con base a forma di cavalli in ottone. Quei pochi attimi bastarono. Stavo conversando ... (continua) Mirko D. Mastro 06/10/2019 - 16:59 commenti 8 - Numero letture:1050
Giustezza palesata- Alinea V Antinomia
Mentre la penna d’oca dell’amanuense
Mirko D. Mastro 09/02/2023 - 05:08 commenti 3 - Numero letture:512
Quell’espressione di chi ha letto Il Gattopardo e l’ha capito Avrei dovuto capirlo fin da che giocavo gattoni con il mio gattiger insieme al nostro supergattone Neve. Papà metteva il costume giallo-grigio con la scritta C.F.S. da supereroe e alle prime luci usciva con un bacio e il passo lieve… per non svegliare me e la mamma, gatton gattoni fino al gatto delle nevi. Lo seguiva Neve con agilità gattesca fin nel vialetto per guardarlo andare via. Poi rientrava dalla gattaiola.
Un fragore come di saracinesca ci svegliò una mattina… un trapestio, e da quel giorno non rientrò. Non sapemmo mai, ma il rigattiere in fondo alla strada giù all’angolo con Piazzetta Gattamelata non mostrò più da allora in vetrina la sua preziosa mazzagatto sabauda a due canne. Stavamo in alloggio da un ex gendarme al servizio di un magistrato, finito in gattabuia, un bugigattolo, ma poi papà fu trasferito tra Gattinara e Gattico. E mi regalò gatto Mammone, spaventoso! Perché spelacchiato e monocolo, ma un gattino tanto dolce da render gattofilo anche il più elurofo... (continua) Mirko D. Mastro 16/10/2019 - 18:41 commenti 5 - Numero letture:1021
Il viaggio (Cartolina dal Tanka) quinta tappa Dopo una pausa di riflessione (il compleanno di mia moglie!) la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo e la gardenia nell'occhiello, si ferma davanti ai colori e i profumi della frutta Martorana che riempiono le vetrine.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. Maria Luisa e Barbara. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Il sapore dolce e caramellato delle Ossa di Morto, o come li chiamiamo da noi in Piemonte Ossa da mordere (o ancora per mia sorella che vive a Monza Pan dei morti) mi riportano a quel Cookie Carnival, cortometraggio animato della Disney… se non sbaglio una delle tue grandi passioni è proprio la cinematografia. Anche per te ho pensato al tanka, questa volta privo di punto vocalico, che risulta molto più versatile del haiku, quasi una poesia breve. Può avere un titolo, ed è formato da 5 versi così... (continua) Mirko D. Mastro 22/11/2020 - 18:21 commenti 11 - Numero letture:987
Una giornata splendida, così abituale da apparire straordinaria Potrei dirti quanto sei bella
con quei fianchi scoperti e le spalle al muro, quando aspetti di essere amata. E’che prediligo quel momento prima dell’alba perché non mi dà ragione, e fra le ciocche dei miei pensieri ti fermi a giocare… arricci il naso e muovi le dita con la malinconia di una fata. E’ sul far del giorno, che è di chi non sa morire, che mi hai afferrato i gomiti come a dirmi che quando l’universo è disposto a farsi guardare lascia in dote tante domande e nient’altro che solo una persona come risposta a tutte, ed io sto come su un’ altalena, a cercare la forza nelle gambe per spingermi sempre più in alto. Metti un po’ di incoscienza ora, quel vestitino bianco e scendi… c’è un cielo che sembra primavera, e l’aria autunnale che vuole accarezzarti le gambe. Ti prenderò per mano e… “…sarò io stessa a portarmela sui fianchi, tu prendimi. Alla vita penso io… quando fuori c’è il temporale”.... (continua) Mirko D. Mastro 24/10/2019 - 18:59 commenti 5 - Numero letture:995
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ]
|
|||||||||||||||||