RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Le Notti di Elisa -accanto

…qualche ora dopo


Un rumore dal poggiolo nel cuore della notte fece sobbalzare D., già nelle sue ciabatte e per le scale.
La gatta con un balzo in un solo miagolio lo guardava dalla grondaia della casa dirimpetto.
Appena il tempo di chiedersi perché mai fosse tornata, e si accorse del calamaio in cocci e la macchia sulla copertina del romanzo che lasciava leggere

Le Notti di Elisa

Elisa dalla cucina al poggiolo non c’era, e non c’era neppure del caffè da scaldare.
La caffettiera era lì da preparare, ma non ne aveva voglia D.
Si affrettò a ripulire i frammenti, almeno quelli per cui bastava la ramazza…
Doveva trovare Elisa.
Risalì le scale due gradini alla volta fino alla camera: lei era lì che dormiva.
Era sempre stata nel letto, su un fianco; era bellissima illuminata dalla luna.
Ripensò al romanzo, Elisa non era più con lui forse dal primo capitolo.... (continua)


Mirko D. Mastro 22/10/2022 - 15:46
commenti 2 - Numero letture:557

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L’autore del Tomo 8:10

Non falsum testimonium dices


cap VIII- Estensione (come son io della follia, se ci sei batti un colpo)

Nel cortile vuoto un gomitolo rotola da chissà dove, e una foglia danza senza il vento. Come fa il diavolo sull’ultimo gradino delle scale, quello che non esiste.
I suoi due fratelli siedono nella penombra di un lampione spento, davanti allo scaleo dell’abbaino. Simone sente un odore familiare arrivare dal tomo, come a prenderlo per mano.
Il rumore prodotto dal suo cuore è simile a quello dei topi che scavano in soffitta, cercando di farsi strada dove non dovrebbero.
Ora il vento scarruffa le pagine di un quotidiano.
Giunge l’aurora col suo incedere lento, quell’odore se ne va simile a un lamento nel mugghio …

Sarei stato l’ombra di schiena
di un artista in una scatola,
se una notte di diciassette anni fa
non fossi nato.
La prefazione nelle mani di un librario
lì ad aprire adagio le porte d’una favola,
collezionista di ognuno dei tuoi sogni
forse lo sono ... (continua)


Mirko D. Mastro 20/03/2023 - 05:50
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OS 2023

Oggi la barca è lì, tirata in secco. Orfana. La mano che la governa è impegnata a scrivere, tace il vento che di solito la benedice.
Ogni tanto si piazza qui, sul molo. E guarda lontano.
Qualcuno gli sfiora il berretto, e va via. Lui sorride.
Ci sono mestoloni e canapiglie al porticciolo e facce che raccontano fatiche di giorni interi con le reti, quando la luce brucia e ti abbaglia.
Nel far segno con la mano a un madonnaro di sedergli accanto, si concede lampi di spensieratezza.
Ma ha la scorza di chi sa che chi prova a vivere di scrittura non ha un’esistenza leggera.
Gli piace gironzolare tra i pescherecci della costa, e ogni tanto saluta qualcuno che sistema il pescato con mano sicura. Ogni giorno tutti loro sono in acqua con qualunque tempo, e hanno ricordi che sono favole.
Si immagina forse sull’uscio d’una bottega o a tavola tra amici che hanno mani rotte dai secchielli e gli attrezzi necessari alla fatica, ma non se l’è mai sentita di deludere la solitudine.
Oggi ha... (continua)

Mirko D. Mastro 20/12/2022 - 06:55
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Il Tomo- Reprobi Angelus 4.12

Postremo capitulum (aut quartum)
Le ore si posano lente come fa la neve


In un tailleur corvino e occhiaie in tinta con i pensieri, Lobella in compagnia del suo chignon attendeva ansiosa l’amica.
Color delle candele. I brividi crescevano semplici e discreti lungo il suo stelo esile. Cominciava a sentirsi come i bucaneve tra le dita affusolate della strega d’inverno.
Ne percepiva i sospiri.

<<Sto per andare a palazzo con Eva Kant?>> Benedetta, non l’aveva vista arrivare
<<Perdonami, quando sono nervosa dico cose sciocche… Possiamo andare>>

<E tu che ci fai qui!?> visibilmente inquieta Lobella, alla figlia in tuta ginnica scura.

Con due occhioni sagaci, da sotto la cuffia -Vengo con voi…-

<Niente affatto!>

<<Aspetta amica mia…>>

<No Benedetta, non voglio corra pericoli…>

<<Lo capisco, ma è l’unica che conosce il latino. E ho come l’impressione che ci sarà bisogno di lei>>
... (continua)


Mirko D. Mastro 22/09/2025 - 06:43
commenti 1 - Numero letture:171

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Una donna sta anche in come porta l’anima

Ho assopito i sogni, ma resta ancora la tua mano che mi ha scostato nel tuo scivolarmi dalle braccia nel darmi la buonanotte di schiena.
Coricandomi senza sonno mi sono stato vicino, battendo a macchina ti ho trovata che guardavi le onde femminili e ostinate. E così simili tra voi.
Cercando con le mie le tue dita, ti sei irrigidita nel sentire il mio viso sul tuo con le goccioline della brezza. Poscia, come le onde ti sei lasciata andare.
Ti ha attraversata un brivido appoggiandomi la luna sulla guancia, e poi il vuoto.
Quel vuoto che lasciano le onde.


(da Crestomazia, drabble)... (continua)


Mirko D. Mastro 13/02/2024 - 05:22
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