RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Reclame

A noi piacciono i frigoriferi pieni, stracolmi di ogni sorta di grazia. Ci trasmettono l’appagante sensazione di benessere, non solo il frigorifero.
A questo ludibrio contribuisce anche la dispensa, gli armadi e l’insieme di cose inutili di cui ci circondiamo e che poi buttiamo o conserviamo solo per il fatto che le abbiamo comprate.
Potremo anche limitare gli acquisti e consumare prima ciò che si ha e dopo acquistare altro, ma siamo troppo impegnati a comprare che non ci preoccupiamo del “consumare”.
In realtà la società del consumismo si può meglio identificare con l’apologia dell’acquisto e poiché quel che non si usa o consuma, per definizione, si spreca...
lo sprechismo.... (continua)

Beppe Billi 15/11/2019 - 09:54
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Bonsai

Il loro rapporto sta all'amore come un bonsai di ulivo sta ad una pianta di ulivo, come l'utilità dell'albero sta a quella della pianticina nel vaso.
Fermato al tempo giusto per non farlo debordare in altro e tenuto insieme dalla pervicace intensione di farlo senza coinvolgere più di tanto la vita che va avanti senza interloquire, scivolando via, “unerheblich”, irrilevante.
Era una cosa diversa ed era accaduto esattamente nel modo in cui accadevano le cose nei libri.
“Don't ask, don't tell” e così da sempre si regolano nel loro rapporto trentennale.
Indomita convinzione di rimanere nei limiti da sempre conosciuti favoriti dalla lontananza logistica.
Leggero come una piuma, in ogni incontro, affascinante e inutile come la matematica pura che non si preoccupa delle sue applicazioni.
Non si occupa del “mondo reale”.
Fine a se stesso ed autogratificante, creatore di immagini ed estetica pura, volto al superamento del quotidiano in leggerezza.
Nessuna assuefazione, forse amicizia... (continua)

Beppe Billi 14/02/2020 - 10:07
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La guerra dei trent\'anni

Dopo trent’anni ci siamo ritrovati per una cena con i vecchi compagni del liceo; di venticinque eravamo in tredici, fortunatamente si è poi aggiunta una quattordicesima.

Facce cambiate per alcuni per altri no, un paio delle compagne di classe erano diventate “Sciure”, si vedeva proprio dall’atteggiamento formale, ma le potenzialità erano già evidenti al tempo.
Per qualcuno è cambiato l’aspetto ma non di molto la testa, perché è invecchiato ma non maturato, poi c’è chi è restato uguale a com’era al tempo, nessun cambiamento proprio. Ibernazione.
Inevitabilmente i discorsi sono andati sul passato, sugli insegnanti che avevamo e i ricordi del tempo, ma è stata una serata davvero piacevole, con il gusto dell’amarcord.
La guerra trentennale con il tempo è stata vinta.
Un paio di compagni, avvertiti, non si sono presentati, hanno detto che erano cose tristi alle quali non volevano partecipare.

Per loro erano cose tristi perché loro lo erano e loro sono invecchiati male, noi ci sia... (continua)


Beppe Billi 02/10/2020 - 10:17
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Mezz'ora in Vent'anni

"Allora ci vediamo alle 21.00?"
"D'accordo."
Era nata così quella serata d'estate, lui e lei si erano dati l'appuntamento alla piazzetta. Di solito le serate d'estate cominciavano più tardi per chi si ritrovava lì, per quello si erano trovati prima. Oltretutto lei doveva rientrare a casa prima.
Lui aveva da compiere trent'anni, lei ne aveva compiuti quattordici pochi mesi prima, erano amici da qualche mese. Ovviamente ogni amicizia è diversa, questa poi trai due, che facevano parte di due gruppi diversi per età che pur condividevano lo spazio di quel posto, lo era davvero.
Non c'erano ragioni particolari per trovarsi quella sera. O forse sì. Ognuno aveva, quella sera, voglia di uscire per non rimuginare sui propri pensieri che forse erano gli stessi, ma non riguardavano qualcosa che avesse a che fare con loro due.
Non avevano semplicemente voglia di stare in casa, forse, e così si accordarono per uscire.
Arrivarono entrambi in anticipo; chi per una ragione, ch... (continua)

Beppe Billi 12/03/2021 - 10:27
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Il Boss

“Un grande imprenditore” ecco la frase che lo descriveva meglio, quella che lui voleva sentirsi dire.
Per questo aveva rinunciato al suo lavoro sicuro in una multinazionale per dedicarsi alla sua aspirazione imprenditoriale.
“Da comandato non mi ci sento, voglio essere artefice del mio destino!”
In realtà il suo destino non lo voleva imprenditore, e glielo aveva fatto capire chiaramente.
Come il palo nella banda dell'ortica la libera professione era il suo mestè.
Poco scaltro nella scelta dei campi dove sperimentarsi e nei tempi della sperimentazione, poi la scelta degli affari da trattare e quella dei collaboratori.
Lui sempre dritto verso Cassandra Crossing, ogni volta la cronaca di una morte annunciata e via andare; un fallimento dopo l’altro, vendette i beni di famiglia e s’indebitò con banche e finanziarie. In ogni campo una catastrofe.
Informatica, servizi, immobiliare i settori che sperimentò.
Si salvò sposando Maria Carla, che possedeva una casa che non poté essere pig... (continua)

Beppe Billi 26/03/2021 - 09:11
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