| Scrittura Creativa | 
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| LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Aveva lasciato la valigia sul treno. Lo aveva fatto volontariamente, pensando bene a dove posizionarla, che si vedesse che non c'era. Senza rimorso per chi aveva visto salire a suo fianco sul treno della vacanza, mentre inosservato scendeva dalla prima classe per incamminarsi verso la sua auto posizionata utilmente nella piazza antistante la stazione, come da copione. Il botto lo avrebbe appreso qualche ora dopo, al suo arrivo a casa, per poi partire per le meritate ferie lontano dalla confusione della città. Il sole splendeva per lui, l'assassino, rilassato al mare dopo il lavoro. La calda stagione si era interrotta solo a fine settembre. Nonostante tutto l’estate era stata bellissima.... (continua)  Glauco Ballantini  21/10/2025 - 11:43  commenti 2 - Numero letture:105 Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE 
 A loro non ripenserà fino a ieri Ho una lettera ancora da spedire per mio padre morto, di quando si faceva posto in me la poesia. È allora che fui MastroPoeta, ch'era il sol modo per sentirmi a lui vicino, artigiano del mattone. Poi vennero le cose che non va di dire, e la vena mutò in prosa. Così come lo pseudonimo che incominciai a usare. Nel riguardar a distanza d'anni la lettera da Dominique Noir, l'unica costante... v'era il nome, Domenico; di mio padre. Or la rileggo, stipata in un cassetto, in marzo chiamandola missiva- per il termine vetusto- così da percepire quella fitta più lontana... avrebbe settantacinque anni e da farsi perdonare la corda messa al collo della controfigura dell'uomo che era. Vien l’imbrunire, il sole vestito scuro cala nel bicchiere di Braulio riserva. Sul palato, ancora la goccia di assenzio che trova pace nel ginepro. Al battocchio giunge senza annunciarsi un’altra sera. Mirko D. Mastro 
  Mirko D. Mastro  17/03/2025 - 06:23  commenti 4 - Numero letture:258 Argomento: Comunicazione (punteggiatura) 
 La casa dei ricordi Aveva lasciato la valigia sul treno. Il pullover che gli aveva regalato quel Natale suo padre ormai gli era stretto, lui era cresciuto e di quel maglione ormai non ne aveva più bisogno, voleva tornare ad essere spensierato. La casa in montagna era rimasta come l' avevano lasciata. Dopo quella notte di Novembre che aveva portato via suo padre con un incidente, non era più riuscito ad entrare in quella casa. Cercando il suo ricordo aveva avuto finalmente il coraggio di tornare lì, dove il tempo si era fermato. Nella camera da letto una foto dei suoi genitori giovani ed innamorati faceva risplendere quella finestra chiusa ed impolverata. Sua mamma era seduta sul prato con una margherita sulla pancia, una dietro l' orecchio. Lo stavano aspettando. Sulla poltrona c'era ancora la sua macchinetta rossa. In cucina si sentiva ancora il profumo del pane appena sfornato e c'erano tre bicchieri, tre piatti, tre sorrisi. Attraversò la stanza e dal mobile prese una forchetta, l'accarezzò ... (continua)  Mary L  22/10/2025 - 17:50  commenti 4 - Numero letture:103 Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE 
 I poeti sono dannati… ma sanno vedere con gli occhi degli angeli April 5, 1997 
 Addio Irwin 
  Silvio Neli  29/03/2025 - 08:40  commenti 1 - Numero letture:255 Argomento: Comunicazione (punteggiatura) 
 Anna dai capelli rossi Anna, era una bella ragazza, vissuta alla fine degli anni sessanta. Abitava nella mia stessa strada, la vedevo passare tutte le mattine davanti casa mia mentre mamma mi preparava per andare a scuola, frequentavo allora la quinta elementare. Aveva un passo svelto, era sempre in ritardo per andare alla fermata dell’autobus diretta alla Federico II. Sotto le gonne a ruota, nelle scarpe col tacco sottile ma non troppo alto, i piedi sembravano danzare. Aveva un fisico perfetto, un viso bellissimo impreziosito da piccolissime efelidi incastonate in una pelle luminosa e trasparente, sotto la fronte come due smeraldi spiccavano due occhietti verdi ,a fare da cornice al tutto una cascata di riccioli di colore rosso ramato. Un giorno chiesi a mia madre come mai da un po’ di giorni la mattina non vedessi più passare Anna. Con un po’ di reticenza e di commozione mamma me ne spiegò la triste ragione. Un giorno che Anna era da sola in casa aveva preso dalla scatola in cui il padre poneva l’occor... (continua)  santa scardino  03/04/2025 - 17:58  commenti 8 - Numero letture:246 Argomento: Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su… 
 
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