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Esercizio in base a un TEMA

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto in base a questo TEMA: "Giulia ha deciso di dimagrire".


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

giulia siamo noi

Il sole scalda e scioglie tutto, ma non le paure che si celano dentro di noi. E così Giulia ,
una ragazza che appariva normale , entro' in un mondo dove tornare indietro è davvero
difficile. Ma andiamo con calma a raccontare, godetevi la storia senza addormentarvi.
Giulia viveva in un paese del Trentino, tra i monti bianchi e i boschi verdi. I suoi genitori
avevano una stalla con molte mucche , qualche capretta e un cavallo. A lei piaceva molto
cavalcare. Andava ogni giorno fino alla cime del monte e poi tornava in paese come se il suo
cavallo avesse le ali. Giulia in quei momenti si sentiva davvero felice.
Ma anche il tempo fugge veloce e lei cresceva in fretta.
Iniziò in un giorno di settembre l' università e si trasferi' a Verona, lontano da quei monti che
l' avevano protetta e cresciuta. Lei studiava molto , non aveva amici e le altre ragazze
quando la vedevano iniziavano a ridere, mentre i ragazzi manco si degnavano di guardarla.
Si sentiva molto in disagio, la sera non riusciva più a dormire e la mattina si svegliava con
poca voglia di iniziare la giornata. L' unica soddisfazione erano i bei voti che riceveva nelle
valutazioni e che la facevano gioire per quel piccolo spazio di tempo. Poi iniziava il suo
tormento. Giulia non era felice, si sentiva grassa ,non si piaceva fisicamente e voleva
cambiare. Credeva che l' unica via per uscire da quel buio fosse quella di non mangiare, di
bere poco e di non uscire dal suo piccolo appartamento fino a quando non fosse dimagrita.
Non vi narro tutti i pensieri e le parole che lei pensò o disse in quegli istanti poiché vi
renderebbe tristi ma lei soffriva.
La luce la vedi solo quando sei immerso nel buio, ma se non ci vedi, cammini e cammini,
senza sapere dove sei. Talvolta capita pure di inciampare e sbattere la faccia contro il
pavimento. E quando sei caduto fatichi a rialzarti, sputi il tuo stesso sangue e vorresti volare
via. Giulia credeva nei principi e nei valori
dell' amore e dell' amicizia,
del rispetto e dell' aiuto ma chi la poteva aiutare veramente? chi poteva farle capire che lei
era bella nonostante si vedesse brutta?non le amiche e nemmeno il cavallo con quale
galoppava in montagna. Un giorno di pioggia, mentre Giulia tornava da università con in
mano l' ombrello , vide un ragazzo che la fissava e si imbarazzo'. Il ragazzo le si avvicinò e
le disse "ciao Giulia, ti ricordi di me?" , "no" fu la sua risposta e iniziò a correre via. " Aspetta,
ferma. Che fretta c è? ". " Lasciami stare" le gridò lei con molta ansia.". Lui cercò di
prenderla con dolcezza mentre correvano ma scivolo', cadde e rimase a guardare da lì lei
che scappava via. Giulia non si accorse dell' accaduto perché la pioggia aveva ripreso a
cadere incessantemente e correndo arrivò presto a casa.
Si sentì confusa perché non c' era stato nessuno che sinora le aveva chiesto di fermarsi a
parlare, prese il bicchiere, ci versò l' acqua dal rubinetto e bevve. Era da tanto che non
sentiva il sapore di quell' acqua e si accorse che era davvero buona, non come quella delle
sue bottigliette prese al supermercato.
Quella notte riusci a dormire ma incubi feroci le avvolsero la mente e si sveglio' agitata alle
sei di mattina. Nel suo cuore si stava già chiedendo dove fosse finito quel bel ragazzo che le
correva dietro, lei non l' avrebbe di certo dimenticato.
Ben presto arrivarono sue notizie e lei fu presa da una forte paura.
Il nome del ragazzo era Samuele, una compagna di Giulia aveva saputo che lui si trovava in
ospedale e tanti gruppetti universitari parlavano dell' accaduto.
Si diceva che una sera , mentre pioveva, il ragazzo avesse sbattuto la testa sul marciapiede
mentre stava correndo. I suoi occhi erano fissi verso la ragazza ma non per guardarla, bensì
perché non poteva muoversi, non poteva fare altro che rimanere a guardare Giulia scappare
via.
Quando lei seppe dell' accaduto ritorno' con la mente a quella sera e si spavento'. Lui era in
ospedale a causa sua.
Quella stessa sera tentò di entrare in ospedale all' orario di visita, non sapeva pero' in quale
reparto si trovasse il ragazzo.
Si guardò in torno e trovò la mappa dei reparti, iniziò così a leggere e pensare in quale
reparto fosse lui. In quel mentre una voce alle sue spalle disse " Giulia!"
Lei si girò e lo vide davanti a sé con quegli occhi dolcissimi che la fissavano.
"Scusami" le uscì dalla bocca. Lui riprese a parlare e le raccontò l'accaduto con il suo
sguardo. Lei pianse e poi risero insieme. Si accorse finalmente che non è importante come
siamo fisicamente ma chi siamo dentro di noi e quello che sappiamo dare agli altri. Da quel
giorno lei inizio a mangiare come aveva sempre fatto, iniziò ad uscire più spesso, anche da
sola e iniziò a guardare il mondo con occhi diversi da quelli di prima. Con la sua paura si
era chiusa in sé stessa, parlava poco, aveva paura di farsi vedere per quello che era.
Fortuna vuole che avesse guardato negli occhi quel ragazzo che riuscì a farle capire quanto
lei fosse bella perché era se stessa e non quello che la gente vedeva. Giulia voleva
dimagrire, ha rischiato di entrare nel mondo dell' anoressia ma è riuscita ad uscirne ed ora è
felice. Giulia non esiste ma è in tutte le persone che si sentono infelici e che pensano che
cambiare sia la vera cosa da fare. Si sbagliano, il vero cambiamento è accettarsi per quello
che si è.



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Scrittura creativa scritta il 30/09/2015 - 10:25
Da Patrick Pelle
Letta n.1135 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Complimenti devi essere una persona molto profonda... bel finale completo di morale, bravo!

Bamby Gioco Torelli 09/10/2015 - 14:56

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