INCIPIT DIALOGATO
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto che inizi con questo dialogo: <<Passami quello, ok?>> <<Attento…non ti sporcare>>. <<Lascia che io…oops>>. <<Non quello...il crick…e tieni a portata di mano i bulloni e la chiave inglese..cav…mi sono pizzicato>>. <<Ma tu hai capito cosa è successo?>>. <<A chi?...Cosa?>>. <<Ma non ti accorgi di niente tu…?>>. <<Perché mi guardi così? Parla…>>….
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A VOLTE E' IL CUORE DA RIPARARE
<<Passami quello, ok?>> <<Attenta non ti sporcare >>. <<Lascia che io…oops- >> <<Non quello…il crik…e tieni a portata di mano i bulloni e la chiave inglese..cav…mi sono pizzicato >>. <<Ma tu hai capito cosa è successo? >> <<A chi?…Cosa? >> <<Ma non ti accorgi di niente tu…? >> <<Perché mi guardi così? Parla…— >> —Che cosa devo dirti…Bravo! Che bella trovata?!— — Allora, adesso che pensi che ti abbia rapito ,che non eri consenziente o il mare ti da la nausea!— — Pulisciti la faccia che è sporca di grasso!— Un battibecco in piena regola urlato ma che nessuno avrebbe mai potuto sentire perché avveniva su un catamarano in mezzo al mare. Un uomo e una donna forse innamorati ma tremendamente orgogliosi da trovarsi in panne nella calma piatta e afosa di una giornata di Agosto…lontani dalla costa e soli. Un'imprevisto che non ci voleva. —L’hai fatto apposta, l’hai manomessa tu questa barca, per non farmi andare alla festa…— — Ma certo… non è una barca, mi è costata un sacco di soldi. Pensavo di farti una sorpresa, di vederti sorridere, ma per te ci vuole ben altro!!— — Ecco sono un ostaggio dovrò sentire le scuse più banali, magari anche i rimproveri per il mio comportamento, non sono tua moglie ancora, voglio avere tempo per decidere!— — Sai benissimo che non è così, invece di blaterare cerca di darmi una mano, passami il cacciavite, una volta sistemata la valvola dell’accensione si riparte!— Il tempo passava si armeggiò molto ma il motore era ingrippato, la donna non sembrava temere l’andare alla deriva o il mare che non più calmo ondeggiava vistosamente, quello che la indispettiva era di trovarsi li come una ruota di scorta senza poter comprendere quanto amore lui provasse per lei. Era destino, i due non si erano parlati mai tanto come ora…— Senti dolcezza non voglio sembrare sgarbato ma non è colpa mia se neanche la ricetrasmittente è fuori uso e i nostri cellulari non hanno campo, tu stai pensando alla festa mentre io mi sento in colpa per quanto è accaduto.— Lei lo guardò con occhi di fuoco, mentre il cielo imbruniva. Cosa le stava succedendo era innamorata ma ogni cosa di lui le faceva ricordare il suo status di ricco magnate a cui tutto si deve, per cui ogni cosa ha un prezzo…forse anche lei era da comprare e questo la rendeva una belva.— Cosa pensi di fare, restiamo qui in balia delle onde o dobbiamo nuotare!?— Il sarcasmo evidente e sottile come una lama affilata fu una sferzata sul viso di lui che ammutolì e scese in cambusa senza proferir parola.Accese ben due fari d’emergenza, il catamarano s’illuminò, così anche la superficie dell’acqua, se ci fossero stati dei natanti nelle vicinanze li avrebbero soccorsi. Un colpo sordo a prua li preoccupò, un giubbetto arancione rifletteva sotto la luce, un corpo di donna con una bambina pallida attaccata al collo scivolava sul fianco del natante. Entrambi con prontezza riuscirono a tirarle a bordo, insieme cercarono di rianimarle.— Dai prendi degli asciugamani, una coperta fai presto— Si corro, prendo anche il latte e i biscotti— Lavoravano fianco a fianco col solo scopo di aiutare. I nostri due innamorati capirono di essere persone degne di rispetto, l’amore li avvolse tutti. I soccorsi arrivarono ci furono sorrisi ed occhi gonfi e tanta gioia. Dove era il suo capitano… lo raggiunse sul molo e abbracciandolo da dietro le spalle bisbigliò — Ora so chi sei….ti amo —.
Mirella Narducci
Scrittura creativa scritta il 15/09/2019 - 23:13
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Bel racconto, sei migliorata davvero in prosa...in poesia non puoi migliorare, sei già al top. Ambientarlo in mare è stata un'idea geniale, originale, ed il racconto ne h tratto beneficio, anche per il finale molto empatico. Ciao.
Giacomo C. Collins 17/09/2019 - 16:10
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Bella l'idea di ambientarlo in mare, è vero succede così, spesso la tensione viene spezzata da un episodio piccolo o grande che sia...di buon cuore!
Brava Mirella
Brava Mirella
Grazia Giuliani 16/09/2019 - 13:34
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Miry
...e menomale che si amavano, altrimenti, in alto mare, lontano dal mondo, nn oso pensare....
Bravissima, cara amica. Molto, molto piaciuto
...e menomale che si amavano, altrimenti, in alto mare, lontano dal mondo, nn oso pensare....
Bravissima, cara amica. Molto, molto piaciuto
laisa azzurra 16/09/2019 - 11:08
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Davvero bello...a volte solo le situazioni estreme fanno ritrovare il dialogo. Mi hai ricordato quando con mia moglie ci azzuffiamo verbalmente e una qualsiasi cosa che riguarda i bambini rimette ogni cosa al suo posto. Un caro saluto
Mirko (MastroPoeta) 16/09/2019 - 09:46
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