Passeggiando per il parco cosa vedo
un piccolo uccellino un po' ferito
mi fermo ad aiutar quel piccol esser,
mi chino per raccoglier quel che rimane.
D'un tratto una mano sfiora la mia
una stupenda donna preoccupata,
che l'esserino in mano mia sia senza fiato.
La rassereno io dicendo allora,
la gamba si e un po' rotto il poverino,
ed insieme, ma non conoscendoci ancora
andiamo a casa mia per rimediare.
Curando l'uccellino noi parlammo
della vita e dei suoi turbamenti
ma in quelle dolci parole al final finimmo
per ritrovarci insieme con gli occhi dormienti.
Nelle braccia di morfeo ormai eravamo
e la sua testa sulla spalla avevo,
al mio risveglio, lei dolce sognava
e il piccolo uccelino in man teneva,
di sicuro proteggerlo ella voleva!
Onde evitar di nuovo quella disgrazia.
Ma nel fissar quel viso io già sentivo
un fuoco dentro al petto divampare,
e allora d'improvviso, le mie labbra alle sue volli appoggiare;
In quel momento ella si disciolse
dal sonno che da un po' la cullava,
e piano piano il bacio poi si evolse,
e son sicuro che ora anche il suo cuore divampava.
Alla fin tenemmo l'uccellino,
in questa casa che ora è nostra.
A lui devo ogni cosa, la sua salvezza
causò di certo anche la nostra,
poichè da anime solitarie che eravamo
ci ritrovammo per via di un uccellino
insieme per la vita e una virtù nel cuore
che guarì la nostra anima e la gamba del piccino.
un piccolo uccellino un po' ferito
mi fermo ad aiutar quel piccol esser,
mi chino per raccoglier quel che rimane.
D'un tratto una mano sfiora la mia
una stupenda donna preoccupata,
che l'esserino in mano mia sia senza fiato.
La rassereno io dicendo allora,
la gamba si e un po' rotto il poverino,
ed insieme, ma non conoscendoci ancora
andiamo a casa mia per rimediare.
Curando l'uccellino noi parlammo
della vita e dei suoi turbamenti
ma in quelle dolci parole al final finimmo
per ritrovarci insieme con gli occhi dormienti.
Nelle braccia di morfeo ormai eravamo
e la sua testa sulla spalla avevo,
al mio risveglio, lei dolce sognava
e il piccolo uccelino in man teneva,
di sicuro proteggerlo ella voleva!
Onde evitar di nuovo quella disgrazia.
Ma nel fissar quel viso io già sentivo
un fuoco dentro al petto divampare,
e allora d'improvviso, le mie labbra alle sue volli appoggiare;
In quel momento ella si disciolse
dal sonno che da un po' la cullava,
e piano piano il bacio poi si evolse,
e son sicuro che ora anche il suo cuore divampava.
Alla fin tenemmo l'uccellino,
in questa casa che ora è nostra.
A lui devo ogni cosa, la sua salvezza
causò di certo anche la nostra,
poichè da anime solitarie che eravamo
ci ritrovammo per via di un uccellino
insieme per la vita e una virtù nel cuore
che guarì la nostra anima e la gamba del piccino.
Opera scritta il 02/02/2015 - 18:34
Da eva kant
Letta n.1216 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Una bella poesia, molto piaciuta. Lodi.
Paolo Ciraolo 04/02/2015 - 13:57
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Buona sera e grazie mille a tutti.
eva kant 03/02/2015 - 21:39
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Un incontro casuale, nato grazie alla preoccupazione per quel piccolo uccellino, che ha donato tanto tanto amore!! Tenerissima poesia, buona serata,
Chiara B. 03/02/2015 - 18:07
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Veramente bella la tua poesia , molto dolce,
complimenti
complimenti
giancarlo gravili 03/02/2015 - 13:14
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L'uccellino dell'amore,molto bella,complimenti
genoveffa 2 frau 03/02/2015 - 08:52
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Sembra il racconto di una favola! Molto bella. Ciaooo
Fabio Garbellini 03/02/2015 - 07:50
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