OPERA

Chi siamo noi
mi domando io
quando sono lì
ad osservare
la discesa
di un malato
terminale
appisolato
da una dose
di veleno
nient'altro
che quello
un semplice
rimedio
provvisorio
a sedare l'anima
già morta
con il corpo
che vive
a malapena
preparato
per raggiungere
la morte
al tramontar
del cielo sbiadito

Opera scritta il 11/04/2015 - 21:42

Da MARIA ANGELA CAROSIA

Letta n.1171 volte.

UN VERSEGGIO MOLTO SENTITO... DI VERITA' CINTO... LIETA SETTIMANA

Rocco Michele LETTINI 13/04/2015 - 09:56

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Grazie di cuore

MARIA ANGELA CAROSIA 12/04/2015 - 21:05

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da capire grande sentimento questa e forza

carmine Capasso 12/04/2015 - 18:05

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E' una tristissima realtà. La parte più disumana di una umana vita.Maria Angela sei proprio brava.

luciano rosario capaldo 12/04/2015 - 14:25

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Condivido in pieno il tuo nobile pensiero,un abbraccio cara,è straziante sentirsi impotenti in quei frangenti

genoveffa 2 frau 12/04/2015 - 10:58

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Non ho ancora trovato il momento adatto per farlo con la massima attenzione possibile, ma è un tema che urge proprio trattare...Per scoprire perfino qui un pezzo di poesia esistenziale nascosta...non facile da portare in superficie delle coscienze nostre!
E' un proposito che voglio mantenere.
Grazie, Maria Angela, per la sollecitazione. Vera

Vera Lezzi 12/04/2015 - 10:48

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Poesia condivisa, significativa. Fa riflettere. Brava.

Paola Collura 12/04/2015 - 09:43

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