OPERA

Aprono spie scure
appaiono come lingue
biforcute, nei soli
di complessi vani
che tengono tendoni
scuri dividendoli
e subito richiusi
la luce non deve entrare
deve rimanere coperta
dalle tenebre inabissate
nei luoghi delle tombe
centenarie, ove la nascita
non viene ricordata
sepolta dall'infinito
da quelle distese di ghiaccio
glaciale, abitate da bestie
in via di estinzione, su lastroni
senza una continuazione

NB mi riferisco ai misteri

Opera scritta il 25/05/2016 - 07:33

Da MARIA ANGELA CAROSIA

Letta n.1104 volte.

Cara la mia saggezza tu hai già salutato
ma ancora ci sono io che come sempre arrivo in ritardo..

Sei sempre molto espressiva in quello che scrivi. Ciao ancora di salvezza mia

Maria Cimino 25/05/2016 - 23:59

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Grazie tante ancora carissimi. Serena notte a presto.

MARIA ANGELA CAROSIA 25/05/2016 - 23:20

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Molto intensa complimenti 5*

donato mineccia 25/05/2016 - 19:09

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Sono morse che stringono queste tue parole acute di tormento....*****

ANNA BAGLIONI 25/05/2016 - 12:57

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Molto bella e intensa, buona giornata!!

Chiara B. 25/05/2016 - 10:16

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un intenso et acuto verseggio... dettato da la quotidianità che viviamo ingiustamente ne li tormenti.
Lieta giornata Maria Angela.
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Rocco Michele LETTINI 25/05/2016 - 09:51

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