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Romantico amore

Si era giovani, pieni di sogni e di speranze, al liceo...
Belli, ricchi di gioventù e di intraprendenza.
Giulia era bellissima, corteggiata da tutti i suoi compagni di classe e studiosa.
Romeo era quasi sempre da solo, introverso, non partecipava agli scherzi goliardici, che inventavano i compagni,anzi, ne era infastidito.
Lo infastidivano soprattutto le attenzioni che tutti donavano a Giulia.Era però di una gentilezza unica, d'altri tempi... La sua timidezza lo rendeva ridicolo, tanto che appallottolava sempre un fazzoletto tra le mani, che gli sudavano vistosamente.
Eppure era un genio! La sua mente incamerava facilmente qualsiasi nozione e non aveva bisogno del vocabolario, per tradurre le versioni di latino e di greco. Proprio per questo, tutti lo rispettavano, perché, al momento del bisogno, aiutava tutti.
Era turbato dalla bellezza di Giulia ed il suo cuore era sempre in tumulto, quando le era vicino.
Giulia arrivava a scuola in attimo prima che suonasse la campanella. La mattina faticava ad abbandonare il letto e calcolava sempre i minuti che le occorrevano per raggiungere la scuola.
Da un po' di giorni Romeo giungeva insieme a lei, anzi facevano insieme l'ultimo tratto di strada.
I libri erano pesanti ed andò a finire che Romeo portò i libri di entrambi, anzi, portava quelli di Giulia sin sopra al suo banco.
Cominciò così una tenera storia, fatta di gentilezze, di confidenze, di piccole tenerezze, di lievi carezze, di tenui sussurri.
Poco alla volta si innamorarono perdutamente.
Ma il destino non fu magnanimo con loro. La famiglia di Romeo si trasferì al nord ed i due innamorati si promisero eterno amore. Non fu così. Ben presto le lettere, dapprima numerose,si diradarono . sino a cadere nella dimenticanza. La lontananza aveva fatto il suo gioco ed entrambi trovarono qualcun altro, che li consolò e li amò.
Sono le quattro del pomeriggio. Come sempre Giulia si reca al solito bar, per gustare una pasta alla crema ed un succo di frutta. È un'abitudine che non ha mai perso.Ormai ha 62 anni; ha dei figli e dei nipoti , che l'adorano...ma è sola, senza nessuno a cui confidare le sue gioie e le sue pene...
Spesso torna col pensiero ai tempi della gioventù e spesso ripensa a Romeo.
Come sarà stata la sua vita? L'ultima notizia ricevuta era stata quella della laurea con 110, lode e bacio accademico. Non poteva essere diversamente... Va bene, buona fortuna a lui, che almeno sia stato felice!
- Scusi, posso sedermi al suo tavolo?
L'inflessione di quella voce non le è estranea.
Giulia alza lo sguardo, perduto ancora tra i ricordi e guarda quell'uomo canuto ed estremamente magro, che le sorride.
No, non è possibile, non può essere Romeo...
- Giulia, sono ritornato per te,non ti ho mai dimenticata.
Un tremito nelle gambe, una confusione in testa, il cuore che batte rumorosamente nel petto... Sono trascorsi 42 anni!
- Sono libero e ti amo ancora. Sarebbe come coronare un sogno, trascorrere con te gli anni che ci separano dalla morte...
È successo tutto con inaspettata violenza. Dopo tanti anni di silenzio non si può dire" ti amo ancora"...
Barcollante Giulia si alza dal tavolo, compone un numero di telefono , chiama la figlia, che è sempre pronta a correre in suo aiuto....e...
-Vieni a prendermi...ho visto il fantasma di un amore di tanti anni fa... Adesso non sarebbe amore...Adesso voglio solo ricordare i momenti belli che ho vissuto con chi mi ha veramente amata.
I fantasmi, ritornino al loro passato!


Da una storia vera.




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Opera scritta il 06/03/2017 - 10:11
Da Teresa Peluso
Letta n.1398 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Un bel racconto carico di suspense che avvince il lettore e lo incolla fino all'ultima parola. Bravissima.

Francesco Scolaro 06/03/2017 - 18:59

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Storia stupenda e commovente. meravigliosi i tempi della scuola per chi li ha vissuti veramente cosi, quando ci si accontentava di poco ed erano i bigliettini nascosti nei quaderni a comunicare le prime dichiarazioni d'amore.
Il tempo che incalza, altri sentimenti si sono accumulati e la porta degli amori giovanili si è definitivamente chiusa.
Narrazione stupenda e lettura che appassiona e coinvolge.

ALFONSO BORDONARO 06/03/2017 - 15:02

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Una sequela pregna di emozioni piacevolmente scorsa.
Il fascino è sentimento da vivere nei tuoi costrutti letterari.
Lieto meriggio, Teresa.
*****

Rocco Michele LETTINI 06/03/2017 - 14:56

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