Ogni tanto penso
a quel dopoguerra
quando ci si scontrava
per la miseria e il pane;
e per avere
un pezzo di terra
si doveva strisciare
come un ferito cane.
Adesso dopo
tanti e tanti anni
rivedo spesso ancora
quei giorni
con gente che vanno
zoppi e con affanni
per un lavoro
o per pochi contorni.
Mi auguro che questo
sia solo un sogno,
che vola allo spuntare
dell'alba e il sole,
e caccia dal cuore
il mal pensiero,
e riaffiora il canto
della primavera.
In un tempo di grande
ricchezza e vanità:
è strano sentir parlare
di miseria e povertà!
a quel dopoguerra
quando ci si scontrava
per la miseria e il pane;
e per avere
un pezzo di terra
si doveva strisciare
come un ferito cane.
Adesso dopo
tanti e tanti anni
rivedo spesso ancora
quei giorni
con gente che vanno
zoppi e con affanni
per un lavoro
o per pochi contorni.
Mi auguro che questo
sia solo un sogno,
che vola allo spuntare
dell'alba e il sole,
e caccia dal cuore
il mal pensiero,
e riaffiora il canto
della primavera.
In un tempo di grande
ricchezza e vanità:
è strano sentir parlare
di miseria e povertà!
Opera scritta il 26/04/2013 - 23:14
Da Aldo Messina
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Commenti
Vivente realtà,auguro che passi e si torni al buon vivere.
Aldo Messina 11/05/2013 - 20:50
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