Nella "giornata" di tempo eterno, vivibile dal Principino quando Egli vuole, stuoli di bimbi in tuniche candide si schierano sui prati verdi e profumati del Reame dei Cieli.
Alle luci prime, il Pastorello, seguito da greggi e mandrie candide, a Lui fedeli, volge al monte della felicità, dove condurle. Le giovanette, sembianti come nel nono anno delle umane, traggono mantelli colorati, ciascuno secondo il sentimento che le lega agli altri, e tale drappo, di tinta vivace e gaudiosa, le cinge tutte, escludendo il viso e le mani, giunte in ossequio.
Cerbiatti, leprotti, elefantini, scoiattoli, tutti abitanti erbivori e pacifici: lassù, solo animali erbivori e madonnine ossequiose e monacali, solo fedeli luminosi e di giubilo solenne.
I maschietti circondano il Principino, il Quale, con un turbante color oro ed una veste lunga sacerdotale del colore stesso, antecede i greggi: bovetti, agnellini...
...ridono perché il Primo sancisce che, crescendo, i vitelli richiedono più carezze: una al giorno da vitellini, due da vitelloni, tre da bovetti e quattro da buoi, ma che rimarranno tutti, per sempre, giovani.
Felici! All'Angelus Domini, il meriggio, il desinare si compone di dolci, ciascuno a Rimembranza di un gesto bello del Principino: è Cibo vivo, Che parla dentro chi Lo assume.
All'ora nona, i vitelli escono da sotto le ombre delle querce e ricominciano a pascolare, e i pastorelli, fino al Vespero, rimangono con loro, per quindi 'scendere al paesello tutti insieme, accolti festosamente.
Un giorno in questa eternità beata, ecco un somarello salire a tale piano eccelso, accolto dagli arcangeli, in bianche stole. Il Principino spiega, agli altri bambini, che un bue dovrà accompagnarlo, che c'è una missione importante sulla terra, da svolgere. Santa Maria, san Giuseppe, Gesù, accompagnaano allora i due animaletti devoti verso Betlemme, salutati dai fedeli in lagrime. Il Paradiso comincia allora a profondere profumi mistici da emozioni travolgenti, e le suorine antiche in moltitudine variopinta emanano lagrime di essenze di rosa, di gelsomino, di fresia. Tutti benedicono gli eroi, pronti al sacrificio estremo tra i lupi feroci dell'ateismo.
Un bove capeggia, a Betlemme, un gregge accorso alla Grotta; angeli, magi dalla Persia, fedeli, stanno festanti, votandosi a seguire i missionari sino in fondo. Un giorno, tante altre pecorelle saliranno con loro, tanti chierici santi e devotine consacrate, visibili per i mantelli della fede. Ma solamente erbivori li circonderanno, nella luce diafana e sacrale dei Giardini dell'omaggio.
Alle luci prime, il Pastorello, seguito da greggi e mandrie candide, a Lui fedeli, volge al monte della felicità, dove condurle. Le giovanette, sembianti come nel nono anno delle umane, traggono mantelli colorati, ciascuno secondo il sentimento che le lega agli altri, e tale drappo, di tinta vivace e gaudiosa, le cinge tutte, escludendo il viso e le mani, giunte in ossequio.
Cerbiatti, leprotti, elefantini, scoiattoli, tutti abitanti erbivori e pacifici: lassù, solo animali erbivori e madonnine ossequiose e monacali, solo fedeli luminosi e di giubilo solenne.
I maschietti circondano il Principino, il Quale, con un turbante color oro ed una veste lunga sacerdotale del colore stesso, antecede i greggi: bovetti, agnellini...
...ridono perché il Primo sancisce che, crescendo, i vitelli richiedono più carezze: una al giorno da vitellini, due da vitelloni, tre da bovetti e quattro da buoi, ma che rimarranno tutti, per sempre, giovani.
Felici! All'Angelus Domini, il meriggio, il desinare si compone di dolci, ciascuno a Rimembranza di un gesto bello del Principino: è Cibo vivo, Che parla dentro chi Lo assume.
All'ora nona, i vitelli escono da sotto le ombre delle querce e ricominciano a pascolare, e i pastorelli, fino al Vespero, rimangono con loro, per quindi 'scendere al paesello tutti insieme, accolti festosamente.
Un giorno in questa eternità beata, ecco un somarello salire a tale piano eccelso, accolto dagli arcangeli, in bianche stole. Il Principino spiega, agli altri bambini, che un bue dovrà accompagnarlo, che c'è una missione importante sulla terra, da svolgere. Santa Maria, san Giuseppe, Gesù, accompagnaano allora i due animaletti devoti verso Betlemme, salutati dai fedeli in lagrime. Il Paradiso comincia allora a profondere profumi mistici da emozioni travolgenti, e le suorine antiche in moltitudine variopinta emanano lagrime di essenze di rosa, di gelsomino, di fresia. Tutti benedicono gli eroi, pronti al sacrificio estremo tra i lupi feroci dell'ateismo.
Un bove capeggia, a Betlemme, un gregge accorso alla Grotta; angeli, magi dalla Persia, fedeli, stanno festanti, votandosi a seguire i missionari sino in fondo. Un giorno, tante altre pecorelle saliranno con loro, tanti chierici santi e devotine consacrate, visibili per i mantelli della fede. Ma solamente erbivori li circonderanno, nella luce diafana e sacrale dei Giardini dell'omaggio.
Opera scritta il 06/06/2013 - 11:00
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