Mi specchio e penso
Immaginar che l'acqua
nel suo rigoglio mi parli
mi chieda di svestirmi
di antichi tarli dell'anima
e sognare di viver senza affanni.
Con la forza di braccia e mente
andare avanti
là dove l'acqua è più cheta
e più tedioso il vento.
nel suo rigoglio mi parli
mi chieda di svestirmi
di antichi tarli dell'anima
e sognare di viver senza affanni.
Con la forza di braccia e mente
andare avanti
là dove l'acqua è più cheta
e più tedioso il vento.
Portar dentro me
tutto il mio passato
con amore costruito.
Di te di me di noi
un piccolo tesoro.
Nell'acqua il riflesso
del mio viso un pò segnato,
ma un uccellino canterino
lì vicino col cinguettio
forse vuol dirmi
"E' così la vita,come il torrente
impetuosa scorre a volte
a volte cheta
porta con sè turbini e dolcezze"
e con esse vanno gli anni.
Ed io ad aspettar di
viver ancora prima che
arrivi al mare e
ancora un pò sognare.
Opera scritta il 05/07/2013 - 21:37
Da Laura Surace
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