Le campane che suonano in festa
al tramonto che muore ...
al tramonto che muore ...
Si cantava così nel novecento
e ancora oggi errante
nelle vie del mercato
fra la gente di quei tempi
un motivetto assai intonato.
I suoi versi nelle mie orecchie
non le ho più scordati.
Versi che oscurano il mio stato d'animo,
giunto in quella riva
dove il sole lascia il giorno
e il suo calore.
Ma di certo non rammarico.
I ricordi lasciano sempre un principio
ma ogni principio ha anche una fine
ed e su questo che io mi attengo:
Essere più di una volta non si può.

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Commenti
Bella poesia, Salvatore





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Bel lavoro. Si canta ancora così in taluni luoghi. Ma soprattutto nei ricordi


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Veramente bella mi hai fatto ritornare indietro nel tempo.


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Esistano ancora dei paesini un po' sperduti dove le campane continuano a battere il tempo e a squillare per ricordare le feste... Piccole realtà non ancora alterate dal frettoloso progresso...
Nitide Scene di nostalgica antichità nei tuoi versi!

Nitide Scene di nostalgica antichità nei tuoi versi!




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Proprio una bella poesia, nostalgica e saggia.
Concordo... una chiusa veritiera e d'effetto

Concordo... una chiusa veritiera e d'effetto




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...è una poesia molto bella Salvatore, nostalgica sì ma con una chiusura che la rende eccellente!




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