La quiete
Pioggia negli occhi:
si addensano le nubi,
si oscurano i pensieri.
Nelle orecchie turpiloqui
fra tuoni e lampi.
Fulmini e saette violentano la terra:
colpiscono e percuotono gli alberi.
Quando il mio corpo scuote l'anima
e nella testa mi si affollano i pensieri;
divento cieca.
Alla ricerca di uno spiraglio di luce,
bramo quel tepore che tutto cheta.
Dopo un violento acquazzone,
in cielo compare l'arcobaleno:
varco il suo arco
e spalanco la porta su un mondo
ove l'anima mia si placa.
L'aria profuma di magnolie e ginestre.
L'erba bagnata, appena accarezzata
da un venticello leggero,
mi alita nelle narici:
ed io stordita...
di fragranze erbose m'inebrio.
Sotto i pioppi, funghi festaioli
e allegri...salutano il giorno.
Caprioli e gazzelle
saltano gli steccati,
pecore e caprioli brucano i campi.
I picchi battono il tempo
e allegre prataiole
imbellettano i prati.
Scialuppa alla deriva,
zattera, fradicio legno:
solo momentanei smarrimenti.
Repentino un raggio
di sole mi bacia le ciglia:
gli occhi mi si riempiono di cielo.
Svesto i piedi;
li vedo scherzosi
abbracciarsi nel ruscello:
fra lo sciacquettare
di ciottoli e pietruzze colorate...ridono.
Come una farfalla
che fa sfoggio di colori,
batto le ali.
Mi sollevo sulle punte dei piedi
e spinta dal vento volteggio.
Non so ancora quanto durerà:
in fondo...è tutto un gioco...
ed io rido, rido, rido...rido.
Come una bimba comincio a saltellare:
ho ancora tanta voglia di giocare.
si addensano le nubi,
si oscurano i pensieri.
Nelle orecchie turpiloqui
fra tuoni e lampi.
Fulmini e saette violentano la terra:
colpiscono e percuotono gli alberi.
Quando il mio corpo scuote l'anima
e nella testa mi si affollano i pensieri;
divento cieca.
Alla ricerca di uno spiraglio di luce,
bramo quel tepore che tutto cheta.
Dopo un violento acquazzone,
in cielo compare l'arcobaleno:
varco il suo arco
e spalanco la porta su un mondo
ove l'anima mia si placa.
L'aria profuma di magnolie e ginestre.
L'erba bagnata, appena accarezzata
da un venticello leggero,
mi alita nelle narici:
ed io stordita...
di fragranze erbose m'inebrio.
Sotto i pioppi, funghi festaioli
e allegri...salutano il giorno.
Caprioli e gazzelle
saltano gli steccati,
pecore e caprioli brucano i campi.
I picchi battono il tempo
e allegre prataiole
imbellettano i prati.
Scialuppa alla deriva,
zattera, fradicio legno:
solo momentanei smarrimenti.
Repentino un raggio
di sole mi bacia le ciglia:
gli occhi mi si riempiono di cielo.
Svesto i piedi;
li vedo scherzosi
abbracciarsi nel ruscello:
fra lo sciacquettare
di ciottoli e pietruzze colorate...ridono.
Come una farfalla
che fa sfoggio di colori,
batto le ali.
Mi sollevo sulle punte dei piedi
e spinta dal vento volteggio.
Non so ancora quanto durerà:
in fondo...è tutto un gioco...
ed io rido, rido, rido...rido.
Come una bimba comincio a saltellare:
ho ancora tanta voglia di giocare.
Opera scritta il 05/01/2020 - 07:40
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Commenti
Testo molto piaciuto. Distensivo
complimenti.
complimenti.
Salvatore Rastelli 06/01/2020 - 08:40
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