OPERA

Fuggii dal mondo
alla ricerca di me,
per ritrovare ciò che fui.
La vita
scardinò certezze,
non intaccò pensieri,
rimasero quelli di ieri.
Dell'oggi colsi l'attimo sfuggente,
come affamato leone ruggente
sfidai insicurezze e incognite in solitudine,
nei sogni mi crogiolai.
Sgombrai il mondo da falsità e ipocrisie.
Aprii il cuore all'amore
blindandolo alle sofferenze
scatenate dalla superficialità dell'uomo.
Non bastò a fermare un io scalpitante.
Ancora fuggo
da ciò che non riconosco.

Genoveffa Frauopere©2018

Opera scritta il 28/07/2021 - 18:03

Da genoveffa genè frau

Letta n.464 volte.

È una profonda introspezione, un guardarsi dentro alla ricerca di sé, molto bella. Complimenti

Anna Rossi 31/07/2021 - 02:34

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La fuga è soltanto da ciò che non riconosco, non dalla vita, quella viene affrontata con coraggio man mano che scorrono i giorni, ringrazio gli autori Maria Luisa Bandiera, Maria Angela Carosia e Alberto Berrone per i commenti, buona poesia a tutti, Genè!

genoveffa genè frau 30/07/2021 - 09:30

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Concordo con il pensiero di Maria Luisa

Alberto Berrone 28/07/2021 - 23:33

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A volte si ha voglia di fuggire, sognare, quando il tempo è contro di noi. Bellissima. Un caro saluto

MARIA ANGELA CAROSIA 28/07/2021 - 20:56

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Molto bella ... solo che la fuga non è, a mio avviso, l'azione giusta, perché gli eventi non affrontati continuano ad inseguirci ...

Maria Luisa Bandiera 28/07/2021 - 20:28

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