Mezza estate
le pale del mulino a vento smisero di girare.
Il rigagnolo era secco solo qualche pozzanghera con dentro le trote che annaspavano.
Dentro il casolare c'era fresco perché fatto di pietre di granito,c'era pure una piscina per qualche tuffo.
La sera l'unico refrigerio,era tutti seduti sotto il pergolato,d'un secolare tralcio d'uva che rigoglioso carico di foglie e nuovi grappoli d'uva ancora acerbi per raccontare storie con amici del vicinato.
I bambini ascoltavano assonnati le parole di noi adulti,racconti di viaggi, accentuando...Per far loro paura, storie di vita vissuta e del fantasma della chiesetta sulla collina.
Silenzio interrotto da gracchiare di rane e canti di cicale,latrati di cani.
A mezzanotte ci salutavamo e tutti si andava a dormire.
Le finestre aperte facevano entrare un po’ d’aria fresca.
Così fino al mattino dove l'alba sfoggia il rifluivo di odori di pino e asfodeli per svegliarsi da canti di uccelli,e preghiere dal convento delle suore li vicino.
Iniziava la giornata con lo strillone che passa urlando dell’ultimo arresto
del politico reo confesso.
Mentre io tranquillo assaporo un caffè contornato di grazia in una umile tazza.
Voto: | su 2 votanti |
Apprezzato molto!
C'era un giornalino simpatico che girava nel mio paese che prendeva un po in giro tutti e la sera si leggevano gli articoli e dovevi vedere le risate .