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La casa del conte

In quell'antica casa,
costruita con mattoni
di fango e paglia,
tetto di canne e giunco
sopra le tegole rustiche.
Le felci crescevano nelle gronde;
sotto i nidi delle rondini.
Ma numerosi come sono,
i miei vecchi ricordi
ne sono più che sicuro.
Anche quando io
giocavo nei giorni antichi
con pantaloni corti
con gli amici.
Non ho mai più sentito
quell'acqua scintillante
che scendeva dalla fontanella.
Il vociare delle donne
con le brocche risatine
a volte sciocche.
Come il rumore della carrucola
che veniva su veloce
come fosse un ruscello
di montagna.
Sere, e venti fruscianti
mescolate con le foglie
delle querce.
Non è un sogno
di quelle estati calde e roventi,
ma rimembranze
dei tempi
di giornate passate
ma di sacro bagnare
così finivano anche
le mie giornate.



In ricordo del conte Cecconi.




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Opera scritta il 28/04/2023 - 12:12
Da Francesco Cau
Letta n.284 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Dove il tempo si è fermato, nei ricordi lontani. Bellissima

MARIA ANGELA CAROSIA 30/04/2023 - 13:29

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Si Mare Blu
Era anche un luogo di incontro per innamorati.
Mia madre raccontava sempre che dal conte Cecconi, aveva conosciuto mio Padre che era cuoco in casa del conte.

Zio Frank Storie del gufo 30/04/2023 - 10:20

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Grazie Santa

Zio Frank Storie del gufo 30/04/2023 - 10:17

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Molto bella, mi piace come sai decrivere i perticolari "il vociare delle donne con le brocche risatine" Buona domenica!

mare blu 29/04/2023 - 22:48

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Meravigliosa come sempre. Complimenti.

santa scardino 29/04/2023 - 21:24

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