Bestia
(Traccia fantasma)
Imparai a sopportare nel buio quelle voci che non emettono suono. Quasi ad amarle, come si fa con un amore malato.
I giorni, quelli di festa, si insinuavano silenziosi tra il mobilio, dietro i pensieri come serpi.
Convivevo con la testa della bestia, potevo sentire il freddo del suo alito... vederlo sul bicchiere nuovamente da riempire.
Riuscivo nell'oscurità a sentirne la disperazione.
Solo alle volte mi accadeva di percepire qualcosa che non era proprio dolore, ma gli somigliava.
Mi rigiro ancora tra le orbite della bestia, e nello stordimento mi specchio in quella che è la mia ombra.
(da L'anima dell'archetto, I suoni della bestia)
Racconto scritto il 03/02/2025 - 07:19
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Commenti
Complimenti, un bellissimo "drabble" che sgomenta un poco.
Maria Luisa Bandiera 03/02/2025 - 08:09
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