È così difficile
lasciarmi svanire
come il verso
del pavone
con la tigre
che lo azzanna.
Mostro, come
inchiostro che
cola segni neri
sotto l'occhio.
Ho aspettato
guardando chi
corre sotto
l'acqua, sentivo
delle mani
sottopelle fino
all'osso.
Occhio di muschio
tinge di luce
i miei giorni
a cercare, mentre
le baite
gocciolano di
resina e legni
sui miei capelli,
e ancora ricordo
e ancora son
sbuffi di soffi
gli elastici rossi.
lasciarmi svanire
come il verso
del pavone
con la tigre
che lo azzanna.
Mostro, come
inchiostro che
cola segni neri
sotto l'occhio.
Ho aspettato
guardando chi
corre sotto
l'acqua, sentivo
delle mani
sottopelle fino
all'osso.
Occhio di muschio
tinge di luce
i miei giorni
a cercare, mentre
le baite
gocciolano di
resina e legni
sui miei capelli,
e ancora ricordo
e ancora son
sbuffi di soffi
gli elastici rossi.
Poesia scritta il 26/11/2024 - 07:46
Da Anna Cenni
Letta n.59 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bella e d'impatto, complimenti
Mary L 26/11/2024 - 21:37
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Grazie infinite Mirko, Francesco e MariAngela!
Anna Cenni 26/11/2024 - 19:37
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Sì, è cruda e come gli elastici che avvolgono il mostro, mentre lui sente che la sua forza si esaurisce, ma non sbiadisce. Complimenti
MARIA ANGELA CAROSIA 26/11/2024 - 18:47
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Ogni capoverso, di questa intimistica poe, puo reggere benissiomo da solo. L'assemblaggio di tutti i periodi aumentano ancora di più la caratura....Complimenti, ciao
Francesco Scolaro 26/11/2024 - 18:09
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Poesia cruda, d'impatto. Belle le immagini dell'acqua e della baita.
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro 26/11/2024 - 08:30
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