Vedo attraverso
il giallo ocra
della sera
il mio viso che
si disfa, quando
esco e volgo le
spalle alla mia
casa varcando la
soglia che dà fuori
dal mondo.
Quando ritorno
è sempre troppo
tardi o troppo
presto per riordinare
in certezze ciò
che ho raccolto
nelle vie, pezzi
di parole malate
oblio di una mente
malata.
La notte che si
dissolve nel delirio
mio, è ignara che
sarà come una pena
stretta nel pugno
contro un mattone
fino a che, la
prima luce si riveli.
il giallo ocra
della sera
il mio viso che
si disfa, quando
esco e volgo le
spalle alla mia
casa varcando la
soglia che dà fuori
dal mondo.
Quando ritorno
è sempre troppo
tardi o troppo
presto per riordinare
in certezze ciò
che ho raccolto
nelle vie, pezzi
di parole malate
oblio di una mente
malata.
La notte che si
dissolve nel delirio
mio, è ignara che
sarà come una pena
stretta nel pugno
contro un mattone
fino a che, la
prima luce si riveli.

Da Anna Cenni
Letta n.28 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Questo testo, nello stile, mi ha ricordato qualcosa che lessi tempo fa
"Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri"
(Alda Merini)
Aggiungerei solo, sempre della grandiosa poetessa
"Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita"
Complimenti...
"Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri"
(Alda Merini)
Aggiungerei solo, sempre della grandiosa poetessa
"Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita"
Complimenti...


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