La visione che ancora mi addolora
è una storia sempre troppo recente
e il tempo passa ma non conta niente.
Sempre mi fa tremare portandomi lontano.
Ricomposta
la mia anima rimane un letto sfatto... (continua)

L'ultima, notturna ora
prima delle strade piene
del traffico di fiori
di lancinanti scuse
la dedico a te,
come scalpello a cui
importi soltanto accadere
la incido sulla dura pietra
della poes... (continua)

Si distendono le ore
come fossero un paravento
di giorni,
di mesi,
di una vita
tra me e te.
Rugiada fredda,
sull'erba
come fosse il mio ventre,
disegna le tue mani.
E l'alba?
Mi mostra la s... (continua)

Opera non ancora approvata!

A ritroso
la strada.
Passavano a lato
ciuffi di grano
mentre il sole
arancio
guardava e silenzioso concedeva
gli
incontrari passi.
Mi fu dato
di riveder fanciullo
il
ora superbo
ciliegio.... (continua)

Scendete dai letti, vecchietti,
è notte d’estate
Uscite!
Sfondate i portoni
dei templi per voi costruiti,
e allegri tornate nei freschi giardini
a goder di spettacoli ancora.
C’è un tempo per ... (continua)

Nel crepuscolo grigio
sale alle nuvole
lo sguardo smarrito
cercando segni
fantasticando sentieri
e vie di uscita.

Così mi immagino,
abbracciata a quella falce di luna,
a spasso tra le ste... (continua)

Il ragno e la formica
timidi si guardarono.
Migliaia di generazioni antagoniste
per sogno o per magia
si amarono in loro
una notte.
Fu la luna e l'immenso tutto
che si sciolse in gialli fiori... (continua)

Intrecciano lana e sogni
le signore che
all'ombra risicata
dell' assilante
sole di agosto
stanno veloci e immobili
sedute sui consumati scalini
di immortali
cascine di campagna.
Parlano e s... (continua)

A te che ami il profumo
di donna
e di esso t'inebri
porgendole lo sguardo fremente,

a te che bruci
quando di lei
diventi passione
miscelandole appaganti sapori,

a te... quando tra le man... (continua)

Passo dal foyer alla platea,
sento l’odore del legno e dei tendaggi.
Avvolta come in un abbraccio
dalla sfericità dei palchi riccamente
adornati da putti e divinità di carta pesta.
Dal catino del... (continua)

A Tito

Si parla delle proprie pene
per sbarazzarsene a poco prezzo
perciò non resta che poco da dire.
Te ne sei andato senza più un gesto
incapace anche di un piccolo verso
perfetto solo il tu... (continua)

Non si fa fatica a respirare.
Non si fa fatica a sorridere.
Non si fa fatica a canticchiare.
Ma si fa fatica,
tanta fatica
ad accettare la morte.
Non posso credere
che domani non ci sarai più.... (continua)

Opera non ancora approvata!

Percorri ridendo il cortile,
scompari; allo specchio vedrai
il seno, la vita sottile,
l'abbozzo di quel che sarai.

Su quest'erba è il cielo che ammiri
giocando, tra poco danzando
e ancora più... (continua)

A volte insiste
il desiderio di migrare.
Dove son le ali?
Inutili arti penzolanti
ancorano al terreno.
Esiste, dunque, un cielo?
Rispondono gli aironi
grigi o bianchi
tinti dai colori del sole... (continua)

Opera non ancora approvata!

Pioppi e aceri e tetti rossi
colorano di silenzio
il lago
e
la sera.
Si anima il riflesso
e
fa di specchio cosa viva
il veloce andare nel cielo
di bianche nuvole
inseguite dal vento.
Po... (continua)

C'è silenzio e freddo ora

come una piccola notte

d'inverno privata.

Le domande che vorrei fare

restano sulla punta delle dita

mentre guardo quel che succede di fronte

e intanto il mi... (continua)

Dicono che una rinuncia
sia un'offerta -
ciò che non faccio per me
lo faccio per la vita,
e piango allora
abbandonando
il mio cuore rossastro,
tingendolo di nero
perchè più m'appartiene -
e r... (continua)

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