v'erano giorni
di luce dorata
di luce dorata
e un rosso aquilone
si librava nel cielo
come un gabbiano sul mare
allargando gli anelli di carta
ai tiepidi refoli del vento.
E la mano
che il filo tratteneva
su terreni ubertosi
su prati di lavanda
a volte
fino alle porte del sole
lo guidava.
Era solo ieri...
e tu c'eri
a far brillare i miei occhi.
Oggi
stinto del rosso colore
grigio diventato
s'uniforma al plumbeo cielo
e stancamente lo trattengo.
Ondeggia malinconico
ai venti del tramonto
senza trovare direzione
nuvole di pietra
ne bloccano la scesa,
la libera oscillazione...
Il filo fra le mie dita
è un guinzaglio
che imprigiona
i miei sogni di luce.
Poesia scritta il 19/03/2015 - 06:04
Letta n.1110 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Sei bravissima Loretta!
Immagini belle e dolci.
Piaciuta. Ciao...
Immagini belle e dolci.
Piaciuta. Ciao...
Gio Vigi 19/03/2015 - 21:50
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Versi che deliziano e trasportano in quella luce dorata e poi si colmano di malinconia,molto bella e significativa,eccellente
genoveffa 2 frau 19/03/2015 - 20:32
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Belle metafore e bel connubio amore natura che commuovono! Bella .
luciano rosario capaldo 19/03/2015 - 11:03
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Una introspezione in simbiosi con la natura molto bella!!!!!
Bravissima!!!
Bravissima!!!
Giancarlo Gravili 19/03/2015 - 10:50
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UN AMORE "COSI' GRANDE"... MAI DIMENTICATO... RIFLESSIVI VERSI...
Rocco Michele LETTINI 19/03/2015 - 09:39
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