Chiami giorni, che son
tutti uguali, e li descrivi
come oggetti senza senso
Li ammanetti procurandole dolore
che lo mischi con un pizzico di gioia
ma quella gioia che avverti appena
consumandoti la vita
quella vita che non senti e vorresti
trasformarla senza rancore
per ore e ore, affinchè un portone si apre
dove passano raggi solari, nei contorni
dell'amore
tutti uguali, e li descrivi
come oggetti senza senso
Li ammanetti procurandole dolore
che lo mischi con un pizzico di gioia
ma quella gioia che avverti appena
consumandoti la vita
quella vita che non senti e vorresti
trasformarla senza rancore
per ore e ore, affinchè un portone si apre
dove passano raggi solari, nei contorni
dell'amore
Poesia scritta il 24/07/2015 - 15:01
Letta n.1136 volte.
Voto: | su 33 votanti |
Commenti
Somigliano ai miei giorni, bella poesia. BUONA DOMENICA.
Anna Rossi 26/07/2015 - 06:30
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Una lirica che pare voler descrivere nei minimi dettagli giornate che paiono non voler mai passare, immerse nella noia più totale. Ottima riflessione!
Arcangelo Galante 25/07/2015 - 19:03
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Grazie di cuore Luciano e Rocco. Buon fine settimana, ciao a presto
MARIA ANGELA CAROSIA 25/07/2015 - 16:21
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Molto bella questa tua, Maria Angela.
Hai ben descritto la noia. Appiattisce tutto e quel poco di gioia costa tanto dolore .
Hai ben descritto la noia. Appiattisce tutto e quel poco di gioia costa tanto dolore .
luciano rosario capaldo 24/07/2015 - 19:32
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Ho apprezzato il fascino della tua poetica
Rocco Michele LETTINI 24/07/2015 - 19:07
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