Bimbi schiamazzano su giardini erbosi,
una farfalla vola, tra fiori schiusi,
mi ricordano i giochi di tempi andati,
solo ricordi e ricordi son restati.
Non tornano più quegli splendidi anni,
di bimbi alle bimbe baciavan le mani,
questo violento mondo fredda gli animi,
oggi bimbi guardati a vista come animali.
Perfidi, pervertiti esseri dei parchi si nutrono,
piccoli indifesi con caramelle comprano,
non conoscendo la sorte che avranno in dono,
li chiaman zingari, a volte è un pervertito uomo.
Quelli della mia età a scuola andavamo a piedi
oggi si accompagna il figlio pur per cento metri,
oggi son molto svegli, eppur in trappole cadono,
ai miei tempi tutto questo non rischiavamo.
Oltre la mamma, la maestra ti dava punizioni,
nulla a mamma dicevi, per non prendere ceffoni,
oggi tutto è cambiato, è la maestra la colpevole,
non sono i bimbi che non stanno alle regole.
Tutto era silenzio, neppure il volar di una mosca,
si apprendeva più di oggi, senza cellulare in tasca,
la cultura si è fermata, il progresso è andato avanti,
son di altri tempi, sto zitto e di rabbia stringo i denti.
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Grazie Poeta, per il commento.
È mio Padre, molto giovane. Ciao.
Quartine esemplari diligentemente suscritte.
lieto meriggio.
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