Chi sono? Vuote domande mi pongo Alla ricerca di un senso, Fra risposte che si perdono nel tempo. Chi sono? Un ramo spoglio e malato Che di certo andrebbe potato. Un fiume in secca, Che verso una diga arranca.
Nulla cosmico intorno e interno.
Chi sono? Un chicco di sale nel mare, Il cui sapore si dissolve Senza lasciare impronte. Chi sono? Inutile aggravio di peso a questo mondo. Calco sentieri che non mi appartengono Su scarpe sempre troppo larghe, A volte troppo strette. Chi sono, dunque? Sono il nulla.
Nell'immenso del tutto Mi vergogno del mio non essere, Del mio vivere a singhiozzo, Del mio incedere a rilento. Perché nulla in fondo ha un senso.
Eccomi. Sono il grido di uomo muto Che cerca orecchi da disturbare Ma infondo, nulla ha da raccontare.
Quanto pesa questo vuoto, Questo presenziar senza motivo Gridando in ogni istante “Presente!” Ad un appello, a cui vorrei Sempre più essere assente.