in quel luogo assai lontano,
nel suo cielo,
con tutti i magici colori dell’arcobaleno,
ma quando vuole,
prende me piccolino
dolcemente e mi guida accompagnandomi per mano.
A volte mi conduce fin dove nasce il sole,
ed io gli credo fermamente,
perché resta sempre lui
il comandante del mio cuore
e della mia mente.
Sento le sue dita sicure
che stringono le mie graciline,
poi le sfiora per darmi convinzione
e mi accompagna
verso mete colorate senza fine.
Mi guarda sempre attento e mi sorride.
Lo vedo
come fosse un grattacielo di mille piani,
mentre proseguiamo
il cammino verso strade strette,
larghe, per poi salire cento,
mille, difficili gradini.
Per confortarmi alzo felice il mio viso
ricolmo di meraviglia, estro e tanta fantasia.
Lui mi rassicura e mi promette
che questa vita, se lo voglio,
sarà presto tutta mia.
Una realtà arricchita di mille doni favolosi,
creativi, davvero straordinari,
a zeppo d’immaginazione e magia,
di pitture e d’incantesimi,
che lui un dì, ha generosamente travasato tutti
dalla sua,
alla mia fantasia.
(L’immagine ad acquerello allegata, così pure le altre che accompagnano i precedenti brani, sono dipinti dello stesso autore, creati per illustrare propri libri di fiabe)
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